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lunedì 21 ottobre 2019

Review Party: Pianura Oscura - Philip Reeve

Oggi partirà sul blog una settimana ricchissima di recensioni ed approfondimenti sulle ultime uscite del momento: la prima è una delle meno note eppure, a mio avviso, delle più meritevoli: si tratta dell'ultimo volume della serie Macchine Mortali di Philip Reeve, Pianura Oscura, pubblicato da Mondadori.
Trovate nella pagina "recensioni" i link alle mie opinioni sui tre volumi precedenti della saga. 


TITOLO: Pianura Oscura. Macchine Mortali 4
AUTORE: Philip Reeve
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 19,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: La Storia ci insegna proprio questo: che la vita va avanti, anche se i singoli individui muoiono e intere civiltà vengono distrutte; che le cose più semplici durano, ripetute in eterno dalle nuove generazioni. Sono passati sei mesi dalle vicende raccontate in Congegni infernali e Londra è ormai il fantasma della città che era un tempo. Wren sta iniziando a godersi la sua nuova vita da aviatrice, e non può nemmeno lontanamente immaginare che il padre Tom, che soffre ancora terribilmente per la mancanza di Hester, la stia tenendo all'oscuro di un'informazione molto importante che lo riguarda. Quando entrambi, per portare a termine una missione, fanno ritorno a Londra, scoprono che in quel che rimane della città predatrice si nasconde un segreto che potrebbe finalmente porre termine alla guerra. Ma cercare di portarlo alla luce, nel poco tempo che hanno a disposizione, potrebbe mettere a rischio le loro vite. Nel frattempo, molto lontano da lì, a loro insaputa, Hester è costretta a fronteggiare un nemico potente che, se non verrà fermato per tempo, potrebbe usare l'arma di cui è in possesso per distruggere l'umanità intera.


Dopo essere stata interrotta per ben due volte, finalmente anche in Italia si può leggere la conclusione della serie Macchine Mortali, composta da ben quattro volumi di cui l'ultimo è stato appena pubblicato da Mondadori. 
Dopo aver trovato Macchine Mortali e L'oro dei predatori letture gradevoli, ma non indimenticabili, devo dire che i due ultimi volumi, Congegni Infernali e Pianura Oscura, sono stati un vero e proprio crescendo, sia di emozioni che di complessità, tra una storia che, pagina dopo pagina, si è dimostrata sempre più intricata e coinvolgente, e personaggi imperfetti ai quali però non è difficile affezionarsi.
Credo, a questo proposito, che Macchine Mortali sia la serie meglio gestita che io abbia mai letto: il primo volume, infatti è autoconclusivo e lo stesso si può dire del secondo, che è si un sequel, ma impostato in modo da poter essere letto anche da solo. Il terzo è ambientato quindici anni dopo il secondo e forma una sorta di duologia a parte con il quarto, che è il suo seguito diretto e con il quale condivide i protagonisti, anche se, per certi aspetti, entrambi possono essere considerati come autoconclusivi, dato che la trama principale di ciascun libro inizia e finisce all'interno dello stesso.
Complicato? Più che altro, difficile da spiegare a parole. Tuttavia è un piacere leggere una serie in cui gli eventi iniziano e finiscono all'interno del singolo volume ma, al tempo stesso, fanno parte di un affresco più ampio che richiede ben quattro libri per essere completato nella sua interezza.
Pianura Oscura ne è un esempio: è il libro che chiude il cerchio, in cui tutti i nodi vengono al pettine, in cui vengono ripresi aspetti di cui non si parlava dal finale di Macchine Mortali.
Si, perché punto cruciale di Pianura Oscura è Londra, la città in cui tutto era iniziato e che era stata distrutta da medusa negli ultimi capitoli del primo volume della serie.
In questo libro si scopre infatti cosa è successo alla città e a i suoi disastri ma non solo: le ambientazioni infatti includono altri luoghi citati nel primo volume, come le città orientali della Lega Antitrazionista e nuove città, come l'aggressiva Harrowbarrow.
I personaggi sono quelli incontrati nei tre libri precedenti, che abbiamo imparato a conoscere e ad amare: Tom e Wren Natsworthy, Hester Shaw e il Predatore Shrike, il coraggioso Theo Ngoni e Anna Fang, diventata il nemico principale dell'intera serie, mentre le new entries sono poche e, ad eccezione del personaggio del carismatico Wolf Kobold, limitate al ruolo di personaggi secondari.
Nonostante la narrazione in terza persona, usata anche negli altri romanzi della serie, ogni capitolo viene raccontato dal punto di vista di personaggi differenti e, nel corso di tutta la storia, si alterneranno diverse voci: da quelle, usate più spesso, di Wren e dei suoi genitori, a quelle di personaggi quasi secondari come Fishcake, il ragazzino perduto introdotto in Congegni Infernali al generale Naga.
Ciò, lo ammetto, crea un po' di confusione: i capitoli infatti non riportano mai il nome del narratore e, per di più, spesso si svolgono in località completamente diverse. Talvolta ho fatto fatica a capire di chi si parlasse e soprattutto dove si svolgessero le vicende: ai fini della storia, credo che una mappa accurata dei luoghi non sarebbe guastata!
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline con un più. Pianura Oscura è stata la migliore conclusione che potessi sperare per questa serie, il finale è stato dolce amaro, mentre l'epilogo è riuscito a mettere in modo perfetto la parola fine a una delle serie fantasy più interessanti dei primi anni duemila.
Spero che prima o poi la Mondadori traduca anche la serie prequel di Macchine Mortali, Fever Crumb, ancora inedita in Italia: Philip Reeve se lo meriterebbe tantissimo!

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