Oggi partirà sul blog una settimana ricchissima di recensioni ed approfondimenti sulle ultime uscite del momento: la prima è una delle meno note eppure, a mio avviso, delle più meritevoli: si tratta dell'ultimo volume della serie Macchine Mortali di Philip Reeve, Pianura Oscura, pubblicato da Mondadori.
Trovate nella pagina "recensioni" i link alle mie opinioni sui tre volumi precedenti della saga.
AUTORE: Philip Reeve
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO
(CARTACEO): 19,00€
PREZZO
(EBOOK): 9,99€
TRAMA: La Storia ci insegna proprio questo: che la vita va avanti, anche se i singoli individui muoiono e intere civiltà vengono distrutte; che le cose più semplici durano, ripetute in eterno dalle nuove generazioni. Sono passati sei mesi dalle vicende raccontate in Congegni infernali e Londra è ormai il fantasma della città che era un tempo. Wren sta iniziando a godersi la sua nuova vita da aviatrice, e non può nemmeno lontanamente immaginare che il padre Tom, che soffre ancora terribilmente per la mancanza di Hester, la stia tenendo all'oscuro di un'informazione molto importante che lo riguarda. Quando entrambi, per portare a termine una missione, fanno ritorno a Londra, scoprono che in quel che rimane della città predatrice si nasconde un segreto che potrebbe finalmente porre termine alla guerra. Ma cercare di portarlo alla luce, nel poco tempo che hanno a disposizione, potrebbe mettere a rischio le loro vite. Nel frattempo, molto lontano da lì, a loro insaputa, Hester è costretta a fronteggiare un nemico potente che, se non verrà fermato per tempo, potrebbe usare l'arma di cui è in possesso per distruggere l'umanità intera.
Dopo
essere stata interrotta per ben due volte, finalmente anche in Italia si può
leggere la conclusione della serie Macchine Mortali, composta da ben quattro
volumi di cui l'ultimo è stato appena pubblicato da Mondadori.
Dopo
aver trovato Macchine Mortali e L'oro dei predatori letture gradevoli, ma non
indimenticabili, devo dire che i due ultimi volumi, Congegni Infernali e
Pianura Oscura, sono stati un vero e proprio crescendo, sia di emozioni che di
complessità, tra una storia che, pagina dopo pagina, si è dimostrata sempre più
intricata e coinvolgente, e personaggi imperfetti ai quali però non è difficile
affezionarsi.
Credo,
a questo proposito, che Macchine Mortali sia la serie meglio gestita che io
abbia mai letto: il primo volume, infatti è autoconclusivo e lo stesso si può
dire del secondo, che è si un sequel, ma impostato in modo da poter essere
letto anche da solo. Il terzo è ambientato quindici anni dopo il secondo e
forma una sorta di duologia a parte con il quarto, che è il suo seguito diretto
e con il quale condivide i protagonisti, anche se, per certi aspetti, entrambi
possono essere considerati come autoconclusivi, dato che la trama principale di
ciascun libro inizia e finisce all'interno dello stesso.
Complicato?
Più che altro, difficile da spiegare a parole. Tuttavia è un piacere leggere
una serie in cui gli eventi iniziano e finiscono all'interno del singolo volume
ma, al tempo stesso, fanno parte di un affresco più ampio che richiede ben
quattro libri per essere completato nella sua interezza.
Pianura
Oscura ne è un esempio: è il libro che chiude il cerchio, in cui tutti i nodi
vengono al pettine, in cui vengono ripresi aspetti di cui non si parlava dal
finale di Macchine Mortali.
Si,
perché punto cruciale di Pianura Oscura è Londra, la città in cui tutto era
iniziato e che era stata distrutta da medusa negli ultimi capitoli del primo
volume della serie.
In
questo libro si scopre infatti cosa è successo alla città e a i suoi disastri
ma non solo: le ambientazioni infatti includono altri luoghi citati nel primo
volume, come le città orientali della Lega Antitrazionista e nuove città, come
l'aggressiva Harrowbarrow.
I
personaggi sono quelli incontrati nei tre libri precedenti, che abbiamo
imparato a conoscere e ad amare: Tom e Wren Natsworthy, Hester Shaw e il
Predatore Shrike, il coraggioso Theo Ngoni e Anna Fang, diventata il nemico
principale dell'intera serie, mentre le new entries sono poche e, ad eccezione
del personaggio del carismatico Wolf Kobold, limitate al ruolo di personaggi
secondari.
Nonostante
la narrazione in terza persona, usata anche negli altri romanzi della serie,
ogni capitolo viene raccontato dal punto di vista di personaggi differenti e,
nel corso di tutta la storia, si alterneranno diverse voci: da quelle, usate
più spesso, di Wren e dei suoi genitori, a quelle di personaggi quasi secondari
come Fishcake, il ragazzino perduto introdotto in Congegni Infernali al
generale Naga.
Ciò,
lo ammetto, crea un po' di confusione: i capitoli infatti non riportano mai il
nome del narratore e, per di più, spesso si svolgono in località completamente
diverse. Talvolta ho fatto fatica a capire di chi si parlasse e soprattutto
dove si svolgessero le vicende: ai fini della storia, credo che una mappa accurata
dei luoghi non sarebbe guastata!
In
conclusione la mia valutazione è di quattro stelline con un più. Pianura Oscura
è stata la migliore conclusione che potessi sperare per questa serie, il finale
è stato dolce amaro, mentre l'epilogo è riuscito a mettere in modo perfetto la
parola fine a una delle serie fantasy più interessanti dei primi anni duemila.
Spero
che prima o poi la Mondadori traduca anche la serie prequel di Macchine
Mortali, Fever Crumb, ancora inedita in Italia: Philip Reeve se lo meriterebbe
tantissimo!
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