Ciao a tutti. La recensione di oggi è di uno young adult che avevo puntato da un po' di tempo, fin da quando la sua pubblicazione italiana non era stata ancora annunciata. Sto parlando di Loro volevano essere noi di Jessica Goodman.
AUTORE: Jessica Goodman
COLLANA: TimeCrime
PREZZO (CARTACEO): 14,99€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: A Gold Coast, Long Island, tutto sembra perfetto, dai costosi negozi del centro alle spiagge ben curate, alle uniformi stirate di Jill Newman e delle sue amiche. Ma come Jill ha scoperto tre anni prima, niente è come sembra. La sua migliore amica, la brillante e abbagliante Shaila Arnold, è stata uccisa dal suo ragazzo. Dopo quella notte di tragedia in spiaggia, Graham ha confessato, il caso è stato chiuso e Jill ha cercato di andare avanti.
È l’ultimo anno del college e Jill è determinata a renderlo indimenticabile. Dopotutto, è un’anziana e una Player, un membro dell’esclusiva società segreta – anche se non così segreta – Gold Coast Prep. Ai giocatori senior spettano le migliori feste, i voti più alti e l’ammirazione di tutta la scuola. Questo sarà il suo anno. Ne è proprio sicura.Ma quando Jill inizia a ricevere messaggi che proclamano l’innocenza di Graham, i suoi sogni dell’ultimo anno perfetto iniziano a sgretolarsi. Se Graham non ha ucciso Shaila, chi l’avrebbe fatto? Jill giura di scoprirlo, ma scavare più a fondo potrebbe significare mettere a rischio le sue amicizie e il suo stesso futuro.
Come sapete, i libri mistery young adult sono tra i miei preferiti, specie di estate. Lo scorso anno ho adorato Come uccidono le brave ragazze di Holly Jackson, e leggo sempre volentieri i romanzi di Karen McManus. Per questo motivo avevo addocchiato la nuova pubblicazione Fanucci Loro volevano essere noi di Jessica Goodman, che avevo già visto in giro per i social, specialmente americani, con il titolo originale "They wish they were us".
Dopotutto, la trama aveva tutti gli elementi, seppur già triti e ritriti, che mi attirano in un romanzo di questo genere: una scuola esclusiva, una ragazza accolta da un gruppo di coetanei belli, ricchi e popolari, l'omicidio irrisolto di un'adolescente. In effetti Loro volevano essere noi non mi è dispiaciuto, ma, durante la lettura, ho avuto l'impressione di trovarmi a qualcosa con grandi potenzialità purtroppo non espresse appieno.
Jill è una ragazza molto portata per le materie STEM che frequenta grazie a una borsa di studio una prestigiosa scuola della costa est degli Stati Uniti. Viene da una famiglia tutto sommato normale, ma, nonostante ciò, è riuscita a farsi accettare nel gruppo dei Giocatori, gli studenti più popolari della scuola, e a diventare la migliore amica di Shaila, l'ape regina del gruppo.
Sheila è perfetta: bellissima, intelligente, ricchissima. Jill le gravita attorno, e rimane scioccata quando Sheila viene uccisa dal suo fidanzato, Graham.
Eppure due anni dopo, la sorella di Graham contatta Jill sostenendo l'innocenza del fratello.
Cosa farà la ragazza?
La premessa di Loro volevano essere noi è tradizionale, ma efficace, la realizzazione invece voleva essere originale ma, a mio avviso, è risultata un po' confusionaria e non così accattivante come avrei voluto.
La storia infatti intreccia presente e passato, mostrandoci Jill ai tempi della sua amicizia con Shaila, e nel presente, una studentessa all'ultimo anno che deve a tutti costi garantirsi l'accesso a una delle università più prestigiose del paese. La riapertura del caso di Shaila è destinata a mettere in crisi tutte le certezze della protagonista: le sue amicizie, le sue relazioni il suo futuro.
Nulla è più scontato per Jill, mentre si chiede chi è il vero assassino della sia migliore amica.
Ho letto gialli young adult migliori. La trama dell'assassinio di Shaila è infatti sviluppata in modo frettoloso e rimane spesso in secondo piano rispetto al vero tema portante del romanzo: la popolarità e i suoi lati oscuri.
Un aspetto che ho davvero apprezzato del romanzo è il fatto che tutti i personaggi siano grigi. La perfettissima Shaila, ad esempio, può sembrare in apparenza una Mary Sue, ma in realtà è una ragazza molto più manipolatrice e conscia di sé di quanto possa sembrare in apparenza. La stessa Jill non è una santa, ma una ragazza pronta a tutto per mantenere il suo status, pure ad adottare metodi poco leciti per eccellere. Per non parlare dei personaggi maschili: tutti belli, ricchi, popolari... Ma nessuno di cui ti possa fidare.
La scrittura è stato forse l'aspetto che meno ho apprezzato. Solitamente divoro i libri di questo genere in pochi giorni. In questo caso ho fatto fatica. Alcune parti del libro sono scorrevoli ed intriganti ma altre risultano ben più pesanti e indigeste. Il continuo alternarsi tra passato e presente, tra Shaila viva e Shaila morta, anche più volte all'interno dello stesso capitolo, mi ha un po' confusa. Mi piacciono le storie con i salti temporali, ma solo se ben organizzate. E Loro volevano essere noi è proprio al limite.
Nessun commento:
Posta un commento