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martedì 25 gennaio 2022

Reveiw Party: Un fato così ingiusto e solitario - Brigid Kemmerer

Ciao a tutti. oggi vi parlo di A curse so dark and lonely, primo volume della serie Cursebreaker di Brigid Kemmerer tradotto in modo discutibile con Un fato così ingiusto e solitario. È l'ennesima serie young adult retelling della Bella e la Bestia, ma varrà i 22€ a cui viene venduta l'edizione italiana?



TITOLO: Un fato così ingiusto e solitario 
AUTORE: Brigid Kemmerer 
COLLANA: Oscar Vault 
PREZZO (CARTACEO): 22,00€ 
PREZZO (EBOOK): 10,99€ 
TRAMA: Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a rivivere all'infinito l'autunno dei suoi diciott'anni e a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui. Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo lasciandosi dietro una montagna di debiti, la madre è in fin di vita, e il fratello, che riesce a malapena a tenere unita la famiglia, l'ha sempre sottovalutata a causa della paralisi cerebrale che l'affligge: Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su se stessa per sopravvivere. Ma un giorno, viene rapita e portata nel magico e terribile mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Un principe? Un mostro? Una maledizione? Harper è sconvolta e disorientata, ma anche determinata a fare di tutto pur di ritornare nel proprio mondo e dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia (e forse in qualcosa di più) la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno di lei. Perché forze potenti e oscure minacciano il regno e la vita di tutti, e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.


Per chi conosce l'editoria inglese, la traduzione in italiano della trilogia retelling de La bella e la bestia scritta da Brigid Kemmerer, A curse so dark and lonely, era solo questione di tempo. 
La Oscar Vault ha annunciato alla fine dello scorso anno la pubblicazione dell'intera serie, di cui il primo volume, dalla discutibile traduzione Un fato così ingiusto e solitario (*) è uscito nelle librerie a fine gennaio.
Il primo volume della serie aveva suscitato il mio interesse fin da quando è stato inserito nella Fairyloot di febbraio 2019 (che ancora rimpiango di non aver comprato perché è stata, a mio avviso, una delle più belle della compagnia), tuttavia le recensioni dai pareri altalenanti delle lettrici internazionali mi avevano convinto ad aspettare la pubblicazione italiana.
In effetti, ho fatto bene perché anche la mia opinione è un po' così così: Un fato così ingiusto e solitario, infatti, è il classico libro carino, ma dalle potenzialità inespresse.
Tutto inizia quando Harper, un'adolescente americana dalla vita piuttosto incasinata, nota una ragazza che sta per essere aggredita da uno strano individuo: nel tentativo di difenderla, viene rapita al posto della giovane e portata a Emberfall, un luogo simil-mediovale dove i telefoni non prendono e la tecnologia non esiste.
Qui scopre che non solo si trova in un altro mondo, ma che è stata portata lì da Grey, il comandante delle guardie reali al servizio del principe Rhen, vittima di una maledizione. 
Il suo compito? Aiutarlo a spezzare l'incantesimo, ma non sarà facile considerato che Harper è tutto fuorché una damigella in difficoltà e che il suo rapporto con il principe è fatto più da alti che da bassi.
Le premesse di Un fato così ingiusto e solitario sono molto fedeli alla favola da cui è tratto, forse anche troppo, nonostante l'autrice voglia convincere il lettore del contrario. Ci sono un principe che diventa mostruoso, una ragazza sveglia e diversa dalle sue coetanee, e una strega potente e dalla dubbia moralità.
I personaggi, inoltre, sono caratterizzati in modo molto standard per un romanzo young adult. 
La protagonista infatti è la classica ragazza moderna indipendente e intraprendente, con la tipica famiglia americana disastrata alle spalle (padre morto, madre malata terminale, fratello che si è dato al crimine con individui poco raccomandabili per racimolare qualche spicciolo) e che per giunta soffre di paralisi cerebrale, tema che a mio avviso è stato affrontato in maniera superficiale e solo per venire incontro alle esigenze di "diversità" imposte agli autori dall'editoria contemporanea americana (di fatto la protagonista non ha problemi evidenti, se non quello di lamentarsi ogni tre per due perché non aveva più soldi per continuare la terapia con i cavalli che adorava). 
Rhen è forse un personaggio più sfaccettato, diviso fra il suo "prima", il principe viziato e donnaiolo, e il suo "dopo", un ragazzo devastato dalla morte della sua famiglia e dal fatto di aver causato più male che bene al suo popolo. 
Poi c'è Grey, il capitano della guarda, nonché mio personaggio preferito (ma io ho un debole per i capitani della guardia reale, basta vedere Chaol di Throne of Glass...) 
Per mio dispiacere nel libro non c'è un triangolo amoroso: non sono una fan di questo trope, però vi voglio confessare che, a mio avviso, avrebbe potuto aggiungere a questo romanzo un po' di pepe in più. Perché forse Un fato così ingiusto e solitario mi è parso un po' insipido. 
Lo stile non mi è dispiaciuto, ma è migliorabile. La prosa della Kemmerer è scorrevole, asciutta ma non troppo essenziale: in pratica è perfetta per un romanzo di questo genere. Dopotutto, l'autrice non è al suo esordio, e si vede...
Tuttavia il libro è, a mio avviso, infarcito di scene la cui unica utilità è quella di allungare il brodo e, da qualche tempo, romanzi di questo tipo finiscono per annoiarmi. Un fato così ingiusto e solitario non è un libro breve, conta quasi cinquecento pagine, ma, secondo me, se l'autrice e la sua editor ne avessero tagliate almeno un centinaio il risultato sarebbe stato non solo più scorrevole ma anche qualitativamente migliore. 
In conclusione la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Non è stata una lettura malvagia ma da questo libro mi aspettavo molto di più. Ciononostante continuerò la lettura della serie e chissà che, considerato il finale del primo volume, il suo seguito, Un cuore così fiero e spezzato, non sappia regalarmi qualche emozione in più! 

(*) La casa editrice ha giustificato la scelta dicendo che nelle traduzioni vengono sempre valutati più elementi, quindi non solo l'aderenza al titolo originale, ma anche la fedeltà al contenuto e il suono in italiano, ma, ditemi voi perché io non capisco: non suonava meglio, oltre ad essere più corretto, "Un fato così oscuro e solitario?" 


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