Ciao a tutti. Ecco la recensione del volume conclusivo della trilogia di Brigid Kemmerer, Un fato così ingiusto e solitario, appena tradotto in italiano per Oscar Vault. Il secondo volume non mi aveva convinto del tutto: con questo libro la serie si sarà chiusa in bellezza... o meglio non parlarne?
TITOLO: Un voto così intrepido e mortale AUTORE: Brigid Kemmerer
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 22,00€
PREZZO (EBOOK): 10,99€
TRAMA: Emberfall è sull'orlo del baratro. Mentre l'ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell'ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno. La sorprendente conclusione della trilogia "Cursebreakers" ci mostra due regni prossimi allo scontro, tra lealtà messe a dura prova e amori in pericolo, mentre un antico nemico in cerca di vendetta ritorna pronto a distruggere tutto e tutti.
Attenzione: questa è una recensione negativa, tenete però conto che il motivo per cui non mi è piaciuto questo libro è più soggettivo che oggettivo. Avevo delle aspettative abbastanza alte nei confronti di questa serie: Un fato così ingiusto e solitario mi era piaciuto, seppur con qualche riserva, ma il vero problema era sorto con Un cuore così impavido e spezzato, che era riuscito a strappare una sufficienza risicata, facendo però nascere in me dei timori riguardo alla conclusione della saga.Timori che si sono realizzati in questo Un voto così intrepido e mortale che mi ha accompagnato in un viaggio che non mi ha convinto fin dal principio, sviluppando sottotrame che avrei gettato nel cestino ed ignorando spunti che avrebbero potuto salvare la narrazione, fino a concludersi con il finale che mai avrei voluto leggere.Capite perché vi ho parlato di valutazione soggettiva?Perché il libro, oggettivamente parlando, non ha nulla che non va: c'è un buon equilibrio tra romance e azione, i capitoli non sono troppo lunghi e la scrittura di Brigid Kemmerer è discreta, scorrevole, semplice, adatta al genere. Magari se non avessi letto così tanti romanzi young adult negli ultimi anni, avrei dato un giudizio più positivo.Tuttavia la gestione della serie, l'arco di crescita dei personaggi e gli eventi di questo terzo volume non mi sono piaciuti. In generale questa serie avrebbe dovuto concludersi con il primo libro, anziché allungare il brodo con trame improbabili e personaggi insopportabile (personalmente, per me i libri due e tre non esistono, figurarsi gli spin off). Il fatto è che c'è troppa differenza tra i personaggi del primo libro e il resto della serie. A qualcuno l'evoluzione della serie sarà anche piaciuta, ma io l'ho trovata estremamente incoerente con il contenuto di Un fato così ingiusto e solitario. E siccome il primo libro non mi era dispiaciuto, la strada percorsa nei volumi successivi in principio non mi ha convinto, alla fine di questo terzo volume, dopo quasi mille pagine di sofferenza, mi ha fatto rimpiangere di aver proseguito la lettura.Il fatto è che i protagonisti del primo volume erano caratterizzati in modo migliore rispetto ai libri successivi. E in questo terzo volume, nonostante vengano riesumati (alleluja!) i punti di vista di Harper e Rhen, l'autrice non ritorna nei suoi passi. Grey diventa sempre più il protagonista della serie, e, allo stesso tempo, sempre più insopportabile, almeno per me.E Lia Mara, al suo fianco, è una piaga. Signora Kemmerer (ed editore, perché tutto questo potrebbe essere stata anche un'idea dell'editore per sfruttare il successo del primo volume) avevate due protagonisti come Rhen e Harper: perché rovinarli per esaltare due cliché ambulanti come Grey e Lia Mara?Perché svilupare la trama in funzione di quel finale che mi ha lasciato l'amaro in bocca? Ripeto, questa è un'opinione personale. Magari a voi fan di Grey e Lia Mara questa storia sarà anche piaciuta e sono contenta per voi. Ma per me, che avevo iniziato con aspettative alte, questa serie si è rivelata una piccola delusione. Dunque la mia valutazione per Un voto cosi intrepido e mortale è di sole due stelline. Come ho già ripetuto, è un giudizio personale, ma mentirei se dicessi che ve la consiglio. Ovviamente io non proseguirò con la lettura della trilogia spin off, di cui il primo volume uscirà in inglese a maggio, ma spero che Oscar Vault li traduca per tutti coloro che hanno amato la trilogia della Kemmerer.
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