Ciao a tutti. È dal 2020 che ho iniziato a occuparmi di libri di divulgazione scientifica... e non me ne pento! Spesso sono fra le letture che preferisco e quella di Barbascura X, con le sue particolarità mi è piaciuta fin da subito (o meglio dal capitolo 1)
La rivelazione del mio 2021? Sicuramente la DeAgostini che ha lanciato un'innovativa collana di libri che fonde scienza, illustrazioni e comicità. Letture divertentissime ma anche interessanti a livello di contenuto. L'inferno spiegato male e Apollo Credici univano agli argomenti "seri", l'inferno dantesco nel primo caso e l'astrofisica nel secondo, una struttura interattiva da libro-game mentre La versione del tardigrado improbabile di Barbascura X, con le illustrazioni di Enrico Machiavello, mantiene un'architettura più tradizionale, divisa in capitoli.
Confesso che non sapevo cosa aspettarmi, data soprattutto la stranezza del titolo. Barbascura avrebbe parlato di chimica? Di biologia? Oppure di astronomia, che, a quanto pare, è il tema che per la maggiore in questo genere di libri?
La versione del tardigrado improbabile tratta un po' di tutte queste tre tematiche, in maniera semplice, ma non banale. In generale mi è piaciuto parecchio, ma non l'ho trovato esente da difetti.
Le cose che, infatti, meno ho apprezzato sono l'epilogo e, soprattutto il prologo.
Conoscevo già l'umorismo di Barbascura, che seguo e apprezzo, ma un conto è vederlo su Youtube, un conto è leggerlo in un libro. Infatti il nonsense, che è l'elemento principe delle narrazioni di Barbascura, era talmente troppo che al posto di divertirmi mi ha indispettito.
Per fortuna questo aspetto è limitato al capitolo iniziale e a quello finale: il libro vero e proprio invece mi è piaciuto moltissimo.
Dopo aver letto ogni tipo di saggio sul tema astronomico, è stato bello trovare un'opera, leggera divertente, che parlasse principalmente di biologia.
La versione del tardigrado improbabile, infatti, nonostante il primo capitolo incentrato sul Big Bang mi avesse tratto in inganno, è un romanzo dedicato alla biologia, dove il protagonista, Mino Omino, convocato da un tribunale assurdo presieduto dal tardigrado Vincenzo, scopre quanto è stata imprevedibile, e assurdamente improbabile in senso statistico, la sua comparsa davanti alla corte, in quanto imprevedibile, e assurdamente improbabile in senso statistico, è stata la comparsa della vita sulla terra.
Lo stile rispecchia quello dei video di Barbascura. Ironico, divertente, a tratti decisamente improbabile, che è la parola simbolo del romanzo, e non solo perché campeggia nel titolo. Prologo ed epilogo li ho trovati troppo assurdi da risultare persino poco scorrevoli, ma il resto della narrazione mi è conquistata, con il giusto equilibrio fra nozioni scientifiche e battute divertenti.
Come accade spesso in questo genere di romanzi viene dato poco spazio alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi: chi siano Pino (o era Mino?) Omino e Vincenzo poco importa, quello che è veramente importante è che al lettore arrivi il messaggio dell'opera, ovvero che la vita sulla terra è frutto di una serie sorprendente, e forse irripetibile, di coincidenze.
Menzione a parte la meritano le illustrazioni di Enrico Machiavello, che, con il loro stile fumettistico, incarnano alla perfezione lo spirito del romanzo e permettono, grazie all'immagine, di colmare i vuoti di narrazione e dare spessore ai personaggi (Vincenzo vive grazie ai disegni di e
Enrico!)
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. La lettura non era partita con il piede giusto, ma alla fine La versione del tardigrado improbabile mi ha conquistata e si è rivelata di gran lunga la migliore lettura degli ultimi due mesi.
Soero che la casa editrice continui a dare spazio a libri di questo genere perché sono tutti rientrati tra le migliori letture dell'anno!
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