Salve. Oggi è mercoledì. Il cielo è bianco dunque la luce va incontro ad una diffusione multipla. Io ho caldo e niente, dovrei smetterla di parlare a telegramma. In ogni caso vi lascio con il www Wednesday: ho iniziato Fangirl e sono felice, speriamo che la sensazione duri e che non ci metta sei mesi a terminarlo!
mercoledì 20 maggio 2015
lunedì 18 maggio 2015
Blogger League #1: Leggere è un modo di volare senz'ali
Buongiorno! Oggi primo blog dedicato alla Blogger League. Ebbene sì, mi sono iscritta anche io! In realtà l'avevo già fatto un po' di tempo fa, ma dopo mi sono dimenticata. Ora ho rimediato, ho messo in banner in pagina e procediamo spediti!
Per chi non lo sapesse, la Blogger League è un iniziativa di Jò del blog Whisper. La voce del tempo, che ogni settimana, attraverso una breve intervista, dà voce a un blog, permettendo così di conoscere nuova gente in questo universo enorme che è la Blogsfera.
E' ancora possibile iscriversi, (trovate qui il link) e le domande dell'intervista settimanale sono;
- Oltre ad essere una blogger chi sei nella vita di tutti i giorni?
- Come mai hai deciso di ritagliarti il tuo angolo virtuale? Parlaci del tuo rifugio, quali sono gli argomenti che tratti?
- Perché le persone dovrebbero diventare tuoi lettori fissi?
- Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
- Vuoi fare un augurio speciale agli altri membri della League?
sabato 16 maggio 2015
Petition Time!
Oggi momento pubblicità. Sul serio, ormai stalkero la pagina Chrysalide, ma non trovo altro che nuove saghe o continuazione di quelle che la gente richiede meno (è un controsenso?). Dunque piccolo spot time per le petizioni creati per due volumi, uno dei quali di una saga che vorrei tanto poter finire di leggere in italiano...
giovedì 14 maggio 2015
Recensione: Io prima di te - Jojo Moyes
Salve. Oggi recensione perché questa settimana con la sinusite che mi perseguita non sono riuscita a preparare niente :( per fortuna oggi ho concluso due recensioni e questo weekend spero di essere più fruttuosa! Peccato sempre per il mal di testa che mi perseguita... ma teniamo botta!
Questo libro l'ho letto ancora a gennaio, in Thailandia, ma ci ho messo mesi per scrivere la recensione. Sul serio. È stato difficile, ma ce l'ho fatta!
Questo libro l'ho letto ancora a gennaio, in Thailandia, ma ci ho messo mesi per scrivere la recensione. Sul serio. È stato difficile, ma ce l'ho fatta!
AUTORE: Jojo Moyes
COLLANA: Mondadori Ombnibus
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
TRAMA: A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
È molto difficile dare un giudizio su questo romanzo e non sono nemmeno sicura del modo in cui parlarne: non è facile parlare di libri che trattano di temi complessi, e ancora più complicato è esprimere la propria opinione.
Questo non toglie
che, fino agli ultimi capitoli, Io prima di te mi abbia commossa, emozionata e,
in qualche scena, anche divertita. È vero che non tratta di questioni proprio
leggere, ma il tocco di Jojo Moyes, delicato e, a mio avviso, anche colorato, contribuisce
a rendere la storia gradevole senza prendere sottogamba i temi di cui
parla.
La protagonista,
Louisa detta Lou, è una ragazza colorata, eccentrica e giovale, che conduce una
vita estremamente abitudinaria in un piccolo paese inglese fino al giorno in
cui il locale in cui lavorava da anni chiude, lasciandola senza lavoro.
Dopo una lunga
ricerca di un impiego, dopo alcuni bislacchi lavori abbandonati dopo pochi
settimane, Lou riesce a trovare quello che potrebbe essere un lavoro perfetto:
l'assistente di Will Traynor, un giovane
benestante paralizzato su una sedia a rotelle a causa di un terribile
incidente.
Dopo un inizio non
proprio tra i migliori, tra i due si instaura un bel rapporto, che porta Lou a
rivoluzionare completamente la sua vita, troppo grigia e ordinaria per una
ragazza piena di colore come lei.
