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giovedì 15 giugno 2017

E #Da domani che succede? Blogtour: Da domani mi alzo presto - Simona Toma #Da domani... il cibo e l'amore

Buongiorno a tutti! Il post di oggi sarà lunghetto: conterrà infatti una recensione di un romanzo che ho trovato adattissimo per l'estate, ovvero Da domani mi alzo presto di Simona Toma e un approfondimento molto goloso legato ad uno dei temi principali del romanzo: il cibo.
Non voglio rubarvi un secondo di più perché sono sicura sarà una lettura interessante!



TITOLO: Da domani mi alzo presto
AUTORE: Simona Toma
COLLANA: Sperling &  Kupfer
PREZZO (CARTACEO): 17,99€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: «Milano era per me quell'attimo beato e irripetibile nella vita in cui si spalanca davanti a te tutta la meraviglia del mondo… E poi, all'improvviso, mi sono ritrovata depressa in pigiama e spalmata sul divano dei miei.» Michela ha fatto il grande salto. Dalla sua Piccola Città del Sud è arrivata a Milano piena di entusiasmo e aspettative. L'ha amata da subito e, quando ha trovato impiego in una famosa agenzia pubblicitaria e anche un fidanzato, ha pensato che tutto quello che voleva era esattamente lì e in quel momento. Peccato che ora, dopo nove anni di vita nella metropoli, le tocchi fare ritorno al paesello, senza lavoro e senza fidanzato. A trentasei anni, quasi trentasette, è comprensibile che non l'abbia presa bene. E che si trascini dal letto al divano di casa dei suoi, fumando una sigaretta dietro l'altra e nutrendosi solo di Lexotan, non fa pensare che possa riprendersi in fretta dalla batosta. Per fortuna però ci sono l'inarrestabile cugina Giulia - l'unica in famiglia con uno stipendio fisso, quello che le passa l'ex marito - e una bimbetta di dieci anni sbucata un giorno sul pianerottolo. Sguardo vispo e parlantina sciolta, ma un fardello troppo grande per la sua età, Aurora vive sola con il papà, un bell'uomo schivo e dai modi un po' formali. Sarà lei a riscuotere Michela dal suo torpore e, con la saggezza dei dieci anni, a farle capire che la vita ti regala di continuo nuove occasioni. Basta saperle cogliere.


