Pagine

martedì 30 giugno 2020

Review Party: Fondazione. Il ciclo completo - Isaac Asimov. Preludio alla Fondazione

Buongiorno a tutti! Il mese Asimov entra nel clou: a partire da ieri e per quasi un mese io e le altre ragazze partecipanti recensiremo tutte le opere costituenti il Ciclo della Fondazione di Isaac Asimov. 
Oggi è il mio turno per parlarvi del primo libro in ordine cronologico della serie: Preludio alla fondazione. 




TITOLO: Fondazione. Il ciclo completo 
AUTORE: Isaac Asimov
COLLANA: Oscar Draghi 
PREZZO (CARTACEO): 32,00€
PREZZO (EBOOK): 14,99€ 
TRAMA: Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. 
Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. 
In questo volume è disponibile l'intera saga.


Il primo romanzo del Ciclo della Formazione di Isaac Asimov, Preludio alla Fondazione, in realtà non è il primo romanzo. Almeno, non il primo ad essere stato scritto in ordine cronologico.
Sinceramente, all'inizio sono rimasta perplessa.
Ok, di romanzi sci-fi negli ultimi tempi ne ho letti parecchi, e di tutti i tipi, e so che anche il distopico e l'ucronico, che con lo spazio hanno di solito poco a che fare, sono generi che vengono assimilati al vesto ambito della fantascienza, ma... da una fantascienza di tipo classico mi sarei aspettata molti più alieni e navi spaziali.
Invece il risultato finale è così realistico che mi ha lasciata interdetta.
Il romanzo infatti si apre con una scena che, ad eccezione dei riferimenti all'ambientazione, avrebbe potuto svolgersi in un romanzo storico così come in un fantasy: un imperatore convoca a corte uno studioso per chiedergli dei particolari servigi. Solo che quell'imperatore e quello studioso non sono due persone qualunque: il primo è Cleon, imperatore della Galassia, mai uscito dalla sua corte su Trantor e ossessionato dai complotti, mentre il secondo è Hari Seldon, un matematico esperto di psicostoria, una disciplina che permette di avere delle intuizioni sul futuro studiando gli eventi del passato.
Questo colloquio, all'apparenza inconcludente, è in realtà l'evento che mette in moto il ciclo intero.
In seguito infatti all’esito quasi minaccioso di questo chiacchierata, Seldon si trova costretto a fuggire e a nascondersi all’Università di Steerling, in mezzo ad altri studiosi come lui.
Sono rimasta stupita dallo stile di Asimov perché l'ho trovato veramente molto... preciso.
Il linguaggio usato, infatti, è più scientifico che fantastico e, seppur in molti passaggi l’ho trovato davvero affascinanti, in altri devo dire che mi è rimasto un po’ sullo stomaco. E il personaggio di Seldon non aiuta: viene presentato come un genio, e so che sarà importantissimo per il prosieguo del Ciclo, ma in questo romanzo alterna momenti di genialità ad altri in cui è più ingenuo del protagonista quindicenne dell’ennesimo young adult di turno.
Per fortuna di sono i comprimari a sostenerlo: da Dors, un’accademica con cui Seldon ha un rapporto a metà tra amicizia e amore, a Yugo Amaryl, a Eto Demerzel, un personaggio che funge da cross-over con altre opere dello stesso autore.
Al di là dei personaggi, che possono piacere o non piacere, le ambientazioni, invece, sono degne di nota in senso assolutamente positivo: sfido io a non rimanere colpiti dall’universo creato da Asimov ma, per certi versi, così realistico, con pianeti dai climi e dagli aspetti completamente differenti, e popolazioni con le proprie culture e credenze, che credo troveranno l’occasione di essere approfondite nei volumi successivi.
Quindi? La mia valutazione è di quattro stelline. Preludio alla Fondazione è un buon romanzo fantascientifico ma, come ogni preludio che si rispetti, non è altro che l’inizio di un’opera ancora più grandiosa: avremo tempo, per il tutto il mese di luglio, per ammirare la tanto decantata grandezza di Asimov e per esaminare tutti gli altri del Ciclo della Fondazione e prepararci così anche all’uscita della serie tv prevista per il prossimo anno.



Nessun commento:

Posta un commento