Sto parlando di Loki. Il giovane dio dell'inganno di Mackenzi Lee edito Oscar Vault.
AUTORE: Mackenzi Lee
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Non è ancora giunto il momento di misurarsi con gli Avengers: per ora il giovane Loki è impegnato al massimo delle sue forze per dimostrarsi eroico, mentre tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato. Tutti tranne Amora, l'apprendista maga, che sente Loki come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l'unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Un giorno però Loki e Amora causano la distruzione di uno degli oggetti magici più potenti conservati ad Asgard e lei viene esiliata su un pianeta dove i suoi poteri svaniscono. Privato dell'unica persona che abbia visto la sua magia come un dono piuttosto che una minaccia, Loki scivola sempre più nell'ombra di suo fratello Thor. Ma quando tracce di magia vengono ritrovate sulla Terra e messe in relazione con alcuni omicidi, Odino manderà proprio Loki a scoprire cos'è successo. Mentre si infiltra nella Londra del diciannovesimo secolo, la città di Jack lo Squartatore, Loki intraprenderà una ricerca che va oltre la caccia a un assassino. E finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.
Spesso
succede di affezionarsi più ai cosiddetti "cattivi" che agli eroi
senza macchia né paura.
Loki,
protagonista di questo romanzo, è uno di quelli: sia in questo libro uscito in
lingua originale nel 2019 che nei miti norreni, infatti, è sempre stato un
personaggio sospeso tra bene e male, tra bianco e nero, talvolta nemico di
Odino e Thor, talvolta loro indispensabile alleato, e, proprio per questo,
capace quantomeno di calamitare l'attenzione nei suoi confronti.
Mackenzie
Lee, autrice di questo romanzo, e la Marvel, che ha modernizzato l'immagine di
Loki, riprendono questo dualismo e rendono questo personaggio uno di quei
protagonisti "grigi", capaci di provare un ampio ventaglio di
sentimenti e proprio per questo di suscitare simpatia e comprensione nel
lettore.
Loki
è uno stregone in un mondo in cui il dono della magia è visto di cattivo
occhio, ed è pure il secondogenito di Odino, che gli preferisce in tutto e per
tutto il fratello Thor, bello, biondo ma anche un po' scemo. Questo insolito
duo è costretto a svolgere diverse missioni, tutte dall'esito imprevedibile,
per conto del loro padre, re di Asgard, che deve scegliere tra i due fratelli
il proprio erede.
Dopo
aver letto Miti del Nord di Gaiman sono stata felice di ritrovare la strana
coppia Thor e Loki così come era descritta nelle antiche leggende norrene: il
primo simpatico, adorato da tutti ma con poco sale in zucca e il secondo
affascinante ironico ma anche malizioso (sarei capace di leggere un intero
libro comico dedicato a questo duo!).
Tuttavia,
in questo libro, Thor svolge un ruolo marginale rispetto al solito: il vero
protagonista è infatti Loki, con tutte le sfaccettature della sua complicata
personalità, che si ritrova, dopo aver combinato una delle sue malefatte, ad
essere esiliato sulla Terra, alle prese con un caso da risolvere per tornare ad
Asgard.
Qui
si trova ad avere a che fare con la Londra Vittoriana, con le sue atmosfere
fumose ed intriganti, con un serial killer che uccide in maniera davvero
insolita le sue vittime e con la squadra dello S.H.I.E.L.D... prima che
diventasse la S.H.I.E.L.D. che oggi conosciamo.
Sinceramente
ho adorato questo romanzo, pur essendo conscia dei suoi limiti: Loki. Il
giovane dio dell'inganno è infatti un romanzo di puro intrattenimento, che
fornisce un giusto mix di azione, avventura e umorismo, per una lettura molto
avvincente e adatta anche a chi, come me, non conosce benissimo l'universo
Marvel.
I
personaggi, ad eccezione di Loki, non sono caratterizzati troppo nel dettaglio:
di ognuno dei coprotagonisti viene evidenziato un aspetto peculiare della
personalità in modo da distinguerli dalla massa delle comparse, però non vi è
un vero e proprio approfondimento psicologico.
E
anche lo stile, devo dire, è semplice e scorrevole: non ho avuto ancora
l'occasione di leggere gli altri romanzi della Lee (che verranno tradotti nei
prossimi mesi proprio da Oscar Vault) però ho apprezzato comunque come
l'autrice sia riuscita a creare un vero e proprio "film Marvel su carta
stampata". C'è azione, ci sono delle morti più o meno scenografiche, ma ci
sono anche tante scene ironiche e momenti dedicati alla riflessione.
In
tutto ciò, inoltre, ho apprezzato comunque il tentativo dell'autrice di
inserire qua e là riferimenti a tematiche importanti dei giorni nostri, come
l'omofobia e l'integrazione, e di trattarle in modo leggero senza tuttavia
sminuirne l'importanza.
Quindi
la mia valutazione è di quattro stelline piene. Da amante più della mitologia
norrena che dei supereroi Marvel sono comunque rimasta colpita da questo
romanzo, che mi ha regalato una lettura avvincente in compagnia di un
personaggio che non lascia certo indifferenti i lettori.
In
ogni caso, aspetto al varco il prossimo romanzo di Mackenzie Lee: la scrittrice
americana è riuscita infatti a superare a pieni voti la prova Loki, ma saprà
convincermi allo stesso modo con un libro basato su personaggi originali?
Quando lessi per la prima volta della pubblicazione di questo romanzo ne rimasi entusiasta, e pensai che l'avrei letto senza dubbio. Tuttavia i commenti che ha ricevuto man mano non si sono rivelati all'altezza delle aspettative, e onestamente tutto lo sprint iniziale è andato scemando 🙈
RispondiEliminaPerò mai direi mai, magari una volta che si saranno abbassati i riflettori mi deciderò a dargli un'opportunità!
Massì. E' stato un po' come con Nevernight: tutti i social, specie Instagram, sono stati invasi da questa uscita (forse perché davano via le ARC come il pane). In ogni caso non è il capolavoro del secolo, ma una lettura comunque piacevole e divertente
Elimina