Ciao a tutti! Ritornano i review party, e questo, in particolare, riguarda il seguito di un romanzo di cui vi avevo già parlato a dicembre, Ricordate Macchine Mortali di Philip Reeve? Ecco, forse non lo sapete, ma è in uscita il secondo volume: Macchine Mortali - L'oro dei Predoni!
Ringrazio la casa editrice per la copia.
Ringrazio la casa editrice per la copia.
TITOLO: Macchine Mortali - L'oro dei Predoni
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO
(CARTACEO): 18,00€
PREZZO
(EBOOK): 9,99€
TRAMA: Sono passati ormai più di due anni dalla distruzione di Londra e Tom ed Hester, ancora insieme e sempre più innamorati l'uno dell'altra, vivono solcando i cieli a bordo della Jenny Haniver e commerciando tutto ciò che trovano lungo il loro cammino. Hester si sta persino abituando alla felicità, proprio lei che per anni ha vissuto ai margini, affamata e rassegnata alla solitudine. Finalmente sembra essersi ritagliata il suo posto nel mondo, accanto al suo Tom. Un giorno, però, dopo essere stati attaccati dallo Stormo Verde, i due precipitano nelle Lande di Ghiaccio, dove vengono soccorsi in extremis da Anchorage, una città un tempo pacifica e gloriosa ma che ora riesce a stento a sopravvivere e che si muove scivolando silenziosa come un fantasma attraverso quelle distese innevate e inospitali. Qui vengono accolti a corte da Freya Rasmussen, la giovanissima e nobile margravia della città. La ragazza, dopo la morte dei genitori a causa dell'epidemia che ha decimato la popolazione di Anchorage, ne ha assunto la guida e ha scelto di darle una nuova, spregiudicata rotta verso l'America, il continente morto. Proprio quelle terre lontane e devastate dalla Guerra dei Sessanta Minuti, dove quasi nessuno è mai riuscito a spingersi e dove si narra si trovino oasi rigogliose e lussureggianti. La permanenza nella città e, soprattutto, la vicinanza con Freya, con la quale condivide interessi e passioni, risveglieranno però in Tom la nostalgia per la sua vecchia vita londinese e inizieranno a creare un'incrinatura nel suo rapporto con Hester, come una crepa nel ghiaccio, molto sottile ma pronta ad allargarsi. Tanto da spingere la ragazza, furiosa per la gelosia, a prendere una decisione che rischierà di mettere in pericolo tutto ciò per cui ha lottato fino a quel momento.
A
volte ritornano. Già pubblicato in Italia nel 2005 sotto il titolo "Freya
delle lande di ghiaccio", "Macchine Mortali. L'oro dei Predoni"
viene ripubblicato con una nuova veste, una copertina più moderna, un titolo
che riprende il nome della serie e una traduzione aggiornata.
È
stato un piacere rivedere Tom Natsworthy ed Hester Shaw, protagonisti di
Macchine Mortali, che qui ritroviamo parecchi mesi dopo essere sopravvissuti
alla distruzione di Londra avvenuta alla fine del precedente romanzo. I due
viaggiano insieme a bordo della Jenny Haniver, la mitica aeronave di Anna Fang,
e la loro relazione prosegue a gonfie vele. Tutto bene quindi?
Assolutamente
no, altrimenti non avremo questo romanzo.
La prima copertina italiana. Molto vintage, direi |
L'oro
dei Predoni è infatti un libro ricco di eventi, ambientato in una nuova
porzione del Territorio di Caccia: le Lande di Ghiaccio, che, nel vecchio
mondo, corrisponderebbero all'incirca alla parte settentrionale dell'Oceano
Atlantico, tra l'Europa e l'America. Qui si muovono nuove città, come la
predatrice Arkangel e la pacifica Anchorage, e nuovi personaggi, come Freya,
giovane e viziata governatrice di Anchorage, e Caul, appartenente ai Ragazzi
Perduti, un gruppo di ladri comandato da un misterioso Zio, assieme a vecchie
conoscenze già incontrate nel primo volume.
Con
Hester Shaw, protagonista sia di Macchine Mortali e L'oro dei Predoni, ho un
rapporto di amore e odio: ammetto ho incontrato in molti libri personaggi
principali più simpatici e gradevoli, ma è proprio questo che amo di Hester, o
almeno della Hester letteraria (quella cinematografica, infatti, non
rispecchia, almeno esteticamente, quella descritta da Philip Reeve).
Lei
infatti non è una protagonista femminile come tutte le altre. Non c'è personaggio
che non ci dica almeno una volta nel libro di quanto Hester sia brutta,
scontrosa e inutile e, in questo caso, non è questione delle percezioni
sballate della protagonista: il viso di Hester è deturpato orrendamente da una
cicatrice, la sua personalità è chiusa e brontolona, e il personaggio per
proteggere l'unico che abbia dimostrato affetto nei suoi confronti è pronta a
prendere le decisioni più avventate. Insomma Hester è un personaggio
realistico, sgradevole eppure al tempo stesso adorabile, e proprio per questo
rimane il mio preferito dell'intera serie.
Per
quanto riguarda Tom si tratta di un personaggio molto più standard rispetto ad
Hester: generoso, di buon cuore, anche lui si trova a vivere mirabolanti
avventure per salvare i suoi amici ma, a mio avviso, rimane un protagonista
tradizionale, che piace, certo, e trasmette messaggi positivi, ma che non ha
quel qualcosa in più che lo distingue dai tanti altri protagonisti di celebri
romanzi young adult.
Lo
stile dell'autore, invece, mi piace sempre più. Philip Reeve riesce a combinare
la parte narrativa e quella descrittiva in maniera molto efficace: L'oro dei
Predoni risulta quindi un romanzo molto dinamico, con tanti avvenimenti e un
ritmo veloce, eppure, al tempo stesso, il world-building è curatissimo e le
nuove ambientazioni descritte in modo minuzioso, ma non pesante.
Il
tutto in sole trecento pagine e senza un solo capitolo che mi abbia annoiato o
che abbia trovato superfluo.
In
conclusione la mia valutazione è di quattro stelline. L'oro dei Predoni si è
rivelato un po' a sorpresa una lettura davvero piacevole, che mi ha portato a
vivere incredibili avventure in un mondo strano eppure al tempo stesso
affascinante. Questa serie, partita un po' in sordina, mi sta coinvolgendo
sempre più, al punto che ho preferito questo secondo
romanzo al primo, Macchine Mortali, da cui è
stata tratto anche un adattamento cinematografico. A questo punto, spero
davvero che la traduzione della saga continui, portando in Italia anche gli
ultimi due volumi della serie e, perché no, lo spin off su Anna Fang, uno dei
personaggi più interessanti dell'intero universo di Macchine Mortali.
Ammetto che prima dell’uscita della trasposizione cinematografica non conoscessi questa trilogia, ma sembra molto promettente! Tuttavia se mai dovessi leggerla credo che punterò all’edizione in inglese, perché la mia fiducia verso la traduzione non è particolarmente attendibile ahah
RispondiEliminaIn realtà è una quadrilogia ma è particolare perché i primi due sono su Hester e Tom e gli altri due su... beh è uno spoiler. In più ci sono altri spin off e credo anche un racconto...
EliminaComunque si fai meglio a leggerla in inglese (anche se, a dire il vero, non mi è sembrato di leggere svarioni nella traduzione)
Devo ancora leggere il primo e chissà quando potrò iniziarlo XD Intanto riposa tranquillo nella mia wishlist. Non temo gli spoiler quindi ho letto recensioni sia del primo che di questo e penso che questa serie valga davvero.
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