In generale il
romanzo mi è piaciuto molto: lo stile della Moyes mi ha colpito parecchio,
appassionandomi alla lettura fino a farmi concludere il romanzo in pochi
giorni.
Il rapporto creatosi
tra Will e Lou mi è piaciuto parecchio: non mi è sembrato né forzato né né
frettoloso, e mi ha portato addirittura a tifare per la coppia. La loro
relazione infatti parte da un iniziale diffidenza e supera piano piano le
difficoltà, in maniera molto realistica, fino a quel finale, che mi ha sciolta
praticamente in lacrime (e non aggiungo altro, per non scendere nei
dettagli).
Una chicca che mi è
piaciuta moltissimo è stata l'inserimento dei capitoli con punti di vista
differenti da quella della protagonista: infatti, nonostante la storia sia
narrata dalla prospettiva di Lou, ogni tanto sono stati inseriti dei capitoli
in cui il punto di vista cambia, prendendo quello di personaggi secondari come
possono essere la madre di Will e la sorella di Lou. Poiché adoro le storie
narrate da più punti di vista ho trovato davvero azzeccata questa scelta, che
mi ha permesso di vedere la storia da prospettive differenti.
I personaggi li ho
trovati ben descritti e realizzati: in particolare ho amato Lou, nel suo essere
eccentrica e colorata e nei suoi momenti più introspettivi, e anche Will, in
quanto l'ho trovato molto realistico, diviso tra quella che era la sua vita
precedente, ricca di esperienze come viaggi e sport estremi, e quella che
invece è la sua nuova condizione, che gli provoca molta sofferenza.
Il finale mi ha
fatto un po' storcere il naso, perché, per quanto lo abbia trovato
comprensibile, e sensato, e mi abbia commosso parecchio... sinceramente, non mi
è piaciuto. Tuttavia, questo non ha scalfito il mio giudizio più che positivo
per un romanzo che sa trattare temi difficili in maniera delicata ma non
superficiale. D
Dunque la mia
valutazione è di quattro stelline con un più, e in aggiunta mi ha fatto
aggiungere alla mia wishlist gli altri romanzi della Moyes. Inoltre è in
realizzazione un film basato sul romanzo e non vedo l'ora, dopo essermi
previdentemente munita di fazzoletti e mascara waterproof, di andarlo a vedere
(anche perché Lou verrà interpretata da Emilia "Daenerys" Clarke, che
adoro, mentre, per completezza, il ruolo di Will è stato assegnato a Sam
Claflin, alias Finnick Odair do Hunger Games)
lunedì 11 maggio 2015
The Great Book Tag #12: Coffee Book Tag
Ciao a tutti! Perché la domenica quando in teoria dovrei pulire casa, preparare gli esami e curare il blog mi viene un attacco di sinusite che mi costringe a letto tutta la giornata? Oggi sto meglio e spero di riuscire oggi pomeriggio a scrivere qualche post, perché questa era l'ultima bozza...
Oggi tag al sapore di caffè, scovata in mille e duecento blog, dunque non ho idea di chi l'abbia creata. Io per l'ultima volta l'ho vista sul blog di Valy, Sparkle from Books
NERO
Una serie di cui hai fatto fatica ad innamorarti, ma ha i
fan più accaniti
Certamente Divergent, nel senso che io non me ne sono proprio innamorata, ho interrotto dopo il primo volume e non sento l'esigenza di riprendere. Per quanto riguarda i fan accaniti, beh fino a Insurgent ce ne erano, e anche molti, ma, da quanto ho visto, Allegiant ha lasciato molti con l'amaro in bocca...
PEPPERMINT MOCHA
Un libro che ha più popolarità durante l'inverno o durante
un festività
My True Love gave to me, una raccolta di racconti natalizi, mi pare adattissima: non a caso l'avevo iniziata a Natale (e poi per pigrizia l'ho messa giù, ma recupererò... forse verso Ferragosto!)
CIOCCOLATA CALDA
Il tuo libro preferito per bambini
Cito per l'ennesima volta lo splendido Pasta di Drago di Silvana Gandolfi, il libro che mi ha praticamente iniziato alla lettura e che ancora oggi continuo ad adorare, nonostante, per il target di lettura, sia giusto un po' grandicella....
