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giovedì 20 giugno 2024

Recensione: Lo scudo del principe - Cassandra Clare

Buongiorno. Ecco a voi la recensione di Lo scudo del principe di Cassandra Clare, romanzo forse passato un po´ in sordina i mesi scorsi, ma che io comunque ho apprezzato. 

TITOLO: Lo scudo del principe  
AUTORE: Cassandra Clare
COLLANA: Libri Mondadori 
PREZZO (CARTACEO): 21,90€ 
PREZZO (EBOOK): 10,99€ 
TRAMA: Io sono lo Scudo del Principe. Sono la sua armatura indistruttibile. Sanguino perché lui possa non sanguinare. Soffro perché lui non debba soffrire. Muoio perché lui possa vivere per sempre.
Questo è il destino inesorabile di Kel, prelevato dalla Casa degli Orfani di Aigon quando era poco più che un bambino per diventare la controfigura dell’erede al trono, il suo scudo umano. Cresciuto accanto al principe Conor quasi come un fratello, viene addestrato fin dal primo giorno a morire al suo posto, prima o poi. Nessun altro futuro è possibile per lui.
Lin Caster è una guaritrice appartenente alla piccola comunità Ashkar che, nel regno, è l’unica ancora in grado di esercitare la magia e che, per questo motivo, è stata confinata nel Sault, un’area recintata di Castellane da cui nessuno è autorizzato a uscire. Alla ragazza, però, capita spesso di disattendere il divieto, perché altrimenti non potrebbe curare i malati e i moribondi della città.
Quando i due giovani si incontrano in seguito a un attentato, i loro destini si intrecciano indissolubilmente. Una misteriosa figura che governa il mondo sotterraneo e criminale della città li trascinerà in una realtà fatta di intrighi e ombre dove scopriranno quanto la corruzione si estenda dai bassifondi più oscuri di Castellane fino alla torre più alta dei suoi palazzi. Perché se c’è una cosa che, qui, accomuna i nobili più ricchi e i criminali più dissoluti è la loro insaziabile brama di ricchezza e potere.
Posti di fronte allo svelamento di segreti a lungo custoditi, Kel e Lin saranno costretti a chiedersi se la conoscenza valga il prezzo del tradimento e, soprattutto, il rischio che la loro nazione finisca in guerra e il mondo nel caos…


