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lunedì 13 luglio 2020

Review Party: Fondazione. Il ciclo completo - Isaac Asimov. Seconda Fondazione

Ciao a tutti. Altro giro altra corsa: passiamo all'ultimo volume della Trilogia delle Fondazioni, quinto libro del ciclo completo, Seconda Fondazione
Dalla prossima volta, passeremo ad analizzare i due sequel scritti da Asimov. 


TITOLO: Fondazione. Il ciclo completo 
AUTORE: Isaac Asimov
COLLANA: Oscar Draghi 
PREZZO (CARTACEO): 32,00€
PREZZO (EBOOK): 14,99€ 
TRAMA: Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. 
Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. 
In questo volume è disponibile l'intera saga.



Cover Vintage 1
Il terzo libro della trilogia originale del Ciclo della Fondazione si intitola… Seconda Fondazione. Ok, per un terzo libro si tratta di un titolo strano (anche se mi sa che sono solo io a pensarlo), anche se in realtà è piuttosto coerente con il contenuto del volume e, per di più, è lo stesso titolo voluto in lingua originale da Asimov (Second Foundation).
Seconda Fondazione è un sequel diretto di Fondazione e Impero: esso infatti riprende cinque anni dopo la conclusione di Fondazione e Impero: esso si apre con il Mulo, personaggio di cui vi avevo già parlato nella recensione del libro precedente, che sta riuscendo nella sua missione di consolidare il suo potere nella Galassia. Tuttavia per completare la sua missione ha bisogno di un ultimo sforzo: contrastare la misteriosa Seconda Fondazione, che, anch’essa fondata da Hari Seldon, sembra costituire una minaccia per il Mulo e i suoi alleati.
Ma non è solo il Mulo alla caccia di questa misteriosa associazione: anche la Prima Fondazione è alla ricerca della Seconda, in quanto, a loro avviso, cerca di manipolare i piani Seldon per incrementare il loro potere.
Ma chi sono veramente quelli della Seconda Fondazione? I buoni o i cattivi? Con Asimov la risposta non è mai scontata…  
Seconda Fondazione ha affinità e differenze con i volumi che la precedono, in particolare con Fondazione e Impero. Come lui, infatti, la sua trama è divisa in due parti che, costituiscono, di fatto, due racconti con un unico tema comune, ma personaggi e situazioni diverse.
Il tema comune che lega le due parti di questo romanzo non è un personaggio, ma è la Seconda Fondazione, che da il titolo al libro e che pone l’accento sul soggetto della saga, quella Fondazione, che, come abbiamo scoperto con il succedersi delle parti e dei capitoli, non è unica ma si divide a sua volta in Prima e Seconda Fondazione.
Cover Vintage 2
Nonostante tutto quello che sappiamo su Hari Seldon, i suoi studi, i suoi piani e la Fondazione, Asimov è stato in grado di introdurre un nuovo mistero e di tenere il lettore sulle spine fino alla conclusione del romanzo: quando pensi di sapere tutto sulla Fondazione e i suoi scopi -pam!- l’autore riesce a stupirti inserendo rivelazioni inaspettate.
Sulla scrittura mi è rimasto poco da dire. Come sempre, Asimov scrive molto bene e riesce a rendere intriganti anche le situazioni che, all’apparenza, potrebbero risultare più pesanti. Ho notato un cambiamento di stile tra i vari libri recensiti finora: nonostante la traduzione italiana finisca per appiattire sfumature e differenze è impossibile non notarlo.
Lo stile di Seconda Fondazione è sicuramente più maturo di quello di Prima Fondazione eppure conserva ancora quella freschezza che, a mio avviso, mancava ai primi due libri che ho recensito, Preludio alla Fondazione e Fondazione Anno Zero che, al contrario, erano opera dell’Asimov più maturo.
Quindi? In realtà la mia valutazione è di cinque stelline perché, insieme a Prima Fondazione e Fondazione e Impero, questo romanzo fa parte di una delle migliori serie, sia a livello di trama che di qualità dell’opera, che abbia mai letto. Tuttavia, se proprio devo essere pignola, le cinque stelline sono più simili a quelle che ho dato a Prima Fondazione che a Fondazione e Impero: il secondo romanzo di questa trilogia, a mio avviso, non si batte…

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