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giovedì 3 settembre 2020

Review Party: Sulle tracce di Jack lo Squartatore - Kerri Maniscalco

Ciao a tutti. Questo, sul blog, sarà l'autunno di Kerri Maniscalco: questo review party prolungato, infatti, ci farà compagnia fino a novembre e ci presenterà i quattro volumi della serie mystery young adult, conclusa, dedicata a Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell. 
Poi a dicembre vi lascerò la recensione del primo volume della nuova serie dell'autrice, Kingdom of the Wicked, che leggerò in inglese (nonostante in futuro sarà molto probabilmente tradotto in Italiano) in quanto è ambientato in Italia e voglio godermi in lingua originale tutte le cavolate perle che l'autrice ci regalerà sul nostro paese...
Dunque iniziamo dall'esordio letterario della Maniscalco: Sulle tracce di Jack lo Squartatore.


TITOLO: Sulle tracce di Jack lo Squartatore
AUTORE: Kerri Maniscalco
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€  
TRAMA: È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.
Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.




Tra le uscite dell'anno, Sulle tracce di Jack lo Squartatore di Kerri Maniscalco era, per me, una delle più attese. Ho visto questo volume dappertutto e la mia curiosità, nei suoi confronti, era salita alle stelle. Infatti, questo libro aveva tutte le premesse per entrare nel gruppo delle migliori letture dell'anno: la sua copertina è accattivante, la trama fonde thriller e romance, due generi che adoro, e l'ambientazione, la Londra Vittoriana, è sicuramente affascinante.
In realtà non è stato proprio così: il romanzo si è rivelato una lettura d'intrattenimento scorrevole e godibile ma non sono certo qui a gridare al capolavoro.
Tuttavia, devo dire che la storia, in generale, mi è piaciuta: dopotutto, gli elementi giusti erano tutti presenti.
La protagonista, Audrey Rose, è una rampolla di una famiglia agiata della Londra Vittoriana con una passione considerata disdicevole per una ragazza dell'epoca: la medicina forense. Lo zio di Audrey Rose è infatti un medico forense e la giovane vorrebbe seguirne le orme, nonostante la famiglia non approvi questa sua inclinazione verso i morti.
Proprio nel laboratorio dello zio, Audrey Rose incontra la sua versione maschile: Thomas Cresswell, anche lui erede di una famiglia conosciuta nella Londra dell'epoca, anche lui appassionato di investigazioni e medicina forense.
I due uniranno le loro forze per venire a capo di uno dei misteri più oscuri della Londra Vittoriana: quello di Jack lo Squartatore, il serial killer che semina il panico in città infierendo sui cadaveri delle sue vittime. Qui la storia si tinge di giallo, perché le indagini sull'assassino sono comunque la parte più importante della trama, ma anche di rosa, perché la chimica fra Audrey Rose e Thomas è evidente, ma i due, prima di rendersene conto, devono beccarsi e battibeccare di continuo.

Thomas e Audrey Rose. Fan art di Gabriella Bujdoso per Faecrate
Non che mi sia dispiaciuto: all'inizio trovavo il personaggio di Thomas irritante ed è stato un piacere vederlo migliorare lungo tutto il romanzo, sperando che nei seguiti mantenga questa evoluzione positiva. Anche Audrey Rose, nonostante alcuni aspetti che approfondirò in seguito, non mi è dispiaciuta: di lei ho apprezzato soprattutto il fatto che mantenga una forte femminilità nonostante la sua passione per i cadaveri e le autopsie.
Questi sono gli elementi che più ho apprezzato di Sulle tracce di Jack lo Squartatore... tuttavia, quando si parla di questo tipo di romanzi molto popolari sui social netweork, bisogna tenere conto anche del rovescio della medaglia.
Sille tracce di Jack lo Squartatore è un libro che pretende di essere un giallo storico.
Nonostante l'autrice dimostri di essersi informata riguardo alle tecniche forensi in uso alla fine del XIX secolo, e abbia segnalato anche la presenza di alcune licenze poetiche per rendere più gradevole la narrazione, devo dire però che la base storica del libro è fortemente traballante. In particolare, Audrey Rose non si comporta come una ragazza della sua epoca, e non sto parlando del suo desiderio di studiare medicina forense, una scienza ancora preclusa alle donne in quel periodo storico. Fatto sta che, per quanto la protagonista ripeta come un disco rotto che non può uscire di sola la sera o che le sue azioni non sono consone a una brava ragazza di buona famiglia, Audrey Rose continua a infrangere le regole, morali e non, della società vittoriana e non solo la maggior parte delle volte nom viene mai beccata ma, anche quando viene scoperta, non incorre mai in qualche punizione esemplare.
Anche il lato giallo, da appassionata di libri di questo genere, avrebbe potuto essere scritto meglio. Sebbene abbia apprezzato la coppia di investigatori, pur con i loro difetti, il colpevole mi è stato evidente da circa metà romanzo ma non solo: l'autrice infatti ha inserito degli indizi che Audrey Rose e Thomas finivano per dimenticare dopo due pagine quando invece avrebbero potuto condurli alla soluzione del caso in cento pagine e poco più.
Certo è anche vero che stiamo comunque parlando dell'esordio letterario di Kerri Maniscalco (che quest'anno pubblicherà il suo quinto romanzo), e comunque di un genere non tanto comune, almeno non in questa veste nel panorama young adult.
Per questo motivo la mia valutazione è positiva, tre stelline e mezzo, ma non troppo: la lettura in sé non è male, ma ci sono ampi margini di miglioramento. Spero che il secondo volume, Alla ricerca del Principe Dracula, non mi deluda, 


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