TITOLO: La vittima perfetta
COLLANA: Newton Compton Editore
PREZZO (CARTACEO): 9,90€
PREZZO (EBOOK): 0,99€
TRAMA: Nel bel mezzo di un’afosa notte estiva, un’ombra si muove
oscura, animata da un odio feroce e da un’irrefrenabile sete di sangue. Per la
detective Erika Foster è un nuovo caso. Un omicidio, ancora. La vittima è un
dottore ed è stato soffocato nel suo letto. Ha i polsi legati e gli occhi
gonfi, un sacchetto di plastica trasparente stretto intorno alla testa. Pochi
giorni dopo, un altro uomo viene trovato morto nello stesso modo. Erika e la
sua squadra si trovano al cospetto di un serial killer freddo e calcolatore: è
chiaro che segue le sue prede in attesa del momento perfetto per ucciderle. E
le vittime sono tutti uomini single, che custodivano gelosamente i segreti
della loro vita privata. Ma cosa lega questi individui all’assassino?
Nell’ondata di caldo soffocante che invade Londra, Erika farà di tutto per
fermare “l’Ombra della notte” prima che la conta degli omicidi aumenti ancora.
Anche a costo di mettere a rischio il suo lavoro e la sua incolumità. Perché
mentre Erika segue le tracce del killer, qualcuno segue lei e la osserva da
molto vicino…
Leggo tantissimi gialli e
credo che, in questo genere, spesso sia la figura del detective a fare la
differenza: non a caso, nelle serie crime, un buon protagonista può risollevare
anche storie partite col piede sbagliato.
Ho letto La donna di
ghiaccio di Robert Bryndza un anno fa e avevo apprezzato non solo la capacità
dell'autore di ideare una trama arzigogolata e con parecchi colpi di scena, ma
anche, e sopra ogni cosa, la protagonista, Erika Foster.
Erika, come tanti protagonisti
di romanzi gialli, è una poliziotta apparentemente di ferro, un segugio che
cerca la verità anche a costo di infrangere le regole e andare contro ai
superiori, eppure, al tempo stesso e a differenza di altri, ha un lato fragile,
dovuta alla morte del del marito Mark che lei stessa ha causato, che le
conferisce una grande umanità e che in questo libro, rispetto al precedente,
viene approfondito.
In questo secondo volume
della serie Erika si trova alle prese con un serial killer che uccide le sue vittime
legandole e strangolandole con particolari buste di plastica; al suo fianco in
un'indagine che si preannuncia fin dalle prime pagine complicata ritroviamo i
fedeli agenti Peterson e Moss, il riluttante superiore Marsh e il medico legale
Isaac Strong, che in questo libro ricopre un ruolo fondamentale.
Come nel precedente romanzo
di Bryndza tutto è particolarmente ingarbugliato: i personaggi sono tantissimi,
e molti appaiono solo per poche pagine, al punto che, all'inizio è un'impresa
districarsi tra i vari nomi; anche i punti di vista usati sono molteplici, e
talvolta ci si trova a chiedersi: "ma perché l'autore mi sta raccontando
la vita quotidiana di un tizio insignificante?"
Eppure, proprio questa è una
delle più grandi qualità di Robert Bryndza: riesce a far incastrare tutti i
tasselli del puzzle senza fare annoiare il lettore. E credetemi quando vi dico
che i puzzle creati da quest'uomo sono come quelli da mille pezzi:
all'apparenza irrisolvibili acquistano senso solo quando si arriva al punto di
svolta.
Per quanto riguarda la
scrittura, lo stile di Robert Bryndza è il classico stile da giallista:
capitoli molto brevi, ma ricchi di eventi e uso della terza persona singolare,
che forse limita un po' l'immedesimazione nella protagonista ma permette di
passare con nonchalance da un personaggio all'altro, e di nascondere
all'occorrenza dettagli importanti per la soluzione del caso.
Per quanto riguarda il
finale preparatevi a qualcosa di totalmente diverso rispetto ai gialli classici
in cui il colpevole viene smascherato solo nelle ultime pagine: attraverso una
serie sorprendente di colpi di scena, Robert Bryndza cambia infatti le carte in
tavola e rende la conclusione de La vittima perfetta sicuramente atipica, ma
comunque capace di tenere il lettore sulle spine fino alle battute finali
dell'opera.
In conclusione la mia
valutazione è di quattro stelline piene. La vittima perfetta è un ottimo
romanzo per chi adora i gialli dinamici, senza troppe scene esplicite, e per
chi vuole una protagonista donna, forte ma realistica.
Per ora Robert Bryndza non
sta affatto tradendo le aspettative... Curiosando sul suo sito ho scoperto che
è un autore piuttosto prolifico e che la sola serie di Erika Foster conta già
sei romanzi: visti, e recensiti, i primi due, spero che che anche i successivi
vengano tradotti e pubblicati in Italia e che possano mantenere le aspettative.
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