Non avevo aspettative alte su Lo Scudo del Principe, titolo originale Sword Catcher, il nuovo romanzo di Cassandra Clare pubblicato da Mondadori, e il perché era dovuto a una lista di validi motivi, che vi riporto:
- Gli ultimi romanzi della Clare mi avevano deluso, soprattutto per quanto riguarda il finale
- Gli unici libri della Clare non appartenenti alla serie Shadowhunters (la serie middle-grade Magisterium scritta a quattro mani con Holly Black) non mi avevano colpita
- Il nome del protagonista e la sua relazione con uno dei comprimari sembravano un plagio di un´altra famosa serie fantasy, la trilogia di Shades of Magic di V.E. Schwab
- Il romanzo, nonostante una massiccia campagna promozionale, è passato così in sordina che gli unici articoli che avevo letto a riguardo erano relativi all´uso del dialetto veneziano come lingua fantasy di alcuni personaggi.
Tuttavia, un po´per curiosità, un po´colpita dalle splendide fanart realizzate da @sashac_art per promuovere la serie, ho deciso comunque di leggerlo, sebbene senza troppo entusiasmo. Sarà forse per questo che alla fine Sword Catcher (continuo a usare il titolo originale perché ho letto la versione inglese) mi è piaciuto?
Sword Catcher è un fantasy che si basa molto su intrighi politici. La storia è ambientata nella Città-Stato di Castellane, che personalmente mi ha ricordato parecchio le Repubbliche Marinare italiane, governata dalla casata degli Aurelian, il cui capo, Re Markus, è da anni chiuso in una torre a consultare le stelle insieme al suo astrologo personale. Kel, il protagonista maschile, è un orfano che viene portato a palazzo per essere cresciuto come Scudo del Principe: una guardia del corpo pronta, grazie alla magia, a trasformarsi in un sosia del principe e a partecipare agli eventi pubblici al suo posto.
Nel frattempo Lin Carter, nipote del Gran Maestro di Palazzo, appartenente al popolo degli Ashkari, gli unici ancora in grado di praticare la magia, entra in possesso di una strana pietra che sembra amplificare le sue capacità magiche.
Lin e Kel non hanno nulla a che fare l´uno con l´altra, eppure entrambi attirano l´attenzione del Re dei Bassifondi, un misterioso individuo che detiene il potere nei quartieri poveri di Castellane e che sembra conoscere i segreti della città. Ma non è solo il Re dei Bassifondi che trama qualcosa di losco...
Non c´è molta azione in Sword Catcher, eppure ho trovato lo stesso la storia interessante. Certo, si tratta di uno di quei fantasy che mettono più l´accento sulle relazioni fra i personaggi (non necessariamente romantiche) che sugli eventi veri e propri, e dove i colpi di scena consistono principalmente in tradimenti e segreti rivelati piuttosto che in grandiose battaglie campali. A me questo genere di storie in generale piace molto, ma so che per alcuni lettori potrebbe risultare noioso. Inoltre i capitoli lunghissimi, già adottati dalla Clare nella serie di Shadowhunters e che a me proprio non fanno impazzire, finiscono spesso per rendere la mancanza di azione più evidente.
Come in molti libri di Cassandra Clare, ho trovato i personaggi il punto forte della narrazione. Mi sono affezionata presto a Kel, Conor, Lin e persino al misterioso Re dei Bassifondi, e ho apprezzato la loro caratterizzazione. Anche il world-building non è male, anche se pecca di originalità: Cassandra Clare si è infatti ispirata all´Europa Medioevale, e in particolare agli Stati Mediterranei, adottandone persino i dialetti come lingue fantasy (scelta che leggendo la versione inglese é risultata quasi sensata, mentre nella traduzione italiana suona più divertente).
Per quanto riguarda la somiglianza con la trilogia Shades of Magic, che aveva fatto gridare i fan al plagio quando la trama di Sword Catcher è stata pubblicata, devo dire che c´è e non c´è. L´unico aspetto davvero simile è il rapporto fraterno tra i due protagonisti maschili, di cui uno guarda caso è un principe e l´altro un suo sottoposto, mentre l´ambientazione, nonostante la scelta dei colori della cover faccia pensare il contrario, è completamente diversa, e alcune similitudini (tra cui la pietra magica trovata da Lin) sono a mio avviso frutto di semplici coincidenze. Insomma, se la Clare avesse scelto un altro nome per il suo protagonista si sarebbe risparmiata molti problemi!
Un aspetto che invece mi ha lasciato sorpresa è che, in questo primo volume della serie, il romance occupa un ruolo di secondo piano. Certo, Cassandra Clare riesce a creare una buona chimica fra i personaggi ma, nel periodo di massimo splendore del romantasy, è stato una boccata d´aria fresca leggere un fantasy scritto da una donna in cui non è l´amore il motore che muove le azioni dei personaggi (lo so che sono sempre esistite autrici di fantasy non romantici, ma ultimamente sono messe in secondo piano dalla popolarità delle varie Sarah J. Maas e Jennifer L. Armentrout).
Una cosa che però non mi ha convinto è il target con cui Sword Catcher è stato pubblicato. Il romanzo infatti è stato ampiamente pubblicizzato come "il debutto adult di Cassandra Clare" ma di adult qui c´è poco o nulla. È vero, i protagonisti hanno vent´anni e non sono adolescenti, ma i contenuti e lo stile di scrittura virano spesso verso lo young adult. C´è qualche scena violenta, e i personaggi frequentano dei bordelli, ma, se proprio devo dire la mia, ho trovato dei libri della serie Shadowhunters (pubblicizzata per ragazzi!) decisamente più disturbanti.  
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline. Come ho detto non mi aspettavo molto da Sword Catcher, e, in un certo senso, la lettura ha confermato che non si tratta di un capolavoro. Tuttavia, la storia, nonostante la mancanza di azione, è riuscita a intrattenermi, e i personaggi mi sono piaciuti. Ergo: continuerò la lettura della serie, il cui secondo libro, The Ragpicker King (ovvero Il re dei bassifondi) è previsto in inglese per il 2025.


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