Ringrazio la casa editrice per la copia inviata.
AUTORE: Cinzia Giorgio
COLLANA: Anagramma Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 9,90 €
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: Venezia, estate 1975.Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione.Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti… Parigi, estate 1999.Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città.Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?
Solitamente sono
dubbiosa nei confronti delle storie che parlano di libri: non sempre infatti
riescono a coinvolgermi come dovrebbero, colpa forse della mia viscerale
passione per la lettura che mi rende tutte le volte molto critica nei confronti
di questo genere di romanzi.
Tuttavia è bello,
ogni tanto, essere smentiti: partita come una lettura da zero aspettative, La
collezionista di libri proibiti di Cinzia Giorgio è riuscita non solo a
sorprendermi, ma anche a rivelarsi una lettura avvincente, che mi ha coinvolto
al punto che, in certi passaggi, potevo avvertire l'odore delle pagine antiche
sotto il mio naso, il tutto grazie anche ad una protagonista che mi ha colpito
molto in positivo e nella quale mi sono completamente rispecchiata.
Olimpia è una ricca
ragazzina veneziana, che dalla vita potrebbe avere tutto, ma che preferisce
passare le sue giornate in compagnia dei suoi amati libri, insieme alla
migliore amica Diana e alla ricca ereditiera americana Peggie Goldsmith,
personaggio liberamente ispirato alla grande Peggy Guggenheim, che a Venezia ha
vissuto.
Per caso, o per
fortuna, Olimpia entra nella bottega di Anselmo, antiquario, che riconoscendo
l'innato talento della ragazza, la prende sotto la sua ala protettrice,
insegnandole passo per passo il mestiere di antiquaria e condividendo con lei
la sua ossessione vero i libri proibiti e verso Veronica Franco, poetessa e
cortigiana veneziana, realmente esistita, donna emancipata e dall'incredibile
personalità. Qui Olimpia incontra Davide, il nipote di Anselmo, che come lei
custodisce una viscerale passione per i libri antichi: un incontro che cambierà
per sempre la vita della protagonista.
Leggere di Olimpia
mi è piaciuto moltissimo: per una volta una ragazza che mette al primo posto,
se stessa e le proprie passioni, raggiungendo obiettivi sempre più alti, mossa
non tanto dall'ambizione quanto dall'amore verso la conoscenza dei libri
antichi e il mestiere di antiquario. Certamente alcune sue scelte le avrei
messe in discussione, ma nel complesso l'ho trovata davvero buon personaggio, a
cui ci si affeziona, nella buona e soprattutto nella cattiva sorte, e in cui, a
meno delle differenze di classe sociale, è facile immedesimarsi, specialmente
per un amante della lettura.
Per una volta,
inoltre, in questo genere di romanzi, la storia d'amore passa in secondo piano
di fronte al tema letterario: Davide, il protagonista maschile, non è il fulcro
della storia, ma una presenza che aleggia nella vita di Olimpia. Dunque, se
cercate storie d'amore assolute tra la ragazza qualsiasi e il ragazzo perfetto
le non troverete ne La collezionista dei libri proibiti: Davide è ben lungi
dalla perfezione e Olimpia è troppo determinata e risoluta per rinunciare alla
sua vita per amore.
I personaggi
secondari sono ben realizzati, soprattutto Anselmo e Peggie, che, con la loro
presenza carismatica, particolare, a tratti anche pittoresca, monopolizzano la
prima parte del romanzo, al punto che, negli ultimi capitoli, si sente
moltissimo la loro mancanza. Al contrario, avrei gradito un qualche approfondimento in più su
Louis e Isabelle, i colleghi di Olimpia a Parigi, figure a lei care che, a mio
avviso, vengono un poco trascurate.
Lo stile di Cinzia
Giorgio mi ha lasciato soddisfatta, non solo per la scrittura mai noiosa che,
in un romanzo che si basa più sulla riflessione che sull'azione, risulta
fondamentale per evitare di appesantire troppo la lettura, ma anche per le
accurate descrizioni che mi fatto sentire completamente immersa nella storia.
Un altro elemento che mi ha colpito particolarmente è la cura con cui l'autrice
ha trattato la vicenda di Veronica Franco, inventando si dei documenti fittizi
sul suo conto, ma facendo in modo che risultassero verosimili a meno delle
necessarie semplificazioni dell'italiano e mostrando così tutta la sua
conoscenza dell'argomento.
Il finale, invece,
mi ha lasciato in bocca un retrogusto dolce-amaro, ma nel complesso sono
rimasta soddisfatta da come la storia si è conclusa.
In conclusione la
mia valutazione è di quattro stelline piene, per un romanzo che è riuscito a
convincermi nonostante i miei dubbi iniziali. Se amate le storie che in cui i
libri sono protagonisti non lasciatevi sfuggire La collezionista di libri
proibiti!
Anch'io sono scettica in merito ai libri che parlano di libri, quindi è bello averne scoperte uno che invece è interessante
RispondiEliminaHo letto tante belle recensioni su questo libro, non credo rimarrà fermo in libreria ancora per molto!
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