DOPPIO ESPRESSO
Un libro che ti ha tenuto incollato alle pagine dall'inizio
alla fine
Ci ho messo pochissimi giorni a terminare l'Amore Bugiardo di Gillian Flynn... praticamente le pagine erano cosparse di attack tanto non riuscivo a staccarmi dalla lettura, anche di sera, anche... in bagno.
STARBUCKS
Un libro che vedi ovunque
C'è stata ultimamente in tutti i blog che frequento la Raccontami di un giorno perfetto mania..,. l'ho visto in giro talmente tante volte... che alla fine mi sono convinta a leggerlo anch'io (e meno male direi, perché mi è piaciuto molto!
QUELLA CAFFETTERIA HIPSTER
Consiglia un libro di un'autore sconosciuto
Se amate il ciclo di Artù i libri di Merlino di Luisa Mattia sono ben fatti, oltre che abbastanza accurati, a me quando li lessi, diversi anni fa, piacquero molto...
OOOPS! PER SBAGLIO HO PRESO UN DECAFFEINATO!
Un libro da cui ti aspettavi di più
Fuori Piove, Dentro Pure, Passo a prenderti di Antonio Dikele Distefano era acclamato come il successo del momento: mi aspettavo una storia toccante e coinvolgente... e ho fatto fatica a trovare la storia, figurarsi le emozioni che mi avrebbe dovuto trasmettere!
venerdì 8 maggio 2015
Recensione: Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti - Antonio Dikele Distefano
Salve a tutti! Oggi una recensione che mi ha molto coinvolta di una lettura dal titolo kilometrico che mi ha piuttosto delusa.... vi lascio con il mio parere.
AUTORE: Antonio Dikele Distefano
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 14,00 €
PREZZO
(EBOOK): 4,99€
TRAMA: C'è una storia d'amore importante, durata un anno e
osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero
e per i genitori di lei il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio,
gli amici, la scuola e altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amori, momenti
che fanno crescere, istanti indimenticabili. "Fuori piove, dentro pure,
passo a prenderti?" è la vita di un ragazzo raccontata di getto,
inseguendo le emozioni, passando da un'immagine all'altra. Pagine cariche di
sentimento, frasi che colpiscono il cuore e destinate a essere scritte e
riscritte. Un racconto fatto di momenti singoli, come singole canzoni, che
insieme fanno la playlist di una vita.
Esistono libri che
possono conquistarti il cuore e libri che invece desideri non avere mai letto.
E poi esistono libri che non ti fanno né caldo né freddo, che non ti hanno suscitato emozioni particolari,
ma che non ti hanno nemmeno fatto rimpiangere di averli iniziati. Fuori piove,
dentro pure, passo a prenderti? di Antonio Dikele Distefano rientra per me, in
questa particolare categoria: complessivamente mi ha delusa, ma non per questo
mi è sembrava una lettura da buttare via.
Molta della mia
delusione è dovuta al fatto che, qualche settimana fa, sono stata alla
presentazione del romanzo: l'evento mi è piaciuto molto, l'autore mi è
sembrato, oltre che simpatico, anche molto convincente e non vedevo l'ora di
iniziare il romanzo, tra l'altro un grande successo editoriale degli ultimi
mesi, certa che mi avrebbe entusiasmato.
Tuttavia, pochi capitoli e i miei
bollenti spiriti si erano già raffreddati.
Fuori piove, dentro
pure, passo a prenderti? è un romanzo molto breve (il numero delle pagine
inganna: contate gli spazi bianchi e piangete sui poveri alberi abbattuti) che porta il lettore in un viaggio nella
vita di Antonio, autore, protagonista e narratore, ragazzo italiano uguale agli
altri e al tempo stesso diverso, non solo per il colore della pelle ma anche, a
mio avviso, per una spiccata sensibilità e una certa intraprendenza. Il libro
non tratta solo, come si potrebbe pensare, della storia tra Antonio, nero, e
Linda, bianca, osteggiata in tutti i modi dalla madre della ragazza; ma anche
delle amicizie del protagonista, del suo
quotidiano, della sua infanzia e della sua famiglia: anzi,arrivata al termine,
mi sono convinta che la storia tra i due ragazzi non sia l'argomento principale
del testo, cosa che magari può pensare un lettore mentre legge la trama del
romanzo.
