AUTORE: Katie Khan
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 10,00€
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: Niente al mondo potrà dividerli. Allontanatisi dalla loro astronave e ormai fluttuanti nello spazio, Carys e Max si rendono conto che non riusciranno più a raggiungerla. Con sé non hanno niente che possa salvarli. Hanno solo novanta minuti d’aria a disposizione. Carys e Max non avrebbero mai dovuto innamorarsi. Le regole del mondo da cui provengono non lo permettono. Eppure, quando ha incontrato Carys, Max ha sovvertito quelle regole. Pur sapendo che sarebbe stato impossibile rimanere insieme per tanto tempo. Che amarsi realmente non sarebbe stato loro concesso. Ora, alla deriva e senza più niente che li trattenga se non il reciproco contatto, non possono fare altro che ricordare. E allora, mentre i minuti scorrono inesorabili, nei loro pensieri rivive ogni istante della loro indimenticabile storia d’amore…
Ci sono una serie
di premesse che mi hanno portato a puntare questo romanzo fin da quando è stata
annunciata la sua uscita in Italia.
Primo, la
copertina: semplice, ma di impatto, fortunatamente mantenuta anche in Italia.
Secondo, il fatto
che la storia sia ambientata nello spazio: sarà il fattore "ingegnere
aerospaziale che c'è in me" ma datemi una storia spaziale e io non
resisto.
Terzo, ma non
ultimo, il fatto che sia una fantascienza molto velata di romance ha fatto in
modo che io dovessi assolutamente leggere questo libri.
Quindi?
A dire il vero il
pretesto spaziale mi ha un po' deluso: navi spaziali e tute non sono i
protagonisti della vicenda, ma questo, in realtà, è un romance a tutto tondo.
In realtà c'era da aspettarselo, e una volta accettato ciò ne sono pure rimasta
soddisfatta, dopotutto quella tra Max e Carys è una storia d'amore dalle
premesse piuttosto classiche, ma appassionante, tuttavia devo ammettere che
dopo quel primo capitolo avrei voluto un po' di più. Infatti se il buongiorno
si vede dal mattino, Katie Khan sa come iniziare un romanzo: una coppia, un
guasto e due ragazzi si trovano sospesi nello spazio con soli novanta minuti di
ossigeno rimasti.
Ciò però non vi
ricorda qualcosa? Per una volta i paragoni scritti sulla quarta di copertina
sono stati completamente azzeccati: Regalami una stella, nelle sue parti più
spaziali mi ha ricordato moltissimo il citato Gravity, film che vidi in
anteprima al cinema e che, in fondo, adorai, nonostante l'ansia che mi
trasmise. L'inizio me lo ha ricordato molto, forse troppo, ma fortunatamente
l'autrice è riuscita a distaccarsi dal film grazie anche... a un'inaspettata
ambientazione distopica, o meglio utopica.
A differenza di
molti romanzi in cui a sopravvivere a guerre, disastri e più ne ha più ne metta
sono gli Stati Uniti d'America, trasfigurati ora in monarchia, ora nelle più
improbabili dittature, qui la popolazione americana è stata decimata e
l'ambientazione è in un Europa futuristica ribattezzata Europia, utopia sulla
carta ma in realtà forse più simile a una distopia: la gente non può fermarsi,
mettere radici, e viene fissata addirittura un'età minima per il matrimonio.
Difatti ad Europia è proibito avere una relazione fissa prima dei trent'anni,
il che diventa un bel problema... quando incontri la tua anima gemella a venti!
Questo infatti
accade a Max e Carys, i nostri protagonisti, che si incontrano, si piacciono,
ma devono affrontare le regole del mondo in cui vivono.
In generale devo
dire mi sono piaciuti come personaggi principali, anche se non riesco a
pensarli come entità autonome: per me loro sono Max e Carys, anime gemelle,
monopolizzatori della vicenda, e mi è impossibile pensarli separati anche
quando gli eventi prendono pieghe improvvise.
Lo stile
dell'autrice alterna presente e passato, sia per quanto riguarda l'uso dei
flashback, che dei tempi verbali. Lo ammetto: non ero più abituata a leggere
storie narrate al presente, l'effetto è un po' straniante e rende ancora più
incerta la situazione dei protagonisti. Invece per quanto riguarda la parte al
passato remoto, non ho nulla da dire: non solo si legge benissimo, ma la penna
dell'autrice è riuscita a trasmettermi tutte le emozioni provate da Carys e
Max.
Sono rimasta con il
fiato sospeso, fino al finale...
In conclusione Regalami
una stella è una lettura che avrebbe potuto dare di più, ma che, nel complesso
risulta piacevole, sia per gli amanti di ambientazioni futuristiche (anche se
non aspettatevi più di questo), che delle storie d'amore che affrontano tutto e
tutti. Per questo la mia valutazione è buona, quattro stelline con un piccolo
meno. Spero di rileggere in futuro qualcosa di questa autrice, perché, come
debutto, questo libro non è affatto male!
Grazie per la recensione non è il mio genere ma è sempre bello vedere quanto possa essere piaciuto un libro
RispondiEliminaBuon weekend Vero
Grazie! Si, è un genere un po' strano, ma nonostante sia a metà tra sci-fi e distopico alla fine rimane comunque un romance!
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