venerdì 5 giugno 2015

Recensione: L'Importanza di chiamarsi Cristian Grei - Chiara Parenti

Salve! Oggi recupero con una recensione... è da un secolo che non ne pubblico. In ogni caso, è una recensione ultra positiva di un romanzo non troppo lungo che ho adorato... a differenza di un certo altro romanzo molto più famoso con un protagonista dal nome quasi identico. Di chi sto parlando?
Scopritelo nella recensione 

TITOLO: L'Importanza di chiamarsi Cristian Grei
AUTORE: Chiara Parenti 
COLLANA: Rizzoli Youfeel 
PREZZO (EBOOK): 2,49
TRAMA: Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?
Dall'autrice di Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito) e Con un poco di zucchero una nuova e divertente commedia che vi ossessionerà e legherà fino all'ultima pagina. 
Mood: Ironico. YouFeel è un universo di romanzi digital only da leggere dove vuoi, quando vuoi, scegliendo in base al tuo stato d’animo il mood che fa per te: Romantico, Ironico, Erotico ed Emozionante.


Ricordi d'estate di qualche anno fa: le vicine di ombrellone, sempre impegnate a chiacchierare fra loro, se ne stavano misteriosamente zitte, impegnate nella lettura di un bizzarro oggetto noto come "libro". Suddetto "libro" narrava la storia di una ragazzetta qualsiasi che riusciva, chissà come, a iniziare una relazione con un uomo bellissimo e ricchissimo con una cerca passione per il  sadomaso. Nonostante fosse stato bollato da una delle signore come porno, il libro venne prestato di ombrellone in ombrellone, e lo stesso fecero i suoi seguiti.
Perché parlo di questo? Non per mostrarvi la recensione di Cinquanta Sfumature di Grigio (non ho la forza di volontà necessaria per rileggerlo e scriverne qualcosa di decente) ma di un romanzo che all'opera di E.L. James deve molto ma che, a mio avviso, ne risulta decisamente migliore.
Sto parlando di L'importanza di chiamarsi Cristian Grei, l'ultimo romanzo di Chiara Parenti, che con la sua ironia e il suo stile spumeggiante, sta diventando una delle mie autrici italiane preferite. 
Il protagonista è Cristian Grei, il quasi omonimo del protagonista di Cinquanta Sfumature, il quale condivide ben poco con "l'uomo più desiderato dalle donne": è timido, divertente e, dettaglio che salta subito agli occhi, un simpatico ipocondriaco. Per di più lavora nel settore delle pompe funebri (però possiede un carro funebre ribattezzato Charlie Tango) e ha un cane di nome Taylor, che con il maggiordomo del miliardario di Seattle condivide solo il nome.
Ma la sua bellezza, e soprattutto, quel nome, portano tutte le donne ai suoi piedi... Peccato che il suo Mr Grei abbia qualche problemino. Già questa bizzarra coincidenza porta a situazioni imprevedibili e molto divertenti, ma quando in mezzo ci si mette anche la cotta di Cristian per una bella cinese di nome Bo, il romanzo diventa proprio irresistibile.
Ho adorato anche la coprotagonista, Antonella, migliore amica di Cristian innamorata di lui si dal primo momento in cui l'ha visto e dotata di certo di molta più personalità della scialba signorina Steel,innamorata di un altro Mr. Grey.
Antonella, manco a dirlo, è un medico, ed è l'ancora di salvezza di Cristian: non a caso, i due hanno stretto amicizia proprio in ospedale, quando il protagonista fu ricoverato per sospetto infarto: ho amato la chimica creatasi tra loro e le continue gag che hanno rallegrato l'atmosfera del libro.
Tuttavia non aspettatevi un romanzo banalotto e tutto sommato prevedibile, al contrario!
Quello che mi ha stupito di più è la presenza di alcuni colpi di scena che proprio non mi aspettavo, che mi hanno coinvolto ancora di più nella lettura e mi hanno portato a dubitare di certe idee che mi ero fatta man mano che la trama scorreva verso la sua conclusione.
Inoltre, come ho potuto già osservare anche in "Con un poco di zucchero", romanzo della stessa autrice, (quasi) ogni elemento e ogni dettaglio che attira l'attenzione ha una sua spiegazione. Ho apprezzato moltissimo, infatti, che Cristian fosse un vero ipocondriaco, che il suo problema si fosse sviluppato per una specifica ragione, e non solo perché "stava bene così".
Altra parte del romanzo che ho adorato è l'inserimento dello scambio di mail dei protagonisti. Già mi piace molto quando in un romanzo vengono riportate lettere, messaggi o, come in questo caso, e-mail scambiate tra i personaggi, perché mi permette di dare un ulteriore sguardo alle loro personalità; se poi, come in questo caso, le suddette mail sono una più divertente dell'altra, l'effetto comico risulta assicurato...  
In conclusione, per me Cristian Grei è decisamente meglio del suo quasi omonimo statunitense (sempre che non preferiate un romanzo infarcito di scene di sesso dall'inizio alla fine, cosa che "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei" non può "vantare"...) e la lettura del romanzo è consigliata, consigliatissima, da cinque stelline!
Ps: evitate però di fare come me e di leggerlo in università. Vedrete la gente che vi rivolge occhiate straniate mentre sembrerà che ridiate da soli, e sarà ancora più sorpresa quando vi toccherà spiegare loro la differenza tra Christian Grey e Cristian Grei.  


4 commenti:

  1. Anche io ho adorato questo libro! La Parenti è davvero geniale, sono morta dalle risate *q*

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  2. un libro molto carino senza tante pretese che si legge con facilità, trovo la Parenti molto brava

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    1. Si. Certo non sono dei capolavori ma per il loro genere si tratta di romanzi molto validi... e questo fra quelli della Parenti è proprio il mio preferito!

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