Vabbè, consoliamoci con questa recensione di un libro particolare: può piacere o non piacere ma se, come me, siete grandissimi fa di Rebecca di Daphne du Maurier questo romanzo non può non entusiasmarvi! Legato al review party c'è anche un piccolo giveaway, di cui scoprirete i dettagli nell'evento Facebook dedicato.
TITOLO: Il bambino bugiardo
AUTORE: S.K. Tremayne
COLLANA: Garzanti Libri
PREZZO (CARTACEO): 16,90€
TRAMA: È timido e silenzioso
Nessuno conosce i suoi pensieri
Ma è sicuro di sapere la verità
La vetrata del grande salone si affaccia sul mare della Cornovaglia. Mentre osserva le onde infrangersi sulla scogliera, Rachel si guarda intorno. Stenta ancora a credere che quella sala e l’intera tenuta di Carnhallow siano sue. Si è finalmente gettata alle spalle la sua vita tormentata grazie al matrimonio con David, un ricco avvocato, e al rapporto speciale che ha con il figlio di lui, Jamie, un bambino timido e silenzioso, segnato dalla tragedia della morte della madre, due anni prima. La donna è rimasta vittima di un terribile incidente nelle miniere sotterranee su cui si erge Carnhallow e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Rachel si affeziona al piccolo come se fosse suo. Ma improvvisamente il comportamento del bambino diventa molto strano. Comincia a fare sogni premonitori e dice di sentire la voce della madre che lo chiama dal labirinto di cunicoli sotterranei. Finché un freddo pomeriggio d’autunno, mentre lui e Rachel sono soli sulle scogliere, le rivela: «Tu morirai il giorno di Natale». Un tarlo comincia a scavare nella mente di Rachel. Cosa è successo due anni prima? La madre di Jamie è davvero morta? Perché David si rifiuta di parlarne con lei? È possibile che il marito di cui è tanto innamorata le nasconda qualcosa? Dicembre si avvicina e Rachel sa che deve scoprire la verità, e in fretta, perché ogni angolo della sua nuova casa nasconde un pericolo mortale.
Dopo il grande successo della Gemella silenziosa, S.K Tremayne ci regala un nuovo thriller da brivido. Venduto in tutto il mondo, ha immediatamente scalato le classifiche inglesi. Nella mani di S.K. Tremayne, la verità non ha mai una sola faccia, e un’aura di sospetto strisciante pervade il lettore fino alla rivelazione finale.
Qual è il vostro classico preferito? È una domanda a
cui, almeno per me, è impossibile rispondere, ma devo dire che, tra quelli che
amo di più, Rebecca di Daphne du Maurier occupa un posto speciale: le atmosfere
cupe e magiche della Cornovaglia, il mistero della figura di Rebecca, prima
moglie mai dimenticata, perfetta, impossibile da raggiungere per la
protagonista, rendono questa storia una delle mie preferite.
Il finale l'ho trovato solo un po' frettoloso, con una chiusura forse superficiale della vicenda, ma forse è solo perché desideravo la migliore conclusione possibile per una storia che si è rivelata una delle sorprese letterarie della stagione.
Nessuno conosce i suoi pensieri
Ma è sicuro di sapere la verità
La vetrata del grande salone si affaccia sul mare della Cornovaglia. Mentre osserva le onde infrangersi sulla scogliera, Rachel si guarda intorno. Stenta ancora a credere che quella sala e l’intera tenuta di Carnhallow siano sue. Si è finalmente gettata alle spalle la sua vita tormentata grazie al matrimonio con David, un ricco avvocato, e al rapporto speciale che ha con il figlio di lui, Jamie, un bambino timido e silenzioso, segnato dalla tragedia della morte della madre, due anni prima. La donna è rimasta vittima di un terribile incidente nelle miniere sotterranee su cui si erge Carnhallow e il suo corpo non è mai stato ritrovato. Rachel si affeziona al piccolo come se fosse suo. Ma improvvisamente il comportamento del bambino diventa molto strano. Comincia a fare sogni premonitori e dice di sentire la voce della madre che lo chiama dal labirinto di cunicoli sotterranei. Finché un freddo pomeriggio d’autunno, mentre lui e Rachel sono soli sulle scogliere, le rivela: «Tu morirai il giorno di Natale». Un tarlo comincia a scavare nella mente di Rachel. Cosa è successo due anni prima? La madre di Jamie è davvero morta? Perché David si rifiuta di parlarne con lei? È possibile che il marito di cui è tanto innamorata le nasconda qualcosa? Dicembre si avvicina e Rachel sa che deve scoprire la verità, e in fretta, perché ogni angolo della sua nuova casa nasconde un pericolo mortale.
