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venerdì 23 luglio 2021

Review Party: Il tempo delle nuove possibilità - Lucy Dillon

Ciao a tutti. Il romanzo di cui vi parlo oggi, Il tempo delle nuove possibilità di Lucy Dillon edito Garzanti, è una di quelle letture che ti entra dentro e non esce più. Spero che la mia recensione vi convinca a dargli una possibilità perché merita! 


TITOLO: Il tempo delle nuove possibilità 
AUTORE: Lucy Dillon   
COLLANA: Garzanti
PREZZO (CARTACEO): 19,80€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Se c'è una cosa che Lorna ha imparato dall'amica Betty è che il coraggio è un abito da indossare con disinvoltura, anche quando tremiamo dalla paura. La stessa che ora la trattiene dall'aprire la porta della galleria d'arte che ha acquistato per realizzare il sogno di fare l'artista a Longhampton, dove è nata e cresciuta. Per fortuna non è sola ad affrontare questa nuova avventura. Accanto a lei c'è un amico dalle lunghe orecchie morbide e dal musetto curioso: è Rudy, il bassotto che Betty le ha affidato e che, al pari della sua precedente padrona, non sembra temere l'incertezza che accompagna i grandi cambiamenti. Con i suoi occhioni neri, invita Lorna a non perdersi d'animo e a scorgere le mille possibilità che un ritorno alle origini può riservarle. Se è vero che Longhampton è il luogo dove il suo cuore si è spezzato per la prima volta e uno scomodo segreto ha messo radici, è altrettanto vero che è l'unico posto in cui si è sentita davvero a casa. L'unico in cui ha conosciuto il calore di una famiglia unita e ha provato il sapore dolce del vero amore. Per questo, come le ricorda ogni giorno Rudy scodinzolandole attorno e non perdendola mai di vista, è giusto che Lorna abbia scelto di tornare dove tutto è cominciato. Le basta varcare la soglia dell'atelier e lasciare che tutto vada come deve andare. Perché solo qui, rivisitando il passato e trovando la forza di sciogliere i nodi irrisolti, Lorna riuscirà a far entrare di nuovo la luce nella propria vita e a dare spazio alla promessa di una felicità in grado di durare per sempre. Dall'autrice del "Rifugio dei cuori solitari" e di "Piccoli passi di felicità" una storia sull'importanza di guardare sempre avanti e di cercare nuove occasioni di crescita senza mai dimenticare da dove veniamo e ciò che siamo stati: molto spesso è proprio il passato a indicarci quale strada imboccare.


Ci sono libri che andrebbero letti in privato, a casa, da soli, per godere al meglio delle emozioni che una storia coinvolgente sa regalare. Il tempo delle nuove possibilità di Lucy Dillon è proprio uno di quei libri: io ho avuto la brillante idea di portarlo al mare e ho dovuto indossare gli occhiali da sole per leggere il finale perché non sono riuscita a trattenere le lacrime.
All'inizio lo avevo etichettato come romance, ma Il tempo delle nuove possibilità è, prima di tutto, una storia di amicizia, famiglia e rinascita, ambientata in un incantevole paesino inglese.
La protagonista è Lorna, una donna di circa trent'anni reduce da alcuni fallimenti nella vita: non ha mai superato il trauma della morte dei genitori, non riesce a creare una relazione amorosa stabile e il suo tentativo di gestire una galleria d'arte a Londra è finito in un fiasco. 
Da allora assiste come volontaria gli anziani in una casa di riposo, ma la morte di Betty, una signora con cui aveva particolarmente legato, la porterà a riprendere in mano la sua vita. Con la bizzarra eredità lasciatale dalla donna, una medaglia al valore e Rudy, un bassotto con evidenti problemi di ansia, Lorna cercherà di riprendere in mano la sua vita, e i suoi sogni, acquistando una galleria d'arte a Longhampton, il paesino in cui viveva da bambina con la famiglia. Qui si incontrerà e si scontrerà con Joyce Rothery, un'anziana e scontrosa artista locale, e Sam, figlio del proprietario della più importante fattoria della zona, un amico di infanzia per il quale aveva sempre avuto una cotta.
È stato facile per me identificarmi in Lorna, una donna che si trova in un periodo di transizione della sua vita, con la volontà di fare quel passo in avanti, ma senza la determinazione per farlo. Lorna è un personaggio scritto molto bene, con realismo: so che può piacere o non piacere, considerato che si tratta di una protagonista che affronta un percorso di crescita ed evoluzione non senza ostacoli e passi indietro, ma a mio avviso è una ragazza credibile, ed è quello che cerco in romanzi di questo genere.
Tuttavia, con tutto il rispetto per Lorna, la parte del leone, in questo libro, la svolgono i personaggi comprimari, anzi le comprimarie. Infatti, accanto alla protagonista, c'è un folto cast femminile che non si limita a una comparsata, ma rimane impresso dal cuore del lettore: da Betty, che appare solo nel prologo ma riesce, pur in poche pagine, a lasciare il segno, a Jess, l'affettuosa sorella di Lorna, da Joyce, un personaggio che si scopre piano piano e che forse è quello scritto meglio del libro, a Mary, che sembra solo una comparsa di secondo piano ma invece si rivela una valida spalla per la protagonista. Mi dispiace solo per il cast maschile, che viene un po' lasciato in secondo piano... se escludiamo Rudy e Bernard, i due personaggi a quattro zampe, importantissimi per la riuscita del romanzo, che mi hanno conquistato fin dalle loro prime apparizioni. 
Per quanto riguarda la scrittura, devo dire che, nonostante i capitoli forse un poco più lunghi rispetto a quanto preferisco di solito, il romanzo è molto scorrevole. Lucy Dillon riesce a catturare il lettore con una storia che all'inizio sembra abbastanza prevedibile, ma poi si discosta dai classici binari del genere per percorrere sentieri sconosciuti. 
Ho adorato quanta importanza sia dato al tema dell'arte, vista in ogni sua forma, e anche dell'amicizia al femminile, che viene trattata senza retorica. Il mio unico rimpianto riguarda la parte romance: non solo avrebbe potuto essere sviluppata in maniera migliore ma a mio avviso avrebbe potuto essere estirpata dal romanzo senza conseguenze sulla narrazione.
O meglio, l'idea in sé non era cattiva ma, vista anche la non-convenzionalità del libro la Dillon avrebbe potuto osare con qualche scelta più insolita nello sviluppo del rapporto tra Lorna e il suo amico di infanzia Sam invece che risolvere il tutto nell’epilogo in maniera frettolosa e forse anche un po’ banale. 
In ogni caso la mia valutazione è più che positiva, quattro stelline e mezzo. Non dico che ho iniziato la lettura senza aspettative, perché non sarebbe vero, ma in ogni caso sono rimasta sorpresa da quanto questo libro mi sia entrato dentro e da come la lettura mi abbia emozionato nel profondo. Non si tratta di un romanzo perfetto, forse alcuni aspetti avrebbero potuto essere migliorati ma, in fondo, va bene così, e mi sento di consigliarlo un po' a tutti. 


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