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venerdì 3 settembre 2021

Review Party: Radica - Lune

Ciao a tutti. Non si parla a sufficienza di fantasy italiano: le grandi CE puntano ormai tutto sugli autori POC LGBT+ stranieri, e lasciano solo le briciole ai nostri conterranei. Fortunatamente il fantasy non è solo Oscar Vault: esistono anche tante altre voci meritevoli di essere lette, e quella di Lune è fra quelle. 


TITOLO: Radica: Volume 1    
AUTORE: Lune
COLLANA: Genesis Publishing
PREZZO (CARTACEO): 12,60€
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Vi è una terra immaginaria i cui paesi sono detti Podestati.
La morte di un Podestà, l’elezione del suo successore, la firma di un’importante convenzione commerciale e l’ombra di una potente e oscura droga fanno da sfondo all’intera trama e saranno all’origine di intrighi, menzogne, agguati, furti, rapimenti, scomparse misteriose, inseguimenti rocamboleschi, ricatti.
Una storia corale che, come protagonisti, vede una donna forte, chiamata a guidare la successione e decisa ad ogni costo a rispettare un giuramento; una figlia rimasta orfana coinvolta nei giochi di potere tra mercanti e commercianti; bambini misteriosamente scomparsi; ribelli in lotta per la loro gente; donne votate a preservare la vita; un uomo che gli eventi chiameranno a fare i conti col passato ed esseri, forse mostri, capaci di mutare e farsi crescere le ali.
Benvenuti nei Podestati!


Si parla troppo poco di fantasy italiani. 
Le case editrici, soprattutto quelle più grandi, hanno paura di rischiare e, se per la letteratura per l'infanzia e per ragazzi vi sono diversi titoli di autori nostrani in uscita ogni anno, per quanto riguarda il genere adult e young adult sono davvero pochi coloro che riescono a sfondare, e nessuno è mai riuscito a ripetere l'exploit dei primi anni duemila di Licia Troisi. 
Fortunatamente, il fantasy italiano è più vivo che mai, tra le case editrici indipendenti e il mondo self. 
Radica, primo volume del Ciclo dei Podestati, edito Genesis Publishing, è sicuramente un'uscita originale che, seppur non esente da difetti, non ha molto da invidiare alle opere di altri autori d'oltreoceano. 
L'idea alla base è ispirata al Medioevo italiano, in cui erano presenti tanti territori divisi fra loro e governati da un Podestà, che viene eletto alla morte del precedente. Tuttavia, è limitato definire il worldbuilding come ispirato all'Italia: ci sono infatti molteplici territori, popoli e lingue e vi confesso che all'inizio ho fatto fatica a districarmi nel mondo disegnato dall'autrice, 
Infatti Lune riesce a dipingere un universo narrativo complesso e ben più dettagliato di tanti altri romanzi made in USA che hanno avuto l'onore di essere tradotti in italiano. Tra il Montrag minore e le terre di Mirujin, passando per Itunèv, non è stato semplice orientarmi nel mondo dei Podestati, ma riconosco il grandissimo lavoro dell'autrice nel non voler tralasciare il mi imo particolare.
Anche i personaggi mi sono piaciuti. Leggendo la trama mi era venuto un brivido: spesso nei fantasy italiani la donna forte è un'eroina che rispecchia tutti gli stereotipi del genere, dal fatto che sia una prescelta da una profezia perduta, al suo volere combattere a tutti i costi come un uomo. Per fortuna in Radica non è così: i personaggi sono così numerosi che non c'è nessuno che risulti un cliché vivente. Da Solel, la figlia del podestà morto, una diciassettenne che più lontana dallo stereotipo della diciassettenne fantasy non si può, a Miri, divenuta la nuova reggente, da Axell, una guardia al suo fratellastro Nion, uno degli Aku, una popolazione dallo stretto legame con i draghi, l'autrice presenta un folto cast, variegato sia per ruolo nella storia, che per caratterizzazione (molta è l'attenzione data soprattutto agli usi e ai costumi) 
Passiamo ora alle note dolenti. 
L'inizio è stato molto lento, e anche un po' confuso. Dopo un prologo molto informativo, infatti, l'autrice inizia subito con la narrazione e, all'inizio, ho fatto davvero molta fatica a capire chi fosse chi e dove fosse ambientata l'azione. Fatevi un regalo: leggete il romanzo in cartaceo. Infatti, sapendo della complessità della storia, a inizio libro troverete un'appendice con la mappa e i personaggi principali. Fidatevi: vi servirà parecchio, ed averla sempre a disposizione in cartaceo è molto più comodo rispetto a dover fare avanti e indietro con l'ebook! 
Anche il modo in cui sono strutturati in capitoli non mi ha impazzire, seppur più per gusto mio personale che per altro. Infatti l'autrice predilige capitoli molto lunghi, ma spezzati in parecchie scene ambientate ciascuna in un luogo diverso con personaggi diversi. 
Io invece tendo a preferire capitoli brevi, con un solo luogo e un solo punto di vista, in quanto credo sia una scelta che permette di semplificare la narrazione, specie quando sono coinvolti parecchi personaggi, come in Radica, e renderla più coinvolgente, e non è un caso che, a inizio libro, abbia faticato parecchio per sentirmi coinvolta... 
Tuttavia, fortunatamente, man pano che la storia proseguiva, la trama è riuscita a coinvolgermi sempre più. Radica è un fantasy poco fantasy nel termine tradizionale del termine, è quasi più un romanzo fantastorico ambientato in un universo che non è il nostro, e forse per questo motivo è riuscito a colpire la mia attenzione, dato che si tratta di un genere non così comune nel nostro paese (dove il romanzo fantastorico c'è, ed è diffuso, ma è quasi sempre ambientato nel Medioevo europeo). 
Dunque la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Nonostante un inizio davvero sottotono, Radica si è rivelato comunque un libro davvero interessante, con una seconda parte migliore della prima e un worldbuilding complesso e originale. Spero che il seguito venga pubblicato presto, perché sicuramente leggerò anche il proseguo della storia. 


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