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venerdì 20 novembre 2020

Review Party: Assassinio sul Nilo - Agatha Christie

Ciao a tutti! Ieri è stata una brutta giornata, mi ci vorrà almeno qualche giorno per riprendermi. Non ho voglia di chiacchierare nella caption, ed è un peccato perché oggi si parla proprio del mio libro preferito: Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, che esce in una nuova edizione che avrebbe dovuto essere contemporanea al film che però, causa Covid, è stato rimandato al 2021.


TITOLO: Assassinio sul Nilo
AUTORE: Agatha Christie
COLLANA: Oscar Absolute  
PREZZO (CARTACEO): 14,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€ 
TRAMA: Un lussuoso battello, il Karnak, naviga sul Nilo. A bordo, riunito dal destino e dalla curiosità per il paesaggio esotico delle Piramidi, un eterogeneo insieme di viaggiatori. Linnet Ridgeway, la personalità che domina il gruppo, è la ragazza più ricca d'Inghilterra, in viaggio di nozze con il marito Simon Doyle: una donna di grande fascino, abituata a essere sempre al centro dell'attenzione. Chi non la perde mai d'occhio è Jacqueline de Bellefort, ex migliore amica di Linnet ed ex fidanzata di Simon, di cui è ancora "fin troppo innamorata", che ha seguito la coppia per tormentarne la luna di miele. Attorno a questo esplosivo trio gravitano altri passeggeri: un giovane rivoluzionario, l'amministratore dei beni di Linnet, una scrittrice con la figlia, un colonnello britannico all'inseguimento di una spia, un archeologo italiano. Ciascuno ha una storia e un segreto da custodire, accuratamente nascosto dietro una facciata di rispettabilità e perbenismo. E poi c'è lui, il principe degli investigatori, il celebre Hercule Poirot, per una volta tanto in vacanza. Ma come in altre occasioni il suo ozio non dura molto: nel giro di poche ore, infatti, a bordo del Karnak si consumano due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma nella disperata caccia a un assassino diabolicamente astuto.


Ho letto tanti, tanti libri di Agatha Christie, e alcuni li ho anche riletti parecchie volte, ma nessuno mi è mai piaciuto come Assassinio sul Nilo, talvolta noto anche con il titolo Poirot sul Nilo.  
Non è né il più corposo, né il più complesso, né il più significativo romanzo dell'intera bibliografia dell'autrice britannica, eppure, ogni volta che lo rileggo, ha sempre qualcosa che mi affascina. 
Forse è prima di tutto l'ambientazione. L'Orient Express era lussuoso, la campagna inglese accogliente e raffinata ma nulla, in quanto a fascino, batte l'Egitto anni Trenta. I templi lungo il Nilo, i batiscafi di una volta e i turisti, non ancora masse schiamazzanti armati di macchina fotografica, bensì un'insieme ben amalgamato di personalità in puro stile Christie.
Ah, è ovviamente c'è Poirot. Non me ne voglia Miss Marple, a cui comunque voglio bene, ma Poirot per me è, al pari di Sherlock Holmes, l'Investigatore con la I maiuscola, e ritrovarlo in questo caso, in vacanza in uno dei luoghi che amo di più al mondo, mi fa sempre grande piacere. 
Assassinio sul Nilo tuttavia non si intitolerebbe così se trattasse solo della crociera di Poirot sul Nilo, dunque arriviamo al delitto. Una ricca e bella ereditiera, Linnet Ridgeway, in vacanza con il neo-marito Simon Doyle, viene uccisa. 
Nella stessa crociera si trovava guarda caso la ex-fidanzata di lui, ed ex-migliore amica di lei, Jacqueline de Bellefort, un po' stalker, un po' instabile, un po' molto arrabbiata per essere stata mollata a due passi dall'altare da Simon, che le ha preferito la più bella e più facoltosa Linnet. 
Jacqueline è la colpevole perfetta, ma anche gli altri ospiti della motonave Karnak sembrano avere qualcosa da nascondere: da Pennington, legato alla famiglia Ridgeway e amministratore dei beni della vittima, a Ferguson, un giovane rivoluzionario, alle Otterbourne, una coppia composta da una scrittrice impicciona e dalla figlia più ragionevole, fino all'avvocato Jim Fanthorp. 
L'intrigo è piuttosto complicato e, come accade più volte nei libri della Christie, all'assassinio attorno a cui ruota tutta la trama seguono alcuni delitti o altri crimini, come furti o accuse di spionaggio, che possono essere correlati al caso principale o talvolta anche compiuti da persone con moventi estranei. 
Ma non solo... L'elemento che distingue Assassinio sul Nilo da molti altri romanzi della Christie è il romance. Come si sa, Agatha Christie non disdegnava i romanzi rosa: dopotutto lei stessa ne ha scritti alcuni sotto lo pseudonimo di Mary Mallowan. 
Tuttavia oserei dire che Assassinio sul Nilo è il più rosa tra i gialli scritti da Agatha con il suo vero nome e non solo per il triangolo passionale tra Simon, Linnet e Jacqueline. 
Poirot infatti oltre che da investigatore in questo romanzo è quasi un consulente sentimentale: si affeziona a Jacqueline, e cerca di agevolare le relazioni nate tra gli ospiti della nave, che rischiano di essere compromesse da scandali, furti e bugie. Non solo: mostra spesso il suo lato più umano, quello che emerge nei romanzi più famosi dell'autrice, come Assassinio sull'Orient Express, e invece viene represso in quelli in cui il celebre investigatore si limita solo a risolvere il caso di turno. 
Dunque la mia valutazione è di cinque stelline. Forse è un po' esagerata, dopotutto anche Assassinio sul Nilo non è esente da difetti, uno su tutti l'esasperata drammaticità di alcune sue parti e un intreccio magari più semplice da sbrogliare rispetto ad altri della stessa autrice. 
Tuttavia le storie d'amore, gli assassini e soprattutto la splendida cornice egiziana, mi fanno amare questo romanzo ogni volta che lo leggo e, se è il mio preferito, un motivo ci sarà...
Ps: non vedo l'ora che esca nelle sale il film tratto dal romanzo, con Gal Gadot nei panni di Linnet Ridgeway e Armie Hammer in quelli di Simon Doyle. Certo, Poirot sarà di nuovo interpretato da Kenneth Branagh, che a mio avviso perde miseramente nel confronto con David Suchet, che è a mio avviso il miglior Poirot di tutti i tempi, tuttavia essendo questo il mio libro preferito della Christie, sicuramente andrò al cinema a vederlo. 

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