più simile a quella di una fangirl in preda agli ormoni).
Dunque se la scorsa settimana era dedicata alla Moglie del Califfo di Renée Ahdieh ci spostiamo ad ovest, nei regni fantasy di Akielos e Vere con C.S. Pacat
TITOLO: La mossa del principe
COLLANA: Triskell Edizioni
PREZZO (CARTACEO): 12,00€
PREZZO (EBOOK): 4,49€
TRAMA: Con i loro due paesi sull'orlo di una guerra, Damen e il suo nuovo padrone, Laurent, dovranno lasciarsi alle spalle gli intrighi del palazzo e concentrarsi sulle più ampie forze del campo di battaglia mentre viaggiano verso il confine per scongiurare un complotto fatale.
Costretto a nascondere la sua identità, Damen si sente sempre più attratto dal pericoloso e carismatico Laurent, ma via via che la fiducia nascente tra i due uomini si approfondisce, le scomode verità del passato minacciano di infliggere il colpo mortale al delicato legame che ha cominciato a unirli…
Ps: libro fornito dalla casa editrice (che ringrazio) per la recensione
Costretto a nascondere la sua identità, Damen si sente sempre più attratto dal pericoloso e carismatico Laurent, ma via via che la fiducia nascente tra i due uomini si approfondisce, le scomode verità del passato minacciano di infliggere il colpo mortale al delicato legame che ha cominciato a unirli…
Vi ricordate de Il principe prigioniero?
Già nella recensione, pubblicata l'anno scorso, vi avevo ripetuto più e
più volte quanto il romanzo di C.S. Pacat fosse riuscito a sorprendermi: pur
non essendo esattamente il mio genere, quel libro mi aveva incantato per una
serie di fattori, dalle ambientazioni, ben descritte e curate, ispirate anche
all'Antica Grecia, alla coppia di protagonisti, Damen e Laurent, nei confronti
dei quali è stato impossibile non comportarsi come una fangirl impazzita.
Ebbene Damen e Laurent sono tornati e devo dire che, nonostante mi
siano mancate le atmosfere della corte veriana, La mossa del principe non ha
nulla da invidiare verso il suo predecessore, anzi, secondo me, risulta
addirittura migliore de Il principe prigioniero.
Questo secondo romanzo infatti riprende esattamente da dove si era
concluso il precedente, con i protagonisti accompagnati da una compagnia
assortita di soldati che viaggiano per raggiungere il confine con Akielos,
terra di origine di Damen. Il loro cammino vero il confine non sarà affatto
facile e i due protagonisti si troveranno ad affrontare non solo ambigui
alleati e nemici manifesti, ma anche la crescita del loro rapporto.
Inutile quindi dirvi qual è stato, per me, il principale pregio del
romanzo, nonché motivo per cui ho adorato non solo il primo libro, ma anche
questo e, se continua così, l'intera serie: Damen e Laurent. Sono due
personaggi vivi, vivissimi, certo, con i loro difetti e i loro comportamenti a
volte inspiegabili, ma leggere di loro due insieme mi ha esaltato come nemmeno
le coppie dei romance più sdolcinati. In La mossa del principe ho adorato
soprattutto il percorso di crescita di Laurent: se nel primo volume nascondeva
le sue potenzialità sotto una corazza fredda e distaccata, in questo libro
finalmente il principe di Vere inizia ad aprirsi, soprattutto nei confronti di
Damen, con il quale inizia ad andare oltre al rapporto tra schiavo e padrone.
Damen, invece, si affeziona sempre più a Laurent ed inizia a fare i conti non
solo con i propri sentimenti crescenti verso il principe, ma anche con
l'avvicinarsi del momento in cui dovrà rivelargli la sua vera identità.
Accanto a loro vengono approfonditi altri personaggi, come quello di
Jord, a malapena citato nel primo volume, Aimeric e di Charls, mercante di
stoffe veriano che ho scoperto che sarà protagonista di una novella a sé.
Lo stile è come sempre ottimo. Mi piace molto come scrive la Pacat: con
la sua penna riesce ad evocare le atmosfere delle corti francesi quando si
parla di Vere, e della Grecia Antica, per quanto riguarda Akielos, rendendole
non solo vivide, ma addirittura realistiche. Il pregio di questa saga è infatti
che durante la lettura riuscivo ad immaginarmi perfettamente ogni scena, quasi
stessi guardando un film anziché leggendo un libro. Inoltre lo stile dell'autrice
non riesce a perdere la sua raffinatezza nemmeno di fronte alle scene più
esplicite, che si vengono descritte in tutti i loro dettagli, ma non risultano
mai volgari.
Il finale poi risulta perfetto, e lascia il lettore con la necessità di
iniziare subito la lettura del terzo volume.
Quindi, la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo. La serie di
C.S. Pacat è un fantasy diverso dal solito, senza magia, con ambientazioni
particolari e un lato romance più coinvolgente di molti romanzi rosa: per questo
motivo po consiglio a chiunque cerchi una storia che sembri quasi un romanzo
storico ma con un'ambientazione fittizia e, soprattutto, una coppia di
protagonisti per cui vale la pena tifare.
il primo mi era piaciuto tantissimo, mi aveva sorpresa. Devo recuperare al più presto questo e il terzo, sono sempre più curiosa
RispondiEliminaPensa... Io dovevo leggere questo da febbraio e poi a luglio in una settimana ho letto questo, il seguito e anche la prima delle novelle in inglese. Ti prendono, senza dubbio
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