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martedì 24 maggio 2022

Review Party: Catturiamo la fiamma - Hasfah Faizal

Ciao a tutti. Nuova recensione di un nuovo romanzo Oscar Vault che in realtà avevo già a casa in inglese. Stiamo parlando di Catturiamo la fiamma, o in lingua originale, We Hunt the Flame di Hasfah Faizal. 



TITOLO: Catturiamo la fiamma 
AUTORE: Hasfah Faizal
COLLANA: Oscar Vault  
PREZZO (CARTACEO): 24,00€ 
PREZZO (EBOOK): 12,99€ 
TRAMA: Zafira è il Cacciatore: vestita da uomo, si procaccia il cibo perché la sua gente non muoia di fame nella foresta maledetta dell'Arz. Nasir è il Principe della Morte, incaricato di uccidere chiunque sia tanto folle da sfidare suo padre, il dispotico sultano. Se qualcuno scoprisse che Zafira è una ragazza, tutto ciò che ha guadagnato andrebbe perduto; se Nasir dovesse dimostrare compassione, suo padre lo punirebbe nel modo più feroce. Entrambi so
no leggende nel regno di Arawiya. Loro malgrado.




Catturiamo la fiamma è un titolo che mi intrigava da tanto tempo, al punto che ho comprato il cartaceo anche in inglese, complici le splendide copertine illustrate da Monolime (una delle mie artiste preferite) realizzate per Illumicrate. È un libro particolare, oserei dire non per tutti.
Non tanto per una questione di tematiche trattate, ma per come è scritto ma soprattutto per come l'autrice decide di gestire la trama e il ritmo narrativo.
Ma iniziamo con ordine. 
La storia ha un worldbuilding affascinante e caotico al tempo stesso. Hasfah Faizal ha creato un'ambientazione araba molto particolare, considerato che nel mondo di Arawiya convivono sia aspetti più orientaleggianti, che si possono trovare anche in altre serie famose (come ad esempio La moglie del califfo), ma anche elementi piuttosto inconsueti, come la neve, che è una costante nella vita della protagonista, Zafira. 
Zafira è una cacciatrice. È lei infatti ad addentrarsi nell'Arz, un bosco dalla fama piuttosto oscura e pericolosa, dove caccia animali che poi dona alla comunità. C'e solo un problema: il paese non conosce la sua vera identità e non deve conoscerla.
Nel sultanato dove vive infatti alle donne non è concesso molto di più rispetto ad essere mogli e madri e se si scoprisse che dietro al cacciatore si nasconde Zafira la ragazza correrebbe un grosso rischio.
Tuttavia, un giorno una strega le propone una missione con lo scopo di riportare la magia nel mondo. La ragazza accetta e si trova così costretta non solo a rivelare la propria identità, ma anche a collaborare con Nasir, figlio del sovrano, nonché uno degli hashashin più letali del regno. 
Riuscirà a portare a termine la missione? Riuscirà a sopravvivere a Nasir? 
I personaggi sono forse l'aspetto che più ho preferito di Catturiamo la fiamma. Zafira mi è piaciuta, il che non è scontato considerato che è un concentrato di cliché, dalla ragazza che si finge uomo a quella che si sacrifica in tutti i modi per la propria famiglia. Però, pur non essendo un personaggio originale, è piacevole da leggere e in questo caso è sufficiente.
Lo stesso si può dire del protagonista maschile, Nasir, e del co-protagonista, Altair. Anche loro sono un concentrato di luoghi comuni, dal protagonista oscuro e tormentato di nobili origini al suo amico-nemico più ironico e spigliato, ma sono ben scritti e caratterizzati, e mi hanno conquistato fin dalla loro prima apparizione. 
Arriviamo alle dolenti note. Hasfah Faizal scrive benissimo. Mi sono innamorata della sua scrittura, della poesia che traspare dalle sue parole. I capitoli sono brevi e scorrevoli, e l'alternanza tra i punti di vista di Nasir e Zafira consente di vivere la storia da due angolazioni diverse.
Ma. C'è un ma.
Il libro è troppo, troppo lungo rispetto agli eventi narrati. Catturiamo la fiamma infatti conta cinquecento pagine, ma quelle utili ai fine della trama saranno poco più di trecento. L'autrice infatti tende a perdersi in un bicchiere d'acqua e a dilatare la narrazione fino all'inverosimile.
Nel momento in cui Zafira compie un'unica azione, l'autrice mi racconta fatti sul mondo, intervallati a flashback dei famigliare della protagonista, conditi con la personale visione del mondo. In pratica, per descrivere un'azione che richiedeva due pagine di scrittura, l'autrice ne impiega almeno dieci.
Personalmente non ho trovato la prosa della Faizal noiosa, il che mi ha reso comunque la lettura piacevole, ma a molte persone questa trama molto statica è risultata piuttosto pesante. 
Confesso che avrei preferito che alcune parti, inutili e ripetitive, venissero tagliate, ma in generale, le mie sensazioni al termine della lettura non sono negative.
Per questo motivo la mia valutazione è di quattro stelline, con un meno. Catturiamo la fiamma è una lettura che dividerà il pubblico. Nella recensione vi ho raccontato cosa mi è piaciuto e cosa invece non mi ha convinto. 
Ditemi voi nei commenti cosa ne pensate. 


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