mercoledì 26 agosto 2015

Summer Reading Challenge #8: Il mio splendido migliore amico - A.G. Howard

Buongiorno! Questo e i prossimi due post sarenno di recensioni... spero di non stufarvi, ma sono arrivata un po' lunga con i tempi della Summer Reading Challenge! Ho finito proprio ieri le letture, e ho quasi scritto tutte le recensioni. Dopo prometto che riprenderò con le rubriche... ma in fondo cosa sarebbe un blog letterario senza recensioni! E poi, si tratta comunque di tre romanzi a mio avviso interessanti.
Oggi ci aspetta la recensione di Il mio splendido migliore amico, titolo scelto da un traduttore che probabilmente era reduce da un viaggio nel Paese delle Meraviglia, perché è a dir poco folle. Preferisco mille e mille volte il titolo originale Splintered. Tuttavia, la splendida copertina originale, mantenuta a meno del font del titolo, calma almeno in parte, i miei borbottii.
Per sapere ciò che penso del romanzo, leggete qui sotto :)

Obiettivo sette: qualcosa di sinistro sta per accadere

TITOLO: Il mio splendido migliore amico
AUTORE: A.G. Howard
COLLANA: Newton Compton Vertigo
PREZZO (CARTACEO): 9,90
PREZZO (EBOOK): 4,99
TRAMA: Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?


Si dice mai giudicare un libro dalla copertina. Nel caso dell'edizione italiana di Splintered, che, per fortuna, ha mantenuto la bellissima copertina originale, sarebbe meglio dire: "mai giudicare un libro dal titolo". Perché, diciamocelo, Il mio splendido migliore amico è un titolo che in questo caso si focalizza solo su un aspetto del romanzo tralasciandone il fulcro, l'elemento principale: il Paese delle Meraviglie.
Splintered (vi dispiace se lo chiamo con il titolo originale? È molto più comodo, oltre che semplice) è infatti un retelling di Alice nel Paese delle Meraviglie. Lo ammetto: sono la prima a non essere particolarmente fan di Alice, ho visto i film di Tim Burton e della Disney ma devo ancora leggere l'opera originale, tuttavia apprezzo moltissimo i rifacimenti delle storie e, complici la splendida cover e le numerose recensioni positive, ho acquistato, subito dopo l'uscita, il romanzo, per poi abbandonarlo per mesi su uno scaffale a prendere la polvere.
L'ho ripescato per la Summer Reading Challenge, in quanto l'obiettivo sette, "qualcosa di sinistro sta per accadere" mi sembrava adeguato a lui... In effetti, gli calzava proprio a pennello!
La Wonderland in cui la protagonista, Alyssa Gardener, diretta discendente di quella Alice Liddell che per prima viaggiò nel Paese delle meraviglie è quanto più di sinistro non si possa trovare: il gusto del gotico viene addirittura amplificato e ogni creatura agisce in modo ambiguo nei confronti dei protagonisti. In questo Paese delle Meraviglie, infatti, l'oscurità e la follia fanno da padroni, e il pericolo risulta sempre dietro l'angolo.
Lo impareranno a loro spese i due protagonisti umani, Alyssa e il suo "splendido migliore amico" (citazione necessaria) Jeb, costretti, per tornare al loro mondo, a risolvere delle imprese degne di Ercole. Li guiderà in Paese delle Meraviglie Morpheus, individuo tanto affascinante quanto misterioso, tanto bello quanto arrogante: infatti se da un lato apprezzavo il suo modo di apparire, da un lato ne detestavo il comportamento subdolo nei confronti dei protagonisti. 
Il Brucaliffo.... ehehe. Diciamo che in questo libro assume una forma giusto un poco diversa! 
Per quanto riguarda Jeb neanche lui mi ha fatto impazzire, con i suoi comportamenti abbastanza contraddittori riguardo ad Alyssa, che forse è l'unica che mi è piaciuta veramente, sempre in bilico tra la voglia di fare l'eroe per salvarsi e salvare la madre, rinchiusa ingiustamente in manicomio, e il suo lato oscuro, che nel Paese delle Meraviglie sembra essersi rinforzato.  
Attenzione: come avrete immaginato, è presente un triangolo amoroso. Vi assicuro però che non è eccessivamente pesante, anzi, credo che aggiunga pepe alla narrazione e permetta anche un'introspezione nella figura della protagonista, divisa tra il ragazzo umano e quello fantastico, tra la sua casa e Wonderland.
Lo stile dell'autrice è molto bello ma anche molto descrittivo. Generalmente non amo chi si dilunga troppo in paragrafi descrittivi -tendono molto ad annoiarmi- ma questo romanzo è un'eccezione: le lunghe descrizioni, oltre a non avermi fatto appisolare nemmeno una volta, hanno il grande pregio di aiutare il lettore a visualizzare il Paese delle Meraviglie, in tutto il suo fascino oscuro e con tutte le sue contraddizioni. 

Il classico Paese delle Meraviglie... ebbene dimenticatevelo! 
Particolarmente ricercate sono anche le descrizioni dei personaggi: è impossibile non immaginarseli, soprattutto Morpheus con i suoi particolarissimi cappelli, raffigurati in ogni dettaglio. Inoltre, al di là delle parti descrittive, la scrittura della Howard risulta scorrevole e pulita, e conduce in maniera impeccabile fino al finale della storia.
E che finale!

La parte finale è ricca di colpi di scena e ribaltamenti della situazione, che mi hanno lasciato lì per lì sorpresa e senza parole, dato che alcuni avvenimenti improvvisi avvengono nel giro di poche pagine, se non di poche righe. Il finale comunque risulta abbastanza conclusivo e senza fastidiosi cliff-hangers, e questo è stato veramente la ciliegina sulla torta di un romanzo che è riuscito a rispettare le aspettative, piuttosto alte, che avevo riposto in lui.
In conclusione la mia valutazione è di 4 stelline con un più: il seguito è già stato annunciato in italiano per ottobre (speriamo mantengano anche in questo caso la copertina originale) con il titolo "Tra le braccia di Morfeo" (caso mai sarebbe "Tra le braccia di Morpheus",  ma è sempre meglio dello Splendido Migliore Amico...).
Sinceramente, dato il finale comunque completo e soddisfacente, non so cosa aspettarmi, ma di una cosa sono certa: lo leggerò quanto prima. 



4 commenti:

  1. Sono d'accordo con te per quanto riguarda le descrizioni... anche a me non piacciono i libri troppo descrittivi, ma qui ci stavano benissimo per riuscire a immaginarsi meglio tutte le stranezze del Paese delle Meraviglie. Nemmeno io avevo apprezzato Jeb all'inizio, ma poi ho letto la novella The Moth In The Mirror e mi sono abbastanza ricreduta! Non vedo l'ora che esca il secondo libro della saga *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La novella non l'ho letta. Aspetto Tamed, il libro delle novelle che uscià a gennaio in inglese, anche se, vista la scrittura della Howard e il fatto che la Newton abbia pubblicato le novelle della Sorensen... spero di leggerlo in italiano!

      Elimina
  2. Felice che ti sia piaciuto, io ho letto l'intera serie e in generale l'ho amata, anche se il libro finale mi ha deluso un pochino. Unhinged è sicuramente il mio preferito tra i tre, sono sicura che non ti deluderà :) I titoli italiani sono orribili, ma almeno hanno mantenuto la cover xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speriamo che la Newton porti in Italia anche il finale (anche se ho letto che comunque ci sarà un epilogo in un libro di novelle) Comunque forse è meglio la cover originale con un titolo orrendo, che il titolo originale con una cover stile Newton Compton!

      Elimina