Dunque, perché se
l'argomento trattato è così personale, e anche coinvolgente, devo ammetterlo,
quali sono stati i miei problemi col romanzo? A dirla tutta, ciò che mi ha
impedito di godere della storia è lo stile dell'autore. Come ha detto una mia
compagna di università, mentre le parlavo del libro e dei miei dubbi in
proposito: "Visto che hai detto che l'autore si è definito il nuovo Fabio
Volo, non ti è venuto qualche dubbio?"
In realtà, non
avendo mai letto nulla di Fabio Volo, né avendo pregiudizi in proposito, ero
rimasta impassibile di fronte a questa affermazione,ma col senno di poi ci ho
riflettuto (e dovrò affrontare anche Fabio Volo per schiarirmi le idee).
In ogni caso la
scrittura è volutamente, spacciatamente, e pacchianamente d'effetto, e il
risultato finale non è emozionante, come magari desiderava l'autore, quanto
piuttosto artificioso e in certi punti anche divertente (ma certamente non era
intenzione di Distefano scrivere un libro comico).
Quello che infatti
mi ha colpito, e non è proprio un pregio, della maniera di scrivere è l'uso
continuo di paragoni e similitudini non solo azzardate, ma proprio curiose e
talvolta inadatte al contesto. Cercando infatti di parlare un linguaggio
romantico e al tempo stesso di riflettere i giovani della nostra generazione,
l'autore finisce per stilare un'accozzaglia di paragoni, che più di una volta
al posto della commozione mi hanno
strappato un sorriso sghembo. Tuttavia questa sorta di difetto mi ha reso molto
più piacevole la lettura, che altrimenti rischiava in alcune parti di cadere
nella noia.
Un'altra cosa che
non mi ha convinta, sempre per ciò che riguarda stile e struttura, è la maniera
in cui i capitoli sono organizzati, ovvero senza criterio. L'azione va e viene,
nel passato e nel presente, i personaggi vanno e vengono e io, come lettrice, a
un certo punto ho perso il filo del discorso. Introdurre qualche indicazione
temporale in più, e magari anche approfondire certe vicende, che restano invece
piuttosto superficiali e indistinte, sarebbe stata cosa assai gradita.
Invece un elemento
originale che ho apprezzato parecchio è la playlist, titoli di canzoni
ascoltate durante la stesura, che fungono al tempo stesso da titoli dei
capitoli. Molti brani sono veramente belli, altri non appartengono proprio al
mio genere, ma la scelta dell'autore di inserirli ha dato un tocco in più al
romanzo.
Quindi? Quindi non
saprei. Si tratta di un romanzo talmente breve che non rimpiango certo di aver
letto, ma credevo di emozionarmi di più, avevo aspettative che non sono state
realizzate e questo influisce sulla valutazione.
Per questo mi sento
di assegnare tre stelline con un meno: valutazione senza infamia, né lode,
proprio come è stata alla fine questa lettura.
mercoledì 6 maggio 2015
WWW Wednesday #10
Buon mercoledì! Oggi sono in giro tutto il giorno ma siccome esistono gli smartphone posso lasciarvi il post con le mie letture della settimana. Sto leggendo abbastanza in questo periodo e ne sono soddisfatta, speriamo che duri...
1)Che cosa
stai leggendo? (What are you currently reading?)
Sto leggendo due libri contemporaneamente (che novità...): L Quinta Onda, di Rick Yancey, per la Lega dei Lettori, che mi sta prendendo moltissimo, e Il Senso di Smilla per la Neve di Peter Høeg, scritto benissimo, ma direi molto lento, e sta faticando a prendermi.
Sto leggendo due libri contemporaneamente (che novità...): L Quinta Onda, di Rick Yancey, per la Lega dei Lettori, che mi sta prendendo moltissimo, e Il Senso di Smilla per la Neve di Peter Høeg, scritto benissimo, ma direi molto lento, e sta faticando a prendermi.
2)Che cosa hai appena letto? (What did you recently finish reading?)
