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lunedì 2 settembre 2024

Recensione: The God and the Gumiho - Sophie Kim

Ciao a tutti! Torno a recensire la backlist della Fairyloot Adult 2024: il titolo di oggi è The God and the Gumiho di Sophie Kim, un fantasy ispirato alla mitologia coreana incluso nella box di giugno. Molto molto carino: ha superato di parecchio le mie aspettative!

TITOLO: The God and the Gumiho
AUTORE: Sophie Kim 
COLLANA: Del Rey 
PREZZO (CARTACEO): 18,00$ 
PREZZO (EBOOK): 11,99$ 
TRAMA: In this delightfully romantic Korean contemporary fantasy, a fallen trickster god must pair up with a coffee-slinging, shapeshifting fox to track down a demon of darkness before it devours the mortal world.
They'll do anything to outsmart each other. Anything, except fall in love.
Kim Hani - the once-terrible gumiho known as the Scarlet Fox - spends her days working at a café and trying not to let a certain customer irk her.
Seokga - a trickster god thrown from the heavens for his attempt at a coup - spends his days hunting demons and irking a particular gumiho.
When a demon of darkness escapes the underworld, and the Scarlet Fox emerges from hiding before quickly vanishing, Seokga is offered a chance at redemption: kill them both, and his sins will be forgiven.
But Hani is prepared to do anything to prevent Seokga from bringing her to justice, even trick her way into his investigation. Anything, that is - except fall in love . . .

The God and the Gumiho, il debutto adult di Sophie Kim è, fino ad ora, una delle migliori letture del 2024, nonché uno dei libri della Faryloot che più mi ha entusiasmato degli ultimi mesi.

Non avevo aspettative altissime, perché non sono una grandissima fan della Corea, e non conoscevo molto di mitologia coreana, ma alla fine The God and the Gumiho ha saputo sorprendermi e mi ha catturata come non accadeva da tempo.

Prima di tutto mi è stato presentato come un adult fantasy con un tocco di romance, ma, in realtà, The God and the Gumiho è un giallo. E anche ben congeniato, mi verrebbe da dire.

Il suo punto di forza risiede in una coppia di investigatori alquanto improbabile: Seogka, dio dell'inganno, costretto dal fratello Hwanin, re degli dei, a vivere una vita mortale in seguito a un tentativo fallito di rubargli il trono, e Hani, la famigerata gumiho (una creatura mutaforma della mitologia coreana) nota come La Volpe Scarlatta, colpevole di innumerevoli omicidi e ora ritiratasi a una vita tranquilla come barista al Creature Café.

Quando un eoduksini, demone dell'oscurità, attacca la città di New Sinsi, a Seogka, che, in seguito alla sua condanna, collabora con la polizia, viene fatta un'offerta che non può rifiutare: uccidere sia la creatura, sia la Volpe Scarlatta, ritenuta sua complice, per tornare al suo status di divinità. Peccato che Hani, che con gli omicidi non c'entra poco nulla, non abbia intenzione di farsi uccidere facilmente e così, facendosi assumere come assistente di Seogka, cerca in tutti i modi di depistare le indagini.

Mentre gli omicidi si moltiplicano, il rapporto tra Hani e Seogka si fa sempre più complesso: possono due, da non sopportarsi, diventare prima amici e poi amanti?

I personaggi principali sono caratterizzati molto bene. Il libro è narrato in terza persona tramite i punti di vista alternati di Seogka e Hani. In questo modo é stato facile per me affezionarsi a loro due, e a tifare per la ship, nonostante, con mia grande sorpresa, il romance sia, per buona parte del romanzo, in secondo piano rispetto alle indagini dei protagonisti.

Tornando proprio alla narrazione, questo libro è un crime a tutti gli effetti: ci sono le vittime, i testimoni, e anche le false piste. Alcuni colpi di scena li avevo intuiti, altri no, e ho trovato che l'autrice sappia come generare la curiosità nel lettore. Lo stile é semplice e scorrevole, il romanzo l'ho letto in inglese e non l'ho trovato complicato: anzi, è stato molto più difficile districarmi con i nomi, per me impronunciabili, dei coreani!

Ho apprezzato anche il finale, veramente al cardiopalma, e l'epilogo, molto dolce ed evocativo.

Dunque la mia valutazione è di quattro stelline con un più. Non mi aspettavo chissà che da The God and the Gumiho, e invece ho trovato una lettura molto valida. Spero che prima o poi venga tradotto in Italia e che Sophie Kim decida di pubblicare altro ambientato nello stesso universo: forse la storia di Seogka e Hani è già conclusa, ma ci sono tanti altri aspetti e personaggi di cui vorrei leggere.


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