Dopo il grande successo della Gemella silenziosa, S.K Tremayne ci regala un nuovo thriller da brivido. Venduto in tutto il mondo, ha immediatamente scalato le classifiche inglesi. Nella mani di S.K. Tremayne, la verità non ha mai una sola faccia, e un’aura di sospetto strisciante pervade il lettore fino alla rivelazione finale.
Locandina di Rebecca. La prima moglie. |
Potete dunque capire il mio entusiasmo quando Il
bambino bugiardo di S.K. Tremayne si è rivelato, a mia insaputa, già dal primo
capitolo, una sorta di retelling del romanzo della Du Maurier in chiave
moderna.
Le premesse infatti sono molto simili: anche in questo
libro la protagonista è una ragazza di umili origini, Rachel, proveniente dai
bassifondi di Londra che, dopo un fidanzamento tanto improvviso quanto veloce,
è convolata a nozze con David Kerthen, ricco e affascinante vedovo con un
figlio di otto anni, Jamie, e proprietario di Carnhallow, una antica e lussuosa
magione in Cornovaglia. La prima moglie di David, Nina è morta in circostanze
oscure da un anno, ma la sua presenza, non solo nei ricordi dei famigliari è
ancora tangibile, al punto da portare il lettore a chiedersi: “se ne è mai
andata?”
Se la partenza mi ha ricordato molto Rebecca,
l’evoluzione della vicenda mi ha appassionato: si tratta infatti di un romanzo
a metà tra il thriller psicologico e il mistery con forti tocchi horror, dove
realtà e immaginazione si mischiano al punto da rendere il confine tra l’una e
l’altra una linea confusa. Rachel è pazza? Forse. Oppure dice la verità? Cosa
sta accadendo a Carnhallow? Jamie mente?
Sono solo alcune delle numerose domande che hanno
accompagnato la lettura del romanzo.
I personaggi sono intriganti: non è facile entrare in
empatia con loro, perché i pezzi della loro personalità, i segreti del loro
passato, vengono svelati poco a poco con il procedere della storia. Rachel la
protagonista ha un passato difficile, fatto di violenza e bugie, che viene
scoperto man mano che la vicenda avanza, con continui capovolgimenti di
situazione. Ciò non mi ha fatto amare Rachel come avrei desiderato, complice
anche il fatto che si tratta di un personaggio estremamente instabile, ma per
lo meno ha tenuto la mia attenzione costante per tutta la lettura.
David è un personaggio estremamente complicato, che
ancora oggi, terminato il romanzo, non so giudicare. Mentre Jamie... anche lui,
il "bambino bugiardo" del titolo, è un'entità oscura, un mistero in
un romanzo fatto di misteri, la chiave di una vicenda che appare confusa anche
a pochi capitoli dalla conclusione. Dice il vero? Dice il falso? La lettura è
l'unica risposta.
Lo stile dell'autore è evocativo: la penna di Tremayne
è esperta nel dipingere, quasi fosse un pennello, le cupe atmosfere della
Cornovaglia, specie nella stagione invernale, dove la storia raggiunge il
climax. Ho apprezzato anche la scelta di alternare i punti di vista di Rachel e
David; tuttavia mentre ho trovato perfetta l’idea di usare la prima persona per
la protagonista, in modo da rendere il lettore partecipe delle sue
allucinazione e paranoie non ho apprezzato ugualmente quella di usare per David
la terza persona, rendendolo ancora più freddo e lontano di quello che in
realtà è.
Il finale l'ho trovato solo un po' frettoloso, con una chiusura forse superficiale della vicenda, ma forse è solo perché desideravo la migliore conclusione possibile per una storia che si è rivelata una delle sorprese letterarie della stagione.
Dunque? La mia valutazione è di quattro stelline e
mezzo. Se amate i mistery e i romanzi ambientati nel caratteristico Sud
dell'Inghilterra, e magari avete amato la trasposizione cinematografica di
Rebecca la prima moglie di Hitchcock (o anche la fiction Rai) questo è un libro
che non potete assolutamente perdervi!
Ciao Silvia! =) Non ho mai visto il film di Hitchcock (perdonami!) ma ho etto con piacere la tua recensione e i ricordi su quel film che ti sono venuti in mente leggendo "Il bambino bugiardo"... magari farò come te e cercherò di vedermi il film prima in modo tale da percorrere il tuo stesso viaggio mentale poi leggendo il libro! ;-)
RispondiEliminaNon sapevo che fosse diviso tra narrazione in prima persona e narrazione in terza... ci farò attenzione quando lo leggerò allora! ;-)
Grazie del commeneto... spero che la lettura possa piacerti come ha fatto con me!
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