Ho terminato Celeste di Cristina Vichi: la storia mi è piaciuta, ma sul modo in cui è stato scritto avrei qualche appunto da fare (lo so, sono pignola sullo stile, ma è una cosa a cui tengo parecchio... ne riparlerò nella recensione).lunedì 4 maggio 2015
Il Giro del Mondo in 80 Libri #7: Florida (USA)
Salve! Questa è una recensione molto vecchia che contiene riferimenti a una mia pausa con la lettura avvenuta durante il periodo invernale d'esami... ho deciso di non cancellare questi riferimenti perché:
1) la recensione ne avrebbe risentiro
2) sono una sorta di "ricordati di leggere"
Dunque vi lascio alla recensione, tra l'altro appartenente alla rubrica Il Giro del Mondo in 80 libri.
1) la recensione ne avrebbe risentiro
2) sono una sorta di "ricordati di leggere"
Dunque vi lascio alla recensione, tra l'altro appartenente alla rubrica Il Giro del Mondo in 80 libri.
TITOLO: Cocktail letale
AUTORE: Donald Bain e Jessica Fletcher
COLLANA: Sperling & Kupfer
PREZZO (CARTACEO): 9,50 €
TRAMA: Portia Shelby ha mischiato troppe pillole dimagranti e farmaci per cardiopatici: un cocktail letale contro cui ogni medico o farmacista avrebbe dovuto metterla in guardia. Ma nessuno l'ha avvertita, e a Jessica Fletcher non resta che recarsi in Florida - insieme al dottor Seth Hazlitt, allo sceriffo Metzger e sua moglie Maureen - per partecipare al funerale dell'amica. Subito capisce, però, che si tratta di omicidio. Il costruttore al cui progetto edilizio Portia si opponeva fermamente, il misterioso ristoratore che forse è un mafioso sotto copertura... o persino l'affascinante marito della vittima: tutti avevano un buon movente per ucciderla, e la Signora in Giallo, una volta fiutata la preda, non se la lascia certo sfuggire...
Dopo una pausa durata quasi un mese sono ritornata alla lettura. In un certo senso non avevo abbandonato i libri ma la mia prima sessione invernale di esami mi aveva costretto a passare dal New Adult alla fisica, dal fantasy alla matematica. Così, dopo molto studio e diversi (ma ahimè non tutti) esami superati ero stanca e non avevo voglia di impegnarmi con romanzi troppo lunghi e più che mai con romanzi in inglese (Fangirl della Rowell, che a dicembre non vedevo l'ora di iniziare, dovrà aspettare ancora un po'): così ho cercato per casa un romanzo che primo, fosse leggero e secondo, fosse anche un giallo dato che avevo una gran voglia di storie del mistero, che ti tenessero attaccato alla pagina.
Qualche anno fa i
miei genitori mi regalarono una collezione di tre romanzi della Signora in giallo: novecento pagine (dunque trecento
circa a romanzo) scritte in quella che chiamo
"carattere speciale per orbi", cioè molto in grande. L'ideale per chi,
come me, rientrava alla lettura dopo molto tempo!
La storia è un
classico giallo alla Fletcher: Jessica va da qualche parte, in questo caso in
Florida per un funerale, e puntualmente,
accade un omicidio. Meglio, in questo caso la morte della suddetta amica,
dovuta ad un attacco di cuore, si rivela in realtà tutt'altro che naturale e la
Fletcher, come al suo solito, si mette ad indagare ficcando il naso dove non
dovrebbe.
Niente di nuovo
sotto il sole.
Dunque cosa mi ha
spinto a redigere la recensione di un romanzo che di certo non brilla per
originalità, non ha grandi pregi, ma nemmeno enormi difetti?
Semplice: la
rappresentazione della Florida. In questo romanzo infatti l'ambientazione
ricopre un ruolo principale nella trama ed è proprio ciò che lo distingue dagli
innumerevoli gialli della stessa serie, oltre al fatto che mi ha spinto a
scriverne una recensione per includerlo proprio in questa rubrica.
![]() |
Dove è ambientata la vicenda |
Infatti l'unico
aspetto del romanzo degno di nota è che ogni ambiente è talmente descritto alla
perfezione che il lettore si sente partecipe dell'indagine di Jessica. Non a
caso, il punto del libro che ho preferito è il viaggio dei protagonisti alle
Keys Islands, un arcipelago situato a sud della Florida, che mi è capitato di
vedere in un programma alla televisione qualche tempo fa e del quale mi sono
innamorata.
