TITOLO: Insieme siamo perfetti
AUTORE: Penelope Douglas
PREZZO (CARTACEO): 9,90€
PREZZO (EBOOK): 5,99€
TRAMA: Un incontro che cambierà ogni cosa Dall’autrice del bestseller Odiami come io ti amo Non posso fare a meno di sorridere leggendo la sua lettera. Mi manca. In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire. Dall’autrice bestseller del New York Times, USA Today e Wall Street Journal Eravamo perfetti insieme finché non ci siamo incontrati «Super coinvolgente! Viscerale e appassionante, ti cattura dalla prima pagina e ti rimane dentro molto tempo dopo averlo finito.» Katy Evans, autrice bestseller del New York Times «Non è che io lo abbia solo amato, sono proprio impazzita per questo romanzo!» «Il giorno in cui un ragazzo mi farà andare fuori di testa come Misha, capirò che è quello giusto.»
Cosa mi ha insegnato Insieme siamo perfetti di Penelope Douglas? Mai, e poi mai, giudicare un romanzo dalle prime cinquanta, cento pagine.
Era la prima volta che mi approcciavo a questa autrice, con grandissime aspettative. Sarà che questo romanzo mi ha intrigato sin da quando Penelope, tra le scrittrici che seguo sui social, ha pubblicato la cover originale, sarà che della Douglas, principalmente, sento parlare bene, sarà... ma io questo romanzo dovevo assolutamente leggerlo!
Il primo capitolo mi aveva incuriosito: le premesse fin da subito erano interessanti. Misha e Ryem sono amici di penna, sin da quando alle medie i rispettivi professori, credendoli rispettivamente femmina e maschio hanno assegnato loro questo compito: non si sono mai visti, e hanno sempre resistito alla tentazioni di cercarsi a vicenda sui social network, eppure non hanno mai smesso di tenersi in contatto. Per Misha Ryem è la più sincera degli amici, per Ryem Misha è il ragazzo che vorrebbe avere: tutto platonico, tutto molto bene fino al giorno in cui per caso il nostro protagonista si imbatte per caso in una bellissima ragazza... di nome Ryem.
Come prosegue la situazione? Non nel modo in cui state pensando, non seguendo una logica normale (o peggio banale) e vi dirò di più: per le prime cento pagine ho odiato Misha. In un precedente post sul blog, dedicato ai bad boys, parlavo dei comportamenti inspiegabili che talvolta riservano alle sventurate protagoniste... ecco Misha rientra tranquillamente in questa categoria.
Al contrario Ryem mi è piaciuta subito per il suo essere, nel bene e nel male, realistica: se la ragazza che Misha conosce è una vera nerd, originale e creativa, fuori dagli schemi quella che frequenta tutti i giorni il liceo è una cheerleader, affasciante e popolare, uscita direttamente da un telefilm per ragazzi
Personalità multiple? Sdoppiamento della personalità?
No, Ryem è una ragazza normalissima, che vuole essere accettata e non lasciata in disparte, e dunque finisce anche per incappare in errori e compiere azioni che vorrebbe fare. Forse è per questo motivo che mi sono affezionata molto di più a lei rispetto al protagonista maschile.
Però proprio mentre mi ero preparata ad odiare cordialmente Misha e i suoi atteggiamenti la storia cambia: piano piano la Douglas inizia a mettere insieme i pezzi del puzzle e la situazione, che prima sembrava irrimediabilmente ingarbugliata, inizia a districarsi. I comportamenti che tanto mi avevano alterato finalmente ricevano spiegazioni coerenti e Misha riesce a esprimere il potenziale che avevo intravisto in lui nel primo capitolo.
Inoltre lo stile della Douglas aiuta: l'autrice infatti ha scelto di impiegare il doppio punto di vista, di Misha e di Ryem, senza però alternare in maniera perfetta i capitoli. Ovvero? Possono esserci tre capitoli di fila narrati dalla protagonista femminile a cui ne segue solo uno in cui è Misha a parlare: all'inizio non avevo apprezzato molto quest'idea, ma con l'avanzare della storia mi sono resa conto che era l'unico modo per mantenere alta la tensione. Lo stile di Penelope Douglas, comunque, è scorrevole e avvincente, inoltre, cosa non proprio da poco, riesce a caratterizzare anche le voci narranti dei protagonisti: il lessico usato da Misha è diverso da quello di Ryem, e ciò permette al lettore di affezionarsi ancora di più a loro.
Ps: non terminate la lettura con l'ultimo capitolo, ma leggete anche la nota dell'autrice. Le sue parole arricchiscono ancor di più l'esperienza di lettura.
Quindi? La mia valutazione è di quattro stelle. Chi ben inizia è a metà dell'opera, dicono, eppure Penelope Douglas ha dimostrato che è possibile rendere un buon romance un libro che, a mio avviso, non parte in maniera perfetta. Sicuramente leggerò altro di quest'autrice: tra serie e spin off sono molti i romanzi di Penelope Douglas che mi aspettano!
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