Pagine

mercoledì 26 gennaio 2022

Review Party: Arsène Lupin. Ladro gentiluomo - Maurice LeBlanc

Ciao a tutti. La serie TV Netflix ha lanciato la Lupin mania e le case editrici, anche italiane, hanno ripubblicato in mille edizioni diverse i lavori di Maurice Lebalnc. L'edizione illustrata da Vincent Mallié di Arsène Lupin. Ladro gentiluomo, prima raccolta di racconti scritta da Leblanc, è forse l'edizione più bella, che consiglio a tutti i neofiti del ladro gentiluomo più famoso di Francia. Ma ve ne parlo nel dettaglio nella recensione... 



TITOLO: Arsène Lupin. Ladro Gentiluomo. 
AUTORE: Maurice Leblanc e Vincent Mallié 
COLLANA: Rizzoli 
PREZZO (CARTACEO): 26,00€ 
PREZZO (EBOOK): 12,99€ 
TRAMA: Le avventure del celebre ladro gentiluomo in un'edizione illustrata. Un grande classico della letteratura francese, una nuova traduzione d'autore. Età di lettura: da 10 anni.




Grazie alla serie tv Netflix, di cui quest'anno uscirà la seconda stagione, l'editoria, non solo italiana, sta riscoprendo le opere di Maurice LeBlanc. 
È tutto un fiorire di nuove edizioni, nuove traduzioni e antologie, ma l'edizione che mi ha rubato il cuore è quella di Arsène Lupin. Ladro gentiluomo, illustrata da Vincent Mallé, che è stata portata in Italia da Rizzoli con la traduzione di Pierdomenico Baccalario, autore che conosco da tempo grazie ai suoi romanzi per ragazzi. 
Non avevo mai letto nulla di Leblanc e conoscevo Lupin solo grazie all'anime giapponese liberamente ispirato alla sua figura. Mi aspettavo un romanzo ma quello che mi sono trovata di fronte è una raccolta di novelle con protagonista il ladro gentiluomo, ciascuna autoconclusiva eppure tutte collegate fra loro. 
La raccolta si apre in modo decisamente insolito... con l'arresto del protagonista! Questo colpo di scena, che mi ha colto impreparata, mi ha tenuto attaccata alle pagine per metà del libro, e mi ha consentito di affezionarmi non solo al personaggio principale della storia, ma anche ai suoi "antagonisti", come l'ispettore Ganimard, che ha con Lupin uno strano rapporto di stima e rispetto reciproco. 
Le avventure di Lupin proseguono, tra evasioni, furti e molteplici travestimenti, e devo dire che la narrazione mi ha coinvolta più di quanto pensassi, soprattutto considerato che stavo leggendo un classico francese di un secolo fa (che per me, di solito, non è sinonimo di lettura leggera e godibile).
Lo stile di Maurice Leblanc è ironico e non troppo ossequioso o arzigogolato e la traduzione di Baccalario regala modernità e scorrevolezza alla narrazione. 
Certo, si tratta comunque di un'opera di inizio Novecento, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. 
Lupin è infatti un personaggio che, nonostante la sua estrosità e i "coup de theatre" di cui è protagonista, mantiene comunque un certo tipo di caratterizzazione che lo rende più simile ai personaggi della letteratura ottocentesca piuttosto che moderna.
Ciononostante, Lupin rimane comunque un personaggio iconico, e sono contenta di essermi approcciata per la prima volta alla sua figura originale, e non alle versioni nate successivamente. 
Tuttavia, ciò ho preferito del libro non è il protagonista e nemmeno la buona traduzione...  ma sono le illustrazioni. 
Sono tante, molte a colori e alcune occupano anche due pagine intere: da sole giustificano l'acquisto e il prezzo dell'edizione (che è stampata su carta lucida, pesante e di buona qualità). 
Ma soprattutto ho trovato lo stile di Vincent Mallé estremamente azzeccato. 
Le avventure di Lupin infatti si svolgono ai primi del Novecento e le illustrazioni contribuiscono a ricreare il fascino rétro della Belle-Epoque parigina. Mi bastava dare un'occhiata ai disegni e mi sentivo subito catapultata nell'epoca del ladro gentiluomo e negli ambienti nobili e altolocati da lui frequentati. 
Dunque la mia valutazione è di cinque stelline. Arsène Lupin. Ladro gentiluomo è un classico della letteratura francese e come per molti classici basterebbe questo per consigliarne la lettura. Tuttavia, la mia valutazione riguarda questa edizione, che ha tutte le carte in regola per essere il regalo (o un autoregalo) perfetto: un protagonista iconico, una traduzione che non rovina l'opera ma la esalta e, soprattutto, delle illustrazioni che riescono a restituire la magia dell'opera.
Come posso non consigliarla?


Nessun commento:

Posta un commento