![]() |
Ribadisco il concetto |
Per il resto la
trama è passabile: niente che strappi il cuore in mille pezzettini e coinvolga
il lettore al punto da fargli passare la notte in bianco, ma nemmeno così
noiosa da interrompere la lettura.
I personaggi come
al solito non sono caratterizzati: la Fletcher appare come la signora troppo
curiosa (ma nel cartaceo non può godere della recitazione della brava Angela
Lansbury) i suoi amici non sono altro che un pretesto per permettere alla
protagonisti di fare domande, e i cattivi, o presunti tali, lasciano un poco a
desiderare.
![]() |
La mitica Key Lime Pie, citata fino allo sfinimento nel romanzo, con cui concludere in dolcezza la recensione! |
Dunque la mia
valutazione finale è di tre oneste stelline, per un libro che si è rivelato una
lettura passabile, che mi ha regalato di bello un viaggio con la fantasia alle
Florida Keys e poco altro.
venerdì 1 maggio 2015
Monthly Recap: April 2015
Hola! Vedendo che il mese è finito -e notando la mia bacheca di blogger intasata dai vari recap del mese- mi sono detta: "Perché non fare anch'io un riassunto del mese?"
Non so perché non ci ho pensato prima, ma mi è sembrata un'ottima idea.
Dunque, ricapitolando con ordine....
LETTURE:
-Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven: devo iniziare a scrivere la recensione... mi è piaciuto? Molto, ma è riuscito a sconvolgermi come poche letture. Veramente, una chicca. Solo, devo riuscire a buttare giù qualcosa che abbia un verso.
- El Mundo Amarillo di Albert Espinosa: ho letto poco questo mese? Colpa sua! Le letture in lingua mi bloccano, non c'è nulla da fare! Almeno è stata una bella lettura, e sono riuscita a cercare tutte le parole che non conosco, riprendendo un po' in mano il mio spagnolo.
-Battle Royale di Koushun Takami, letto a metà tra marzo e aprile, unica opinione possibile: "perché non l'ho letto prima"?
-Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli: molto interessante, troppo breve, talmente breve che per farmelo durare almeno due giorni (volevo gustarmelo perché mi stava proprio piacendo) ho dovuto iniziare un altro libro in mezzo. Non ho nemmeno scritto una recensione, ma sarebbero state 3 stelline. Si poteva fare di più, senza tuttavia scrivere di cose più complicate. Insomma, avrei voluto 14 o 21 lezioni fisica.
-Champion di Marie Lu: un'altra serie conclusa con successo e nel miglior modo possibile. Evviva!
RECENSIONI POSTATE:
-Battle Royale, Koushun Takami
-Con un poco di zucchero, Chiara Parenti
-Never Never. Colleen Hoover e Tarryn Fisher
-Verso l'Infinito, Jane Hawking
-Champion, Marie Lu
TO BE READ - MAGGIO:
-Celeste di Cristina Vichi: sono al 30% circa. Da un lato mi sta piacendo, ma alcune cosette riguardo soprattutto allo stile me le sto annotando... ne riparliamo nella recensione.
-La Quinta Onda di Rick Yancey: per la Lega dei Lettori. da leggere entro e non oltre il 20 maggio!
-Fangirl di Rainbow Rowell: almeno iniziarlo... *non ce la farò mai!*
VITA FUORI DAL BLOG:
Finora mi dedico solo a università, palestra e blog. Vorrei fare qualcos'altro, vedo tutti i miei amici super-iper-extra-straimpegnati e mi sembra di non fare nulla... ma poi crollo stanchissima alle nove di sera, quindi mi sa che per ora basta così. Maggio sarà ancora tranquillo, poi a giugno inizieranno gli esami... e già inizio a tremare!
Non so perché non ci ho pensato prima, ma mi è sembrata un'ottima idea.
Dunque, ricapitolando con ordine....
LETTURE:
-Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven: devo iniziare a scrivere la recensione... mi è piaciuto? Molto, ma è riuscito a sconvolgermi come poche letture. Veramente, una chicca. Solo, devo riuscire a buttare giù qualcosa che abbia un verso.
