In questi giorni sto alternando le letture di classici, ai libri arretrati a delle nuove uscite, di cui però ancora non conosco la data di pubblicazione, ma di cui vi parlerò di certo in futuro.
Oggi però, spazio alla nuova recensione di un libro uscito da poco in lingua originale: sto parlando di The Midnight Lie di Marie Rutkoski.
AUTORE: Marie Rutkoski
COLLANA: Hodder & Stoughton
PREZZO
(CARTACEO): 17,54€
PREZZO
(EBOOK): 6,49€
TRAMA [ENG]: 'Rich characterization, exquisite worldbuilding and rock-solid storytelling make this a fantasy of unusual intelligence and depth . . . Breathtaking, tragic and true' Kirkus on The Winner's Curse Set in the world of the NYT-bestselling Winner's Trilogy, The Midnight Lie is an epic LGBTQ romantic fantasy about learning to free ourselves from the lies others tell us - and the lies we tell ourselves. Where Nirrim lives, crime abounds, a harsh tribunal rules, and society's pleasures are reserved for the High Kith. Life in the Ward is grim and punishing. People of her low status are forbidden from sampling sweets or wearing colours. You either follow the rules, or pay a tithe and suffer the consequences. Nirrim keeps her head down, and a dangerous secret close to her chest. But then she encounters is, a rakish traveller from far away, who whispers rumours that the High Kith possess magic. Sid tempts Nirrim to seek that magic for herself. But to do that, Nirrim must surrender her old life. She must place her trust in this sly stranger who asks, above all, not to be trusted.
The
Midnight Lie è il nuovo romanzo di Marie Rutkoski ed è una sorta di spin off
della sua serie più conosciuta, la trilogia di The Winner's Curse, portata
interamente in Italia da Fanucci.
Infatti
The Midnight Lie è il primo volume di una duologia ambientata a Herrath,
un'isola-stato che si trova nello stesso universo narrativo della Valoria di
The Winner's Curse, ma che, a causa della sua posizione geografica e delle sue
tradizioni, si è completamente isolata dal resto del mondo.
Ad
Herrath la popolazione è rigidamente divisa in caste: gli High-Kith abitano i
quartieri nobiliari dell'unica città dell'isola e godono di tutti i lussi e i
privilegi, gli Half-Kith, al contrario, sono confinati in una zona murata e non
hanno nemmeno la possibilità di scegliere di che colore vestire e poi ci sono i
Middling, una casta intermedia di commercianti che funge da intermediario fra
le due.
La
protagonista, Nirrim, un'orfana Half-Kith, mi ha comunicato ben poco per quasi
tre quarti del romanzo: si tratta per lo più di un personaggio abbastanza
scialbo e insipido che si trova all'inizio di un percorso di crescita interiore
e di distruzione delle proprie credenze.
Perciò
se da un lato questo suo essere quasi i palpabile per buona parte della storia
è coerente con le ambientazioni, in quanto Nirrim appartiene alla casta più
bassa di una popolazione abituata a prendere le cose "così come sono"
(è un punto chiave del romanzo) e a non porsi domande, d'altro canto è anche
vero che dalla protagonista, nonché voce narrante del libro mi sarei aspettata
qualcosa di più incisivo.
Lo
stesso non si può dire di Sid, la co-protagonista: tanto Nirrim è monocorde,
quanto Sid è un'esplosione di vita e colori. Non è un caso che sia proprio Sid
a convincere Nirrim ad uscire dai canoni imposti dalla sua casta e ad iniziare
a porsi delle domande su Herrath, sul perché sia così isolata ma soprattutto
sul perché le persone accettino una divisione così netta tra i vari gruppi
senza neanche liberarsi. Insomma, senza Sid non ci sarebbe stato questo libro!
Retro dell'edizione Fairyloot di The Midnight Lie @silvia_hookingbooks (che poi sarei io) |
Apparentemente la trama di The Midnight Lie sembrerebbe interessante ma la verità è che, a mio avviso, l'autrice inizia a svilupparla troppo tardi rispetto alla lunghezza del libro.
Infatti,
il primo terzo di The Midnight Lie è dedicato all'introduzione delle
ambientazioni e del contesto in cui vive la protagonista, il secondo terzo si
focalizza sullo sviluppo della relazione tra Sid e Nirrim mentre solo
nell'ultimo terzo viene introdotto un briciolo di trama, con una brusca
accelerazione nelle ultime venti pagine, che però più che una conclusione sono
un'introduzione al secondo libro della serie.
Devo
confessarvi che, a metà libro, non avevo la più pallida idea di come si sarebbe
sviluppata la storia né di che tipo di romanzo stessi leggendo.
Un romance? Un fantasy?
Un romance? Un fantasy?
In
realtà i temi trattati non sono così male: oltre alla critica alla divisione
tra gruppi sociali ci sono anche elementi più fantasy come strani elisir dalle
proprietà magiche e capacità, come quella della protagonista di ricordare ogni
giorni della sua esistenza, difficili da spiegare. Tuttavia questi temi per
buona parte del romanzo sono secondari rispetto alle dinamiche famigliari della
protagonista e alla sua relazione con Sid: insomma per tre quarti del romanzo
ho creduto di leggere un contemporary romance f/f mascherato da fantasy.
Peccato
perché già in The Winner's Curse lo stile della Rutkoski mi era piaciuto e, in
lingua originale, non l'ho trovato nemmeno troppo complesso, nonostante la
scelta del narratore in prima persona mortifichi un po' la trama.
Quindi?
La mia valutazione è positiva, ma non troppo: direi tre stelline (anche se
l'edizione particolare che ho letto si meriterebbe un più solo per la sua
estetica).
The
Midnight Lie non mi è dispiaciuto e, vi dirò, l'ho letto volentieri ma ho avuto
l'impressione di leggere un romance più che un fantasy e la trama vera e
propria è ridotta veramente all'osso.
Sicuramente
leggerò il volume successivo, in cui spero ci sia un po' più azione: dopotutto
giudicare questa duologia da The Midnight Lie mi sembra come giudicare un libro
solo dal suo prologo.
devo dire che l'aspetto che più apprezzo della sua trilogia è il romance, mentre il resto lo trovo molto "basic". Quindi non mi sorprendo di leggere nella tua recensione che questo nuovo libro sembra un romance travestito da fantasy. Probabilmente non lo leggerò proprio per questo :\
RispondiEliminaIo la continuerò (sperando che la Fairyloot pubblichi anche il seguito nell'edizione che ho preso io) sperando che nel secondo volume ci sia molta più trama. Perché le premesse sono molto buone, ma, se pianifichi una duologia, non puoi consacrare a introduzione un libro intero!
Elimina