TITOLO: Forse la felicità
COLLANA: Selfpublishing
PREZZO (CARTACEO): 6,99€
PREZZO (EBOOK): 0,99€
TRAMA: Non c'è spazio per i sogni, lo sa bene Alessio, che ha smesso di credere in qualunque cosa. Non c'è tempo per arrendersi, lo sa bene Luca, che al destino non intende concedere alcuna libertà. Sullo sfondo della loro amicizia si apre uno scontro che sembra non avere né vinti né vincitori, mentre sui ricordi sparsi nella loro casa di periferia si accumula, senza sosta, quel sottile strato di polvere, all'apparenza innocuo, ma in realtà destinato a soffocare anche ogni loro desiderio. Eppure i sogni non muoiono mai. A volte, semplicemente, passano di mano.
Il mondo del self è molto vario:
accanto ai romanzi dei cosiddetti "scrittori della domenica" si
trovano anche opere degne di una pubblicazione editoriale, anzi, devo dire che
ormai ho sempre più a che fare con libri che appartengono a questa seconda
categoria. Forse la felicità di Egidio Mariella rientra fra questi e credo
proprio che, se l'autore avesse avuto qualche decina di migliaia di like su
Instagram, o un grande seguito su YouTube, nessuna casa editrice si sarebbe
fatta scrupolo a portare in libreria questo romanzo.
Forse la felicità rientra nel
genere di quei romanzi un po' di formazione, un po' "Baci Perugina",
come li chiamo io: si tratta cioè di uno di quei libri che alternano situazioni
della vita quotidiana del protagonista a riflessioni filosofiche e poetiche sulla
vita, sull'uomo e sull'amore.
Il protagonista è Alessio, un
giovane che sta affrontando una fase di stallo della sua vita: ha lasciato il
lavoro per non dovere affrontare un trasferimento in India, ed è stato mollato
da Sara, la fidanzata storica, che a lui ha preferito la prospettiva di un
futuro in Inghilterra.
Alessio è cinico e disincantato,
eppure, al tempo stesso, statico: sembra infatti mancare di quella voglia
necessaria per risollevarsi e ricominciare. Fortunatamente per lui può contare
su due pilastri: Luca, il suo coinquilino, il suo esatto contrario, un ragazzo
allegro e ottimista, amante della focaccia e delle grandi abbuffate, con la
testa proiettata verso un futuro più roseo e con il sogno di riuscire ad
incontrare l'amore della sua vita e Chiara, la sua migliore amica, sua compagna
di università e avventure, nonché una sorta di voce della ragione per Alessio.
Accanto a loro vi è un'intera
compagnia di amici, nuovi incontri, e sullo sfondo una Milano, talvolta giovane
e scintillante, talvolta grigia e cupa.
La storia può apparire un po'
statica: la trama infatti non è ricca di avvenimenti, e scordatevi pure le
scene d'azione e affini. Forse la felicità infatti non è un libro molto
convenzionale: di cose in più di duecentocinquanta pagine non ne accadono
molte, mentre molto spazio è dedicato ai discorsi tra i personaggi. Luca e
Alessio in particolare, discutono su tutto: dalle piccole inezie quotidiane ai
grandi dilemmi della vita, talvolta con un tono scherzoso, talvolta invece con
ragionamenti più profondi e davvero ben scritti. Inutile dirlo: ho preferito i
personaggi di Luca e Chiara, più solari ed ottimisti, che Alessio, il quale
risulta grigio per la maggior parte del romanzo, saltando da una ragazza
all'altra nel ricordo della sua ex, ma senza quello slancio necessario ad
iniziare una nuova parte della sua vita.
Lo stile è davvero buono: sebbene
non ami eccessivamente gli stili poetici e riflessivi, devo dire che l'autore
non scrive affatto male, anzi, e per di più non ho trovato nemmeno dei refusi
(a parte uno o due).
L'inizio del romanzo a mio avviso
è stato un po' lento, e il ritmo non è mai veloce durante l'intera storia,
eppure, ad eccezione forse di alcuni passaggi non mi sono mai annoiata, certo,
fossi l'autore avrei scritto capitoli un pochino più brevi per dare almeno
l'idea di velocizzare un po' le vicende. Ciononostante devo dire che in più di
qualche paragrafo mi sono emozionata: ciò vale soprattutto per il finale e per
l'epilogo, inaspettati, dolceamari eppure, al tempo stesso, le migliori pagine
del romanzo.
In conclusione la mia valutazione
è di quattro stelline. Forse la felicità è nel suo genere un buon romanzo,
forse non piacerà a tutti, ma di sicuro non ha nulla da invidiare alle altre
opere dello stesso tipo pubblicate da case editrici, anche blasonate.
Un appunto va anche all'edizione
cartacea, in brossura certo, ma con una copertina molto bella e piacevole al
tatto. Chapeau!
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