- El Mundo Amarillo di Albert Espinosa: ho letto poco questo mese? Colpa sua! Le letture in lingua mi bloccano, non c'è nulla da fare! Almeno è stata una bella lettura, e sono riuscita a cercare tutte le parole che non conosco, riprendendo un po' in mano il mio spagnolo.
-Battle Royale di Koushun Takami, letto a metà tra marzo e aprile, unica opinione possibile: "perché non l'ho letto prima"?
-Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli: molto interessante, troppo breve, talmente breve che per farmelo durare almeno due giorni (volevo gustarmelo perché mi stava proprio piacendo) ho dovuto iniziare un altro libro in mezzo. Non ho nemmeno scritto una recensione, ma sarebbero state 3 stelline. Si poteva fare di più, senza tuttavia scrivere di cose più complicate. Insomma, avrei voluto 14 o 21 lezioni fisica.
-Champion di Marie Lu: un'altra serie conclusa con successo e nel miglior modo possibile. Evviva!
RECENSIONI POSTATE:
-Battle Royale, Koushun Takami
-Con un poco di zucchero, Chiara Parenti
-Never Never. Colleen Hoover e Tarryn Fisher
-Verso l'Infinito, Jane Hawking
-Champion, Marie Lu
TO BE READ - MAGGIO:
-Celeste di Cristina Vichi: sono al 30% circa. Da un lato mi sta piacendo, ma alcune cosette riguardo soprattutto allo stile me le sto annotando... ne riparliamo nella recensione.
-La Quinta Onda di Rick Yancey: per la Lega dei Lettori. da leggere entro e non oltre il 20 maggio!
-Fangirl di Rainbow Rowell: almeno iniziarlo... *non ce la farò mai!*
VITA FUORI DAL BLOG:
Finora mi dedico solo a università, palestra e blog. Vorrei fare qualcos'altro, vedo tutti i miei amici super-iper-extra-straimpegnati e mi sembra di non fare nulla... ma poi crollo stanchissima alle nove di sera, quindi mi sa che per ora basta così. Maggio sarà ancora tranquillo, poi a giugno inizieranno gli esami... e già inizio a tremare!
giovedì 30 aprile 2015
Recensione: Champion - Marie Lu
Buongiorno! Oggi post mattiniero... e dire che non sono nemmeno all'università (stamattina). In realtà avrei dovuto pubblicare ieri ma... mi è passato di mente! Dunque mi ritrovo a rimandare ad oggi la recensione dell'ultimo libro di una trilogia distopica che può essere descritta come "fantastica": ovvero Champion di Marie Lu. Nella pagina recensioni trovate i link per le recensioni di Legend e Prodigy i volumi che precedono questo ultimo capitolo!
TITOLO: Champion
AUTORE: Marie Lu
COLLANA: Piemme
PREZZO
(EBOOK): 6,99€
TRAMA: Per il bene della Repubblica, June e Day hanno rinunciato
all’amore che provano. In cambio, June è tornata nelle grazie dell’élite,
mentre Day ha raggiunto i vertici della gerarchia militare. Purtroppo è
esattamente per il bene della Repubblica che sono chiamati di nuovo a lavorare
fianco a fianco. Ma le richieste del nuovo governo non si limitano a questo.
June dovrà convincere l’unica persona che ama a sacrificare tutto quello a cui
tiene per salvare migliaia di vite sconosciute. Il che significa usare il
proprio fascino, non dire tutto, fingere una convinzione che non ha e, quel che
è peggio, sapere che Day non saprà rinunciare a fare la cosa giusta, costi quel
che costi. Fra colpi di scena e suspense, la trilogia distopica ambientata in
un’America divisa fra Colonie e Repubblica arriva al suo gran finale.
Si potrà dire che
questa è una recensione divisa in tre parti, che parla quasi di tre libri
distinti tra loro: c'è il primo, che occupa la prima parte del romanzo, che mi
era piaciuto, ma senza lasciarmi niente in più, poi c'è il secondo, che arriva
quasi alla fine, e che mi ha riempito di adrenalina, coinvolgendomi
completamente nella lettura. E poi ci sono gli ultimi tre capitoli, che mi
hanno distrutta psicologicamente.
