lunedì 3 luglio 2023

Review Party: The Never King - Nikki St. Crowe

Ciao a tutti. Dopo quasi un mese di pausa forzata tra ferie e trasloco riprendo a postare, in attesa della sfida annuale di Bookish Games che inizierà prossima settimana. La recensione di oggi è di un libro che avrete visto più o meno ovunque nell'ultimo periodo e che ha diviso il bookstagram: c'è chi lo ha amato e chi lo ha odiato. E io? Scopritelo leggendo la recensione! 

TITOLO: The Never King
AUTORE: Nikki St. Crowe
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 14,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€ 
TRAMA: Da duecento anni ogni donna Darling sparisce il giorno del suo diciottesimo compleanno. Alcune stanno via un giorno, altre una settimana o un mese. Ma tornano sempre distrutte. Oggi compio diciotto anni e la mamma si sta affannando a sbarrare porte e finestre. Non servirà a niente. Perché non appena scenderà la notte, lui verrà per me. E, questa volta, Peter Pan e i Ragazzi Sperduti non mi lasceranno più andare.


Ho letto diversi dark romance, ma non tutti mi sono piaciuti quanto The Never King. È strano che una grande casa editrice punti su questo genere (dai contenuti spesso altamente discutibili) che si solito è monopolio di piccoli editori e autori self, ma, a lettura terminata e con mia grande sorpresa, vi dico: sono contenta che sia stato tradotto.
The Never King nasce come retelling dark di Peter Pan: quando una Darling compie diciotto anni, Peter Pan la rapisce e la porta sull'Isola che non c'è. Tutte le Darling tornano al loro mondo cambiate, folli, spezzate. E nessuna ricorda il perché. 
Winnie Darling è cresciuta con sua madre Merry, la quale non si è mai ripresa dal suo rapimento e ha tentato di proteggere in tutti i modi la figlia, facendola solo soffrire. Ma per Winnie il rapimento si trasforma in un'occasione per cambiare vita e, soprattutto, per sedurre tutti i Ragazzi Sperduti che incontra sul suo cammino (che in questa serie sono tutti creature magiche sotto steroidi) fino a Peter Pan in persona, e al suo braccio destro, il violento e sfuggente Vane.
Il suo obiettivo? Scoprire perché Peter Pan rapisca le Darling e, soprattutto, trovare un modo per mantenere la sua sanità mentale. 
Devo ammettere che ho adorato Winnie. Se di solito le protagoniste dei dark sono pecorelle sperdute alla mercé del protagonista maschile, Winnie sa il fatto suo. È ironica, libera e intraprendente. Vive il sesso senza compromessi e il suo obiettivo per questa serie è uno soltanto: fottersi ogni uomo sull'Isola che non c'è.
Altro che romanzo di formazione!
Peter Pan è un personaggio oscuro, decadente. Ha perso la sua ombra, e con essa la magia che portava l'Isola che non c'è a prosperare, e adesso è pronto a tutto per ritrovarla, anche a distruggere le Darling. Qui lo dico e qui non lo nego: il Peter della fiaba non mi è mai piaciuto e ho trovato questa rielaborazione dark molto interessante (anche se ovviamente un tipo così nella vita reale è da internare in un carcere di massima sicurezza!) 
Anche i Ragazzi Sperduti sono molto diversi da quelli della fiaba: un gruppo bene assortito di montagne di muscoli e addominali, che hanno un solo obiettivo nella vita, spassarsela (anzi, due obiettivi: il secondo è quello di aiutare Peter a riprendersi la sua ombra). 
La scrittura non è male. Il libro è corto, neanche duecento pagine, e scorre benissimo. Dire che è scritto bene è un parolone (sul perché, ve ne parlo meglio dopo), ma si lascia leggere e intrattiene il lettore, il che è già molto per uno scrittore. A differenza di altri libri dello stesso genere ho trovato le scene di sesso gradevoli e nemmeno in numero eccessivo. Ho letto romance senza trigger warning molto più spinti, e ho detto tutto. 
Un aspetto che mi ha fatto piegare in due dalle risate sono le scene violente. Lasciatemi spiegare: l'autrice deve aver pensato "questo è un romanzo dark, i protagonisti maschili devono essere duri e violenti". Bene, è in linea con il genere. Solo che le scene in cui Peter Pan e Vane ammazzano qualcuno sono scritte in modo talmente assurdo e grossolano che sembra che sfondino manichini di cartapesta. Non credo fosse questa l'intenzione dell'autrice, ma il risultato finale mi ha fatto più sorridere che rabbrividire. 
Dunque, la mia valutazione è, incredibilmente, di quattro stelline. Sì, The Never King ha una lista di trigger warning lunga quanto un rotolone Regina. Sì, non è un romanzo per tutti. Però nel suo genere, è uno tra i migliori che abbia letto, mi ha preso moltissimo e nom vedo l'ora che venga tradotto anche il seguito (per chi legge in inglese, invece, la serie è già completa e disponibile su Kindle Unlimited). 

Nessun commento:

Posta un commento