AUTORE: Stephanie Perkins
COLLANA: DeAgostini
PREZZO (CARTACEO): 10,90 €
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: Non c’è nulla che Anna aspetti più dell’ultimo anno di
liceo. È sicura che ogni singolo momento insieme alla sua migliore amica e al
ragazzo per cui ha una cotta sarà indimenticabile. Ma le cose non vanno come
sperato. Perché i genitori di Anna decidono di spedirla per un anno intero in
collegio a Parigi. Lei è disperata… almeno fino a quando non incontra Etienne
St. Clair, che sembra proprio il ragazzo perfetto. C’è solo un piccolo
problema: lui è fidanzato. Ma Parigi è la città più romantica del mondo, e tra
una passeggiata sulle rive della Senna e un appuntamento al chiaro di luna,
tutto può succedere…
Il primo bacio a
Parigi rientra nella categoria "mi è piaciuto, ma..." Quel ma è
praticamente solo colpa mia: per godermi al meglio questo romanzo non avrei
dovuto partire con aspettative grandi come una casa, ma sfido chiunque a non
avere voglia di leggere le avventure di Anna, studentessa americana spedita, da
sola, a Parigi, per il suo ultimo anno di liceo. Complici una trama
accattivante, la simpatia, o almeno quella che traspare online, dell'autrice e
soprattutto le mille e più recensioni non solo positive ma addirittura adoranti
lette da blogger che seguo da una vita, mi aspettavo il mondo da questo libro,
ma si sa: chi troppo vuole...
La copertina della prima edizione italiana |
In realtà, Il primo
bacio a Parigi non ha particolari difetti: la storia è interessante, lo stile
accattivante e la protagonista dolce e simpatica. Dunque che problema ho avuto?
Ecco, pensate a
tutti i romanzi, film e serie tv dedicate agli adolescenti. Fatto? Bene, ora
prendete tutte le idee più comuni su Parigi e i parigini. Mescolate bene e
avrete un minestrone che di originale ha poco, se non nulla. Ecco il problema
che ho avuto con questo romanzo: per tutta la lettura ho avuto la bruttissima
sensazione di ricordarmi di altri romanzi, altri film e non del libro che avevo
tra le mani, e di solito, nonostante la presenza di idee già viste, ciò non mi
accade mai.
Tuttavia in questo
caso i cliché sono così evidenti: lei, sbadata, ha la tendenza ad inciampare
anche dove non c'è un gradino; lui, ovviamente già impegnato, è carismatico,
divertente, bello e ha mezza scuola ai suoi piedi, c'è l'oca della scuola, che
se la prende senza motivo con la protagonista, e c'è Parigi, la capitale del
romanticismo e della cucina, con i suoi abitanti che ovviamente vestono come
usciti da una sfilata di moda (in generale gli stereotipi geografici sono
quelli che tollero meno).
Ciononostante, una
volta tolto questo aspetto, quello che resta è pur sempre un ottimo romanzo. I
personaggi sono comunque adorabili: Anna, per quanto non sia il massimo in
originalità, è comunque una voce narrante ironica e piena di brio. Étienne
St.Clair, con questo nome così accentato e così francese, è un signor
protagonista maschile : non è prepotente né dominante come molti altri, ma
sensibile, carismatico, e si candida subito a un ruolo tra i migliori
"fidanzati di carta" di cui abbia mai letto... peccato abbia solo un
difetto, è impegnato con Ellie, più una presenza che aleggia tra i pensieri di
Anna, che una ragazza in carne ed ossa, dato che appare si e no tre volte in
croce.
Lo stile di
Stephenie Perkins è adatto al genere a cui appartiene il romanzo: i periodi non
sono mai troppo lunghi o complessi, il tono è sempre solare e divertente, a
parte alcuni momenti in cui si sfocia un po' nel melodramma adolescenziale (ma
questo è inevitabile)...
I capitoli non sono
lunghi e, una volta iniziato a leggere, è quasi impossibile staccarsi dalle
pagine, tanto il romanzo ti prende, e piano piano, ti conquista, fino al
finale, che mi ha soddisfatto appieno.
Un consiglio:
leggete questo romanzo in lingua. Con la traduzione italiana, secondo me perde
molto, soprattutto per il fatto che italiano e francese sono lingue simili, al
contrario dell'inglese: alcuni dialoghi infatti risultano un po' forzati, come
quando Anna chiede il significato di Cité des Morts, e le viene detto Città dei
Morti... Insomma tutte le differenze tra
lingua di Anna, l'inglese, e il francese vengono meno, togliendo qualcosa al
romanzo stesso (poi in realtà ho studiato otto anni di francese, dunque le
parole che per me possono essere comprensibili, magari ad altri possono
risultare oscure)
In conclusione la
mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Saprà anche di già visto, ma alla
fine Il primo bacio a Parigi è una storia dolce e senza impegno da divorare in pochi giorni, magari mangiando
qualche macaron francese. Ovviamente leggerò altro della Perkins: dalla trama,
Il mio primo amore sei tu (Lola and the boy next door) sembra già più
originale...
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