Ciao a tutti. Oggi in programma c'è una recensione arrtrata: grazie ai review party avevo infatti recensito il primo e il terzo volume della serie The Dark Artifices di Cassandra Clare (terza serie dedicata agli Shadowhunters) ma non il secondo. Ho riletto a giugno Signore delle Ombre, grazie al gruppo di lettura di Divoratori di Libri e Arya Ravengirl (di cui non ricordo il nome del blog) e ora vi lascio la mia opinione.
AUTORE: Cassandra Clare
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO
(CARTACEO): 19,90€
PREZZO
(EBOOK): 6,99€
TRAMA: Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel "Volume Nero dei Morti", un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo
Signora
delle Ombre è il secondo volume della trilogia The Dark Artifices, la terza
serie di Cassandra Clare ambientata nel mondo degli Shadowhunters. Come anche
Signora della Mezzanotte, il libro precedente, Signore delle Ombre si concentra
su Emma e Julian, i due parabatai il cui amore proibito rischia di portare alla
luce un'antica maledizione, sui sette fratelli Blackthorn e i loro problemi, su
Cristina, divisa fra tre ragazzi e su Diana, che deve affrontare i problemi del
suo passato.
Per
chi non lo avesse ancora capito, iniziare a leggere degli Shadowhunters è come
iniziare una soap opera degna di Beautiful, ma con un forte elemento
paranormale: colpi di scena, relazioni intricate tra i personaggi, parentele
inaspettate e tanto altro ancora... non manca nessuno dei cliché da
telenovelas, conditi però da battaglie, duelli all'ultimo sangue e morti
illustri in puro stile Cassandra Clare.
Tuttavia,
se nelle prime serie questi aspetti erano ancora accennati, in The Dark
Artifices, le relazioni tra personaggi iniziano a prendere il sopravvento sulla
trama e, da questo punto di vista, Signore delle Ombre è la goccia che fa
traboccare il vaso.
Perché
in concreto in oltre seicento pagine di avvenimenti davvero importanti ne
accadono pochi, la maggior parte dei quali concentrati nei capitoli finali...
eppure io questo romanzo l'ho letto molto volentieri. Come mai?
Illustrazione di Cassandra Jean |
Colpa
dei personaggi e delle loro dinamiche, con cui Cassandra Clare, in questo
volume, si è proprio sbizzarrita. Ci sono le sottotrame romantiche, come quella
tra l'amore impossibile tra Emma e Julian e il triangolo tra fate e Nephilim di
Mark, Cristina e Kieran. Ci sono le storie di amicizia, come quella che lega i
gemelli Livvy e Tu a Kit Herondale, che in questo libro ricopre un ruolo più
importante che nel precedente. È c'è un
interessante trama politica legata a un gruppo di Shadowhunters intolleranti e
razzisti nei confronti dei Nascosti capitanati da Zara Dearborn, il personaggio
più insopportabile di tutte le serie, novelle incluse, di Cassandra Clare.
I
personaggi sono a dozzine ma, devo dirlo, rimangono comunque caratterizzati in
maniera accettabile. Merito, o colpa, della tendenza della Clare a inserire (o
per lo meno, a citare) tutti i personaggi delle serie precedenti anche nei
volumi di The Dark Artifices.
Il
risultato rimane a metà tra un grande affresco corale e una grande baraonda, ma
nel complesso non mi dispiace, oltre al fatto che Shadowhunters è una delle
poche serie in cui i personaggi tendono a ricordarsi degli eventi del passato e
anche dei loro lutti.
Per
quanto riguarda lo stile, devo dire che anche questo l'ho trovato però un po'
caotico.
Cassandra
Clare è un'autrice che adora due cose: le descrizioni e i rimandi ai classici,
della storia dell'arte, della letteratura, oltre che le citazioni bibliche. Si
vede che queste chicche le piacciono, che cura tantissimo l'espressione, e che
le vuole inserire in ogni dove ma, a mio avviso, il troppo stroppia e sempre
più spesso ho avuto l'impressione che la Clare perdesse di vista il nocciolo
della questione, specialmente per quanto riguarda le descrizioni: lunghe,
lunghissime, infinite e che spezzano il ritmo della narrazione in tanti, troppi
punti.
Il
risultato è quindi un romanzo di seicento pagine in cui gli eventi appaiono
costantemente diluiti da descrizioni, dialoghi e scene che avrebbero potuto
essere accorciate o direttamente tagliate, ed in cui solo il capitolo finale,
di oltre trenta pagine, risulta veramente incisivo.
Quindi
la mia valutazione è di quattro stelline con un meno: Signore delle Ombre non è
un brutto romanzo e devo dire di averlo letto piacevolmente, ma da troppa
importanza alle relazioni, amorose e non, tra i personaggi, che alla trama vera
e propria.
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