TITOLO: Madame Claudel è in un mare di guai
COLLANA: Newton Compton 3.0
PREZZO (CARTACEO): 9,90 €
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: Ferdinand Brun vive a Parigi, al numero 8 di Rue Bonaparte, ha ottantatré anni e non gli piacciono le persone. Sfortunato dalla nascita – ha perso la mamma e la nonna quando era ancora piccolo –, è cresciuto nel risentimento, diventando introverso e taciturno. Purtroppo con il passare degli anni è addirittura peggiorato e così la moglie lo ha mollato di punto in bianco scappando con il postino, mentre la figlia e il nipotino sono andati a vivere dall’altra parte dell’oceano. Rimasto solo con la cagnolina Daisy, unico essere vivente degno del suo affetto, Monsieur Brun ha deciso di disertare il genere umano e di ridurre al minimo i suoi contatti con gli altri, compresi quelli con la portinaia, la detestata Madame Suarez. Un infausto giorno, la cagnolina Daisy muore e la settimana dopo Monsieur Brun rimane vittima di un incidente. Tutto è contro di lui, e quando la figlia lo mette di fronte all’ipotesi dell’ospizio, non gli resta che accettare l’aiuto di Madame Claudel, un’arzilla signora di novantatré anni, che abita al suo piano. Ma sarà l’arrivo della piccola Juliette, figlia dei nuovi condomini, l’unico evento in grado di scalfire il muro di diffidenza e scontrosità che il vecchio ha costruito intorno a sé.
Mai
giudicare un libro dalla copertina, si dice, ma se la cover in questione è
quella, a mio avviso, carinissima di Madame Claudel è in un mare di guai di
Aurelie Valognes, allora si spera che il contenuto rispecchi l'aspetto
esteriore. In questo caso è così: Madame Claudel è in un mare di guai è un
libro molto carino, proprio come la sua copertina, che alterna momenti
divertenti, ad altri commoventi, per una lettura dalle mille sfaccettature.
A
dispetto del titolo, il vero protagonista è un burbero e arzillo ottantenne,
Ferdinand Brun, che vive da solo con la sua cagna Daisy in un palazzo popolato
da inquilini di ogni tipo. L'anziano, a causa del carattere chiuso e
scorbutico, si è fatto detestare da tutti i suoi vicini, ed in particolare
dalla portinaia, Madame Suarez, che non vede l'ora di trovare un pretesto per
buttarlo fuori dal palazzo. Proprio quando questa possibilità sembra farsi
sempre più reale, Ferdinand scoprirà che non è così male aprirsi agli altri ed
avere degli amici, come la dirimpettaia Madame Claudel e la piccola Juliette,
la nuova inquilina del piano di sopra.
Ferdinand
è un personaggio a tutto tondo: nella mia testa l'ho addirittura immaginato com
le sembianze del protagonista del film Disney Up, anch'esso un vecchietto
irascibile ma dal cuore d'oro. La cosa che più mi ha colpito è il suo percorso
di crescita, sorprendente per un personaggio più che ottantenne: i progressi di
Ferdinand nell'aprirsi verso il prossimo, nel recuperare i rapporti prima con i
vicini e poi con la famiglia, attraverso mille esilaranti avventure, non solo
mi hanno divertito ma, a tratti, mi hanno persino commosso, ed ho trovato
quest'incredibile evoluzione il più grande pregio della storia.
Anche i personaggi secondari risultano
pittoreschi e facilmente identificabili: da Madame Claudel, arzilla novantenne
ultramoderna, che mi ha fatto pensare "anch'io, alla sua età, voglio
essere come lei", all'adorabile Juliette, bambina precoce e sveglia, che
un po' mi ha ricordato Paloma de L'eleganza del riccio (citato nel retro del
romanzo), che insegna al protagonista ad aprirsi alla vita e ad uscire dal suo
appartamento. Menzione d'onore a Madame Suarez, la terribile portinaia, a metà
tra una Crudelia de Mon e una casalinga disperata, diabolicamente irresistibile
nel suo voler mettere a tutti i costi i bastoni tra le ruote a Ferdinand.
La
scrittura all'inizio mi ha lasciato un po' perplessa. Il romanzo infatti è
scritto in terza persona, tempo presente e frasi brevi, ma l'effetto non
risulta tanto "telegrafico", come spesso mi lamento nei romanzi young
adult, quanto "diverso", insolito. È uno stile sicuramente
particolare, che nei primi capitoli può lasciare perplesso il lettore ma che,
una volta entrati nella lettura, risulta addirittura elegante. I capitoli sono
molto brevi e veloci, e permettono di rendere ancora più avvincente la lettura:
una volta terminato un capitolo infatti, non puoi non dire "ancora
uno..." Sono come le ciliegie: uno tira l'altro.
Dunque?
La mia valutazione è di quattro stelline. Madame Claudel è in un mare di guai è
una lettura veloce e scorrevole, che, a dispetto delle dimensioni, trasmette
molte emozioni, dalla gioia e il divertimento, alla commozione nei confronti di
un personaggio principale che sa come attirare l'attenzione del lettore.
L'unica
nota che mi ha lasciato a dir poco perplessa è il titolo italiano: perché si
parla di Madame Claudel se il vero protagonista è Monsieur Brun? (Anche se, a
dire il vero, la stessa osservazione si può fare nei confronti del bizzarro
titolo originale, traducibile alla lettera come "Nonna nelle
ortiche")
Vedo che a tutti è piaciuto questo libro e tutti ci siamo posti la stessa domanda...perchè Madame Claudel? Ahahahah
RispondiEliminaPerché??? Non me lo so spiegare... persino il titolo originale snobba il povero Monsieur Brun!
EliminaCarinissimo libro, anche a me il titolo ha lasciato un po' perplessa ma è anche vero che Madame Claudel ti entra nel cervello con le poche scene che ha xD
RispondiEliminaE' un personaggio meraviglioso, alla sua età vorrei essere anch'io così pimpante e moderna (in realtà tutti ti entrano nella testa, persino Madame Suarez!)
Eliminaé piaciuto molto anche. Il titolo? E' la Newton, tutto è un mistero, certo che è mi piacerebbe parlare con il traduttore e chiedergli: "Perchè?" XD
RispondiEliminaNon è nemmeno tanto colpa del traduttore XD lui si è trovato il titolo "Nonna nelle ortiche" e avrà detto: "mmh, qui c'entra sicuro Madame Claudel!" (anche se mi chiedo da dove abbia tirato fuori il mare di guai, a me sembra che lei se la passi benissimo!)
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