La prima parte non
mi ha colpito più di tanto. Ormai è passato un anno da quando avevo
freneticamente letto prima Legend e poi Prodigy e la storia aveva cominciato a
sbiadire nella mia testa, tanto che ho dato una riletta alle recensioni
pubblicate proprio qui, sul blog. Mi ci è voluto un attimo per immergermi di
nuovo nella storia, per rientrare in contatto con June e Day, e nei primi
capitoli ho proseguito la lettura senza troppe emozioni forti: per quanto la
storia fosse ricca di azione, già dalle prime pagine, fino a metà libro non si
è discostata troppo dai molto libri dello stesso genere che ho già letto.
A metà libro, però,
c'è stato lo scossone: non so come, ma sono passata da una storia che mi stava
un poco deludendo rispetto alle aspettative, al finale della trilogia che
desideravo. In primo luogo Day, che all'inizio del romanzo soffriva per ciò che
aveva scoperto nel finale di Prodigy, e giustamente si lamentava abbastanza, è
passato dalla lagna all'azione, e mi è proprio parso di ritrovare il ragazzo
che avevo conosciuto all'inizio di Legend, e ho apprezzato questo chiudersi del
cerchio. In secondo luogo ho amato June: è sempre stata il mio personaggio
preferito, la perfetta protagonista di una trilogia distopica; sebbene anche
lei all'inizio sembrasse quasi estranea alla ragazza d'azione dei primi due
volumi, forse per la sua carica prettamente politica, ha saputo ritrovarsi e
confermarsi, fino al finale. Anden è stato una sorpresa: il suo personaggio,
introdotto in Prodigy, viene ulteriormente approfondito, sia nelle difficoltà
legate al ruolo di Elector sia nel rapporto con il padre (una delle molte
chicche del romanzo), rivelando contraddizioni e dubbi tipici di una persona in
carne ed ossa, e questo me lo ha fatto apprezzare ancora di più.
Menzione speciale,
al piccolo Eden, comparsa nei primi due romanzi, qui presente nei protagonisti:
uno dei personaggi a mio avviso migliori, intelligente e responsabile,
nonostante la giovane età.
Inoltre, in
Champion si allarga il quadro geopolitico, sempre molto accurato, che era stato
solo parzialmente descritto in Prodigy: dalla Repubblica e dalle Colonie si
passa direttamente all'Antartide, che a causa dei cambiamenti climatici, si è
trasformato in uno stato non solo abitale, ma potente e tecnologicamente
sviluppato. Anche l'Africa assume un ruolo determinante nelle politiche
militari che sono uno dei perni della trilogia.
Lo stile
dell'autrice è come sempre ottimo ed equilibrato: infatti vi è, come già avevo
notato nei precedenti volumi, una perfetta alternanza tra parti riflessive e di
grande intensità emotiva, come molti dei dialoghi tra June e Day (direttamente
evidenziati e salvati nel mio Kindle), e parti dove l'azione e l'adrenalina la
fanno da padrone, lasciando il lettore costantemente con il fiato sospeso e
l'incertezza di ciò che accadrà.
Ero arrivata dunque
quasi alla fine, contentissima per la grande ripresa del romanzo, che non ero
pronta per ciò che mi aspettava... Mai dare per scontato un romanzo del genere,
se non si è giunti all'ultima pagina. Gli ultimi tre capitoli sono nettamente i
migliori del romanzo, inutile dire che ho pianto per tutte le loro pagine,
tanto li ho trovati commoventi ed emozionanti. Tra l'altro il finale riprende
un tema già presente in Legend e mi è sembrato la conclusione perfetta per
quella che, nel complesso, è la mia trilogia distopica preferita.
In conclusione
questo ultimo volume ha una valutazione di quattro stelline e mezzo, non gli do
il massimo solo per quella prima parte che mi aveva fatto dubitare dell'intero
volume. In ogni caso si tratta di un'ottima serie (tra l'altro tutta
disponibile in italiano, cosa non scontata) di cui consiglio a tutti la
lettura. Io invece sono proprio curiosa di mettere il naso negli altri lavori
di Marie Lu, e devo ammettere che la serie The Young Elites mi intriga
parecchio!
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