Da domani mi alzo presto: quante volte lo abbiamo detto, senza magari adempire al nostro proposito? Da domani mi alzo presto, da domani rimetto in sesto la mia vita, da domani... Frasi che spesso, contengono buoni propositi rimandati di volta in volta.
Tuttavia, Da domani mi alzo presto è anche il titolo del romanzo di Simona Toma, una lettura che vi consiglio di non rimandare, adatta per l'estate, e con una protagonista, Michela, in cui è impossibile, almeno per qualche aspetto, non riconoscersi.
Michela si trova una situazione di stallo che non riesce, e che forse sotto sotto non vuol sbloccare: nel giro di un giorno infatti ha perso lavoro e fidanzato ed è stata costretta a trasferirsi dalla caotica Milano, a Piccola Città, dall'appartamentino in affitto alla casa dei genitori, dove, seppur curata e coccolata, è costretta a pensare a un modo per rimettersi in gioco. Peccato che le occasioni tardino ad arrivare... Fino a che non entra in gioco Aurora, la piccola e vivace vicina di casa, destinata a scombussolare la sua vita.
Da domani mi alzo presto è una lettura solare e positiva, che mi ha messo subito il buonumore, si legge in poco tempo ed è scritta in maniera semplice e oserei dire colloquiale: per questo la reputo adattissima a questa stagione.
Michela è un personaggio realistico: sopraffatta dai recenti cambiamenti nella sua vita decide di... non decidere affatto, e si lascia andare, passando le giornate in casa, a letto e a fumare. In realtà nonostante i suoi comportamenti non siano, almeno all'inizio ammirevoli, il suo carattere un po' sarcastico e un po' ironico me l'ha fatta subito apprezzare, e alla fine, il suo percorso da crescita è davvero notevole, oltre che ben sviluppato dall'autrice.
Per quanto riguarda Aurora... È strano a dirsi, almeno per me, che sopporto a malapena lo stereotipo del bambino saccente che compare spesso nei romanzi di questo genere, ma ho adorato questo personaggio. Aurora è intelligente e positiva: prende a cuore Michela e la aiuta a ricominciare, sia dal punto di vista lavorativo, chiedendole di farle da babysitter, che sentimentale, presentandole il suo papà, Giorgio, un po' burbero e vedovo da tanti, tanti anni che ha bisogno di un po' di amore nella sua vita...
Lo stile dell'autrice è fresco e moderno. Non risulta mai complicato e pesante,e, per chi conosce un po' il linguaggio dei social e dei meme, è ricco di piccole e divertenti chicche che mi hanno, più di una volta, strappato un sorriso. La storia è narrata in prima persona dalla voce di Michela, e questa scelta consente al lettore non solo di simpatizzare con la protagonista, che vista da un occhio esterno potrebbe apparire più antipatica di quanto sia in realtà, ma anche di esseri coinvolti nelle vicende narrate in modo diretto e appassionante. Una nota che ho apprezzato parecchio sono gli stralci del diario di Aurora: col senno di poi si sono rivelati un punto chiave della lettura, ma già da subito li ho apprezzati per la loro semplicità e per la capacità dell'autrice di caratterizzare la voce di una bambina con naturalezza, senza tuttavia risultare pesante, anche grazie alla lunghezza ridotta di questi estratti.
Forse solo il finale avrebbe potuto essere un po' più approfondito: Da domani mi alzo presto non è una lettura in sé molto lunga, non arriva nemmeno a trecento pagine, e forse avrei preferito che la sua conclusione fosse stata più lenta, meno affrettata. Gli ultimi capitoli infatti sono ricchi di eventi narrati molto velocemente, in contrasto con romanzo, che in generale rispecchia il ritmo placido di Piccola Città.
Comunque, la mia valutazione è di quattro stelline piene. Spesso d'estate cerco letture romantiche, positive e molto scorrevoli: Da domani mi alzo presto rientra perfettamente in questa categoria e se anche voi cercate un romanzo del genere, da leggere sotto l'ombrellone o sul divano con il condizionatore, prendere seriamente in considerazione questo libro! 





IL CIBO E L’AMORE

Fondamentalmente, non serve il correttore automatico, che ha modificato almeno tre volte il titolo di questa tappa, per rimarcare il concetto: il cibo È amore, e la storia di Michela lo dimostra. Basta pensare alle varie fasi della vita amorosa della protagonista (che dopotutto possono rispecchiare quelle di tutte noi) che possono essere rappresentate da una pietanza, o da un momento particolare legato al cibo:
-L’amore per la famiglia, ad esempio viene evocato dalle polpette di Super Carla, la madre della protagonista. Non è un caso che quelle polpette, tanto amate e desiderate da Michela durante la sua permanenza a Milano comincino a diventare indigeste quando la fine del soggiorno a Piccola Città inizia ad assomigliare sempre più a un miraggio…
- La vita di coppia a Milano, con Alessandro, viene ricordata dalla protagonista proprio attraverso gli aperitivi  e le cene nei locali del quartiere Isola dove abitavano... curioso che sembra che Michela pensi con più affetto ai ristoranti che al suo ex. 

- La ritrovata serenità, invece, ha i sapori del sud e di piccola Città, che Michela inizia a vedere come il luogo di un nuovo inizio e non come una stazione momentanea. Le cene in compagnia di Aurora  rappresentano in quest'ottica un vero e proprio punto di svolta. Non è un caso che uno degli incontri chiave tra Michela e Giorgio si svolga proprio davanti a un piatto di pasta alle cozze cucinato dall’uomo...

E per quanto mi riguarda? Sono drammaticamente il tipo che #da domani mi metto in dieta, che nel mio caso più che perdere peso significa "da domani mangio sano e meno schifezze", caratteristica che condivido con Michela. 
Credete che ce l'abbia fatta? Ehm... 
(La realtà non è poi così drammatica: vado molto a periodi perché diciamocelo, il cibo è amore ma le schifezze sono felicità pura!) 

E Adesso? Vi aspettiamo il 19, da Sonia nel Salotto del Gatto Libraio, con una tappa a tema... felino! 

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