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lunedì 29 gennaio 2018

Recensione: Aspettami fino all'ultima pagina - Sofia Rhei

Giorno! Oggi ho un esame molto tosto; speriamo vada bene. Procede intanto qui sul blog il recupero delle recensioni arretrate: oggi si parla di questo libro su cui avevo sentito pareri molto contrastanti. Mi è piaciuto forse più di quanto mi aspettassi, ma ci sono alcune cose che difficilmente mi sono andate giù...

TITOLO: Aspettami fino all'ultima pagina
AUTORE: Sofia Rhei 
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 10,00€
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Quale libro può curare il mio cuore? 
Nei libri si nasconde la chiave del passato e la luce del futuro. Dalla Spagna arriva il romanzo bestseller sul potere terapeutico dei libri.
Silvia ha quasi quarant'anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell'uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell'uomo che ama... Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O'Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita...



Che strano libro. Se dovessi definire Aspettami fino all'ultima pagina, della spagnola Sofía Rhei, con una sola frase, sarebbe: impossibile da decifrare. Ancora adesso, terminata da un po' la lettura, non sono riuscita a metabolizzarla: non ho ben capito cosa volesse l'autrice dal suo romanzo e cosa desiderasse comunicare al lettore, e sinceramente, sono spiazzata ma non in senso del tutto positivo.
Non avevo grandi aspettative: le recensioni un po' in chiaroscuro che ho letto mi avevano messo un po' all'erta, ma non mi aspettavo che la lettura si rivelasse così ricca di contrasti.
Aspettami fino all'ultima pagina è un libro ricco di difetti, ma anche con qualche pregio. Ha una protagonista che in un paragrafo potevo odiare, ma apprezzare in quello successivo, una trama che unisce trovate originali a svolte pacchiane degne di un film di serie B, uno stile che alterna momenti godibili a tratti di pura noia.
In due parole: troppi contrasti.
Silvia, la protagonista, ha una storia d'amore con Alain, un uomo sposato che le promette di continuo la felicità salvo poi lasciarla ogni volta con un pugno di mosche. Lei tuttavia continua a sperare che lui pianti la moglie per lei, quando tutti, ma proprio tutti le ripetono di dedicarsi più a se stessa e meno a quell'uomo che le spezza ogni volta il cuore. Lei però non ascolta e continua a soffrire fino a che quella santa donna della sua migliore amica le consiglia un consulente letterario, tale Monsieur O'Flaherty, esperto in biblioterapia. La parte dedicata alla terapia con i libri è a mio avviso la più interessante e coinvolgente... ma è anche troppo corta. Ciò che infatti dalla trama sembrava essere il punto principale del romanzo in realtà occupa meno di un terzo del romanzo. Un altro terzo di storia riguarda gli incontri di Silvia con Monsieur Thanos, uno stravagante e seducente impresario funebre che rivoluzionerà la vita grigia della ragazza. Anche Monsieur Thanos, con le sue storie fuori dalle righe e la sua oscura passionalità mi è piaciuto e anche qui avrei desiderato che il rapporto con la protagonista fosse meglio sviluppato e approfondito.
E l'altro terzo del romanzo? Si concentra sui tiremmolla tra Silvia e Alain, con lui che la lascia, lei che si strugge, lei che decide di cancellarlo dalla sua vita, lui che ritorna, lei che ci ripensa, e così via, come un loop, per tante, troppe volte. Capisco che il rapporto tra i due sia la molla che spinge Silvia a cambiare, ma avrei preferito più pagine sui libri e su Thanos e meno su Alain, il perfetto stereotipo del marito fedifrago.
Altro grande difetto del libro è sicuramente il finale: senza alcuno spoiler, vi dico solo che mi ha fatto cadere le braccia. Non tanto perché sia bello o brutto, quello è gusto personale, ma trovo che non c'entri niente con le duecento pagine precedenti, e che finisca per stravolgere lo spirito stesso del romanzo.
Una nota positiva arriva invece dallo stile dell'autrice: non sarà particolarmente coinvolgente o accattivante, ma ho trovato la penna di Sofía Rhei raffinata e acculturata, con un modo di scrivere che forse non sarà dei miei preferiti, ma ho trovato assolutamente adeguato al tipo di romanzo.
In conclusione, la mia valutazione è di tre stelle. Un voto medio, per un romanzo che alla fine rimane nella media, tra alti e bassi, per una lettura che mi ha coinvolto, si, ma solo fino a un certo punto.


1 commento:

  1. verso la fine la lettura mi ha coinvolto di più, il mistero del terapeuta mi ha incuriosito molto =)

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