Pagine

martedì 5 ottobre 2021

Review Party: Ragazza, Serpente, Spina - Melissa Bashardoust

Ciao a tutti. Inizia sul blog una nuova settimana ricca di recensioni: la prima è di un fantasy dal gusto esotico, Ragazza, Serpente, Spina di Melissa Bashardoust, portato in Italia da Oscar Vault



TITOLO: Ragazza, Serpente, Spina 
AUTORE: Melissa Bashardoust 
COLLANA: Oscar Vault  
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€ 
TRAMA: C'era e non c'era una volta - così cominciano sempre le fiabe - una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c'è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?


Ho sentito parlare di Ragazza, Serpente, Spina di Melissa Bashardoust fin dalla sua pubblicazione nel maggio dello scorso anno, in quanto si trattava del libro del mese di una famosa bookish box inglese. 
Inutile dire che tra il fatto che si trattasse di un fantasy autoconclusivo, l'ambientazione esotica mediorientale e una protagonista resa pericolosa da una maledizione, il romanzo aveva tutte le premesse per fare colpo sui lettori.
Ma avrà fatto colpo su di me?
Ragazza, Serpente, Spina racconta di Soraya, figlia dello Shah di Golvahar, un paese ispirato alla Persia degli Scià. Soraya è maledetta fin dalla nascita: il contatto con la sua pelle è infatti letale. Nonostante sia di fatto una principessa, la ragazza è costretta a vivere reclusa e a non avere contatti con nessuno, nemmeno con suo fratello e gli amici di infanzia. 
Tuttavia quando una serie di circostanze che includono il matrimonio del suo gemello, la cattura di una div, una creatura soprannaturale come quella che ha causato la sua maledizione, e la comparsa nella vita della giovane di un ragazzo che non sembra temerla, Soraya inizia a chiedersi se non può cambiare la sua vita, se non ci sia una cura per la sua condizione.
E, soprattutto, se ne valga la pena 
Devo dire che, come sta capitando sempre più spesso con i romanzi young adult, le premesse mi sono sembrate già trite e ritrite dopo pochi capitoli. 
Una ragazza che uccide con il tocco? Sono molte le serie che hanno sviluppato una simile tematica (la più conosciuta delle quali è forse Shatter me di Tahereh Mafi).
L'atmosfera mediorientale, con cittadelle fortificate, giardini in fiore e una componente fantasy che include insidiose creature demoniache? Mi ha ricordato tantissimo la trilogia della Città di Ottone di S.A. Chakraborty (edita fra l'altro dalla stessa casa editrice), oltre che la sottovalutata dilogia de La moglie del Califfo di Renee Ahdieh. 
Nonostante ciò, Ragazza, serpente, spina si è rivelata una lettura carina, anche se non il capolavoro dell'anno. Ho trovato tutti gli aspetti che caratterizzano un romanzo, dai personaggi, alla trama, alle ambientazioni, ben sviluppati, ma mai incisivi. In pratica, questo è un libro nella media, gradevole, ma senza quel tocco in più che distingue uno young adult discreto da un successo, sia esso di critica o commerciale.
La protagonista in sé non è male. Ha un bel conflitto psicologico, tra la vita che vorrebbe vivere, e quella in cui invece è costretta a vivere, e leggendo la storia dal suo punto di vista, nonostante l'uso della terza persona, è possibile provare tutta la sua solitudine e l'insofferenza verso la propria condizione. 
Soraya è un mostro per le sue capacità o è un mostro perché lei stessa si considera tale? 
La Bashardoust ha fatto un buon lavoro con la protagonista, nonostante, debba ammettere, nessuno dei personaggi principali, inclusa forse Soraya stessa, brilli di simpatia e rimanga impresso nelle memorie del lettore (o perlomeno nella mia). Ed è un peccato perché alcuni personaggi secondari, come Azad e, soprattutto la div Parvaneh, erano, sulla carta, molto interessanti.
Lo stesso ragionamento lo si può applicare alla scrittura. Melissa Bashardoust non scrive male. 
I capitoli sono scorrevoli, le descrizioni riescono a rendere vivida l'ambientazione persiana e lo stile in generale ricorda quello di una fiaba. Tuttavia, anche qui mi è mancata quella scintilla che ti porta a fare le ore piccole per concludere un romanzo, quella curiosità che ti spinge a porti domande sugli aspetti più insignificanti del world-building e a chiedere sequel o spin off anche per storie dichiaratamente autoconclusive.
Ragazza, serpente, spina da questo punto di vista è un po' piatto. Non è noioso, non ho mai pensato di abbandonare la lettura, solo non mi ha appassionato allo stesso modo di altri romanzi dello stesso genere.
Dunque la mia valutazione è di tre stelle. Ragazza, serpente, spina si è rivelato una storia carina, scorrevole, ma non troppo incisiva, che mi sento di consigliare se amate particolarmente ambientazioni esotiche (e nella fattispecie ispirate alla mitologia persiana) e trame che si concentrino più sul conflitto interiore che sull'azione vera e propria. 


Nessun commento:

Posta un commento