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martedì 28 settembre 2021

Review Party: I sette mariti di Evelyn Hugo - Taylor Jenkins Reid

Buongiorno. Oggi si parla di *rullo di tamburi* I sette mariti di Evelyn Hugo di Taylor Jenkins Reid. Chi segue Oscar Vault sui social sa quanto hanno pubblicizzato questo titolo e quanto abbiano fatto penare i loro follower per avere una data di uscita (poi spoilerata dal sito Mondadori Store). Sarà valsa la pena di spingere così tanto un titolo che con il catalogo della collana, almeno in apparenza, sembra fare a botte? Staremo a vedere... 

TITOLO: I sette mariti di Evelyn Hugo 
AUTORE: Taylor Jenkins Reid 
COLLANA: Oscar Fabula  
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.


I sette mariti di Evelyn Hugo è stata una delle uscite più pubblicizzate degli ultimi mesi. Avevo aspettative alte nei confronti di questo libro che è riuscito nell'impresa di mettere d'accordo, in positivo, le opinioni di critica e pubblico di oltreoceano, ma non sapevo esattamente cosa mi sarei trovata davanti. Un romanzo pseudo-storico? Un libro fatto di articoli ed interviste, come il precedente della stessa autrice? Oppure una storia con realismo magico?
I sette mariti di Evelyn Hugo non ha niente di fantastico in senso stretto, eppure la storia è riuscita a farmi respirare la magia della vecchia Hollywood,
Evelyn Herrera è una ragazza di origini cubane la cui bellezza, sensuale e ultraterrena al tempo stesso, le permette di sfuggire da una vita in uno dei sobborghi più malfamati di New York per rincorrere il sogno di una carriera ad Hollywood. Tintasi i capelli di biondo, e adottato il nome d'arte di Evelyn Hugo la protagonista inizierà la sua scalata verso il successo, coronata persino da un Oscar. Tuttavia quello che alla gente interessa di Evelyn Hugo non è la sua vita professionale, ma quella amorosa: la donna infatti si è sposata sette volte, sopravvivendo a tutti i suoi mariti. 
Ma chi sarà stato il vero amore di Evelyn Hugo? 
Inutile girarci attorno: ho apprezzato praticamente ogni cosa di questo libro.
Sicuramente mi è piaciuta la struttura narrativa utilizzata da Taylor Jenkins Reid. 
Evelyn Hugo infatti racconta in prima persona la sua vita a Monique Grant una giornalista precaria, sia nel lavoro che nella vita, incaricata dall'attrice stessa di scrivere la sua autobiografia. 
Come Monique Grant sia legata ad Evelyn Hugo lo si scopre solo a fine libro e devo dire che si tratta di un colpo di scena ben congegnato che evidenzia le buone capacità dell'autrice di pianificare un romanzo. Inoltre tra un capitolo e l'altro vengono inseriti anche articoli fittizi che ripropongono gli eventi chiave della vita di Evelyn raccontati però dal punto di vista della stampa. 
Un altro punto di forza del libro è la protagonista. 
Nonostante il titolo (la cui traduzione italiana rispecchia fedelmente l'originale) si concentri sui mariti, il focus del libro è tutto concentrato su Evelyn, che incarna alla perfezione la definizione di "personaggio grigio". È impossibile inquadrare la protagonista in uno schema: è una brava persona? Una donna senza scrupoli? Un'opportunista? Evelyn Hugo è tutto questo e molto di più.
Per quanto si tratti di un romanzo ben organizzato e, soprattutto, ben pensato, il libro si regge soprattutto sulla sua protagonista, un personaggio ben caratterizzato e che colpisce subito il lettore. Può risultare simpatica o antipatica, anche se usare queste definizioni è riduttivo, ma non si può negare che Evelyn Hugo sia un personaggio che non lascia indifferenti. 
Accanto alla protagonista si muovono numerosi personaggi secondari: dai suoi sette mariti, che abbiamo l'occasione di conoscere sia attraverso l'occhio di Evelyn che attraverso quello della stampa, alle altre attrici, un po' amiche e un po' concorrenti della Hugo, tra cui spicca Celia St. James. Non voglio anticiparvi nulla su di lei, un po' amica, un po' rivale, un po' qualcosa in più per la Hugo, ma sappiate che sono rimasta estasiata dalla capacità della Jenkins Reid di dare vita a due personaggi femminili così diversi fra loro eppure splendenti allo stesso modo nella narrazione. 
Anche la scrittura è ottima. Leggere I sette mariti di Evelyn Hugo crea dipendenza: una volta iniziato il romanzo non si riesce più a smettere. La narrazione è suadente, coinvolgente, sensuale: insomma, persino la scrittura è a immagine e somiglianza della protagonista.
Un aspetto positivo è sicuramente la verosimiglianza della storia narrata: tutto, dalle atmosfere alle ambientazioni fino agli articoli della stampa è assolutamente realistico al punto che, leggendo, già mi immaginavo immersa nelle atmosfere della vecchia Hollywood.
Dunque? La mia valutazione è molto positiva, quattro stelline e mezzo. In genere tendo a diffidare dei titoli eccessivamente pompati dalle case editrici, ma in questo caso posso fare un'eccezione: I sette mariti di Evelyn Hugo, infatti, merita tutto l'hype che è riuscito a creare! 


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