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domenica 6 ottobre 2024

Speciale Buchmesse2024 #1: Immortal Longings

Buongiorno a tutti! Dopo avervi parlato della Fiera del Libro di Francoforte, inizio a recensirvi anche qualche titolo di autore presente alla fiera. Iniziamo da Chloe Gong, il cui Immortal Longings, primo libro della trilogia Flesh and False Gods, verrà tradotto presto in italiano. 

TITOLO: Immortal Longings   
AUTORE: Chloe Gong 
COLLANA: Hodderscape
PREZZO (CARTACEO): 22,55€
PREZZO (EBOOK): 4,49€
TRAMA [ENG]: Romance, politics and power meld in this pulse-pounding, enemies-to-lovers epic fantasy romance retelling of Antony and Cleopatra, set amid a deadly city-wide Battle Royale game.
WIN, OR DIE TRYING.
Five years ago, Princess Calla vowed to tear down San-Er's tyrannical monarchy. First, she killed her parents. Now her sights are set on her uncle: the remaining, reclusive king. The only way to reach him is to enter his deadly games, and be crowned the winner by his hand.
Anton Makusa's childhood love lies in a coma, and he is deep in debt trying to keep her alive. His last chance at saving her is winning the games.
When the two form an uneasy alliance, victory is soon within their reach. But as their mutual attraction proves increasingly undeniable, Calla must decide what she's playing for ­- her lover or her kingdom.

Il 2024 verrà ricordato come l'anno dei debutti nel target adult delle più famose autrici young adult. Anche Chloe Gong, conosciuta per la dilogia Queste gioie violente, ispirata a Romeo e Giulietta (trovate la recensione di entrambi i volumi nel blog) e relativi spin off (purtroppo ancora inediti in Italia) è passata al fantasy per adulti con la trilogia Flesh & False Gods, di cui Immortal Longings è il primo volume.
L'ispirazione è sempre Shakesperiana: da Romeo e Giulietta si passa ad Antonio e Cleopatra con la storia di Calla Tuoleimi, un'insolita principessa, e Anton Makusa, un ex cortigiano, impegnati in un gioco mortale per le vie della futuristica città di San-Er. Inizialmente nemici, i due presto diventeranno alleati e poi amanti, ma fronte a loro c'è una inevitabile conclusione: il gioco può avere un unico vincitore.
La dilogia di Queste violente gioie mi è piaciuta moltissimo, e avevo aspettative molto alte per Immortal Longings, che però non è riuscito a convincermi appieno.
Il primo punto è, per l'ennesima volta, legato al target di riferimento: la dilogia di Queste gioie violente resta, per molti versi, più adulta rispetto a Immortal Longings, che, partito con premesse interessanti si perde in una svolgimento senza infamia né lode. La domanda che mi perseguita da un po' di tempo è però la seguente: cosa rende per l'editoria moderna una storia adult? Le tematiche più difficili? Le scene erotiche più esplicite? La violenza più grafica? O forse il fatto che i personaggi possano imprecare liberamente?
In Immortal Longings ho trovato solo i punti 3 e 4 (quest'ultimo, tra l'altro, confermato dall'autrice nel capitolo annotato incluso nell'edizione Fairyloot) ma a mio avviso non sono sufficienti per rendere veramente una storia davvero adulta. O chissà, forse dovrei smettere di scrivere trattati su quella che alla fine è al 99% una questione di marketing.
Tornando a Immortal Longings quello che mi ha lasciato questa lettura è un gran senso di confusione. La trama in sé non è affatto male, il problema di base è che il worldbuilding confusionario e la narrazione in terza persona hanno finito per coinvolgermi poco in una storia che invece aveva molte potenzialità.
La narrazione di per sé è piuttosto lineare: Calla Tuolemi, principessa di Er, vuole rendere il suo regno un luogo più equo ed è pronta a tutto per raggiungere il suo scopo. Infatti, anni prima ha ucciso i genitori, si è data alla macchia e adesso è pronta a completare il suo piano uccidendo Re Kasa, che, dopo il massacro, ha unito San ed Er in un'unica, tentacolare città.
Tuttavia l'unico modo per Calla di avvicinare lo sfuggente sovrano è vincere la competizione da lui indetta ogni anno, un gioco mortale i cui partecipanti si uccidono fra loro per attirare i favori del re.
Calla, aiutata anche dal principe ereditario Augustus, figlio adottivo di Kasa, è pronta a tutto per vincere, ma deve fare i conti con Anton Makusa. Anton ha amato Otta Avia, figlia del re e sorellastra di Augustus, con tutto se stesso, anche quando la ragazza, a causa di un misterioso incidente, finisce in uno stato di coma irreversibile. Così quando i fondi per mantenerla in vita si esauriscono, l'unico modo per Anton di pagare le cure della sua amata è mettere le mani sul premio offerto al vincitore dei giochi.
Calla Tuoleimi, la protagonista di Immortal Longings, è ispirata a Cleopatra, la regina d'Egitto della dinastia Tolemaica. Si tratta di un personaggio sulla carta badass che però ho percepito freddo e distante. Anton, ispirato manco a dirlo ad Antonio, forse è un poco più passionale, ma nessuno dei protagonisti brlla per la caratterizzazione. E lo stesso si può dire dei personaggi secondari, che nel migliore dei casi mi hanno ricordato le comparse di Queste gioie violente, mentre nel peggiore si sono rivelati delle dimenticabili apparizioni.
Persino la scrittura l'ho trovata sotto tono rispetto all'esordio della Gong (che però avevo letto nella traduzione italiana e non in lingua originale). Non che non mi sia piaciuto il suo modo di scrivere, tuttavia ho trovato la narrazione estremamente caotica. Immortal longings introduce alcuni concetti fondamentali per la serie, tra cui il qi, una sorta di anima, e il salto, con cui le persone con questo potere possono prendere possesso di un altro corpo. In sé ho trovato queste idee interessanti, ma vengono spiegate malissimo: è vero, sempre nel famoso capitolo annotato, l'autrice conferma che verranno approfondite nei prossimi volumi, ma in generale preferisco che il worldbuilding sia comprensibile fin dal primo libro di una serie. Anche il finale mi è sembrato confuso: il cliffhanger è di quelli che lasciano senza parole, ma il modo in cui viene presentato al lettore è molto superficiale.
Dunque la mia valutazione è di tre stelline. Mi aspettavo molto di più da Immortal Longings, e spero che i seguiti (che sì, leggero lo stesso!) possano mostrarmi tutto ciò di cui Chloe Gong è capace.

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