TITOLO: Carve the Mark. I predestinati
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 15,90 €
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: In una galassia percorsa da una forza vitale chiamata corrente, ogni uomo possiede un dono, un potere unico e particolare, in grado di influenzarne il futuro. CYRA è la sorella del brutale tiranno che regna sul popolo shotet. Il suo dono, che le conferisce potere provocandole allo stesso tempo dolore, viene utilizzato dal fratello per torturare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani del tiranno. Lei è molto più di questo. Molto più di quanto lui possa immaginare. AKOS è il figlio di un contadino e di una sacerdotessa-oracolo del pacifico popolo di Thuvhe. Ha un animo generoso e nutre una lealtà assoluta nei confronti della famiglia. Da quando i soldati shotet hanno rapito lui e il fratello, l'unico suo pensiero è di liberarlo e portarlo in salvo, costi quel che costi. Nel momento in cui Akos, grazie al suo dono, entra nel mondo di Cyra, le differenze tra le diverse origini dei due ragazzi si mostrano in tutta la loro evidenza, costringendoli a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro. Carve the Mark - I predestinati è un racconto sul potere, l'amicizia e l'amore in una galassia carica di doni inaspettati.
Carve the Mark mi
aveva ispirato sin da prima della sua pubblicazione: una bella copertina, una
trama intrigante, un genere diverso dai soliti YA, la fantascienza: tutto mi
spingeva verso la lettura di questo romanzo
Ci sono diversi
aspetti di Carve the Mark che mi hanno colpito positivamente. Il primo che
salta subito all'occhio è il complicato world-building: Veronica Roth, per
questa nuova serie, ha dato vita ad un intero sistema solare, con diversi
pianeti ciascuno con le proprie caratteristiche, abitato da popoli con culture
e tradizioni distinte. In questo primo romanzo conosciamo in maniera
approfondita solo Thuve, il pianeta dove si svolge buona parte della storia, ma
spero che il seguito (o i seguiti) ci riservino un bel viaggio completo nella
Galassia.
Il primo impatto
con questo Universo è straniante: i nomi che ci vengono presentati sono
tantissimi e quasi tutti impronunciabili, le parentele tra i personaggi
intricate, i luoghi molteplici e difficili da ricordare. Superare i primi
capitoli non è stato dunque facile, complice anche un ritmo inizialmente lento,
ma una volta imparato a conoscere il contesto generale, e i protagonisti, vi
assicuro che la storia diventa molto più godibile.
Infatti, anche i
protagonisti mi hanno colpito in positivo: una volta imparati a conoscere, è
impossibile non affezionarsi a Cyra e a Akos, e tifare per loro. Entrambi hanno
una personalità complessa e sfaccettata, che li rende realistici nonostante il
contesto fantascientifico in cui si muovono. Se c'è una cosa, poi, che devo
applaudire alla Roth è stata la gestione del rapporto tra Akos e Cyra: si
tratta di una relazione in costante evoluzione, mai affrettata e molto naturale
nel suo sviluppo, dal primo incontro all'iniziale diffidenza, fino all'amicizia
che si crea tra i due. L'autrice dispone di oltre quattrocento pagine per
gestire la sua storia, e ho apprezzato il fatto che non abbia mai saltato
nessun passaggio, anche a costo, qualche volta, di rallentare troppo, o come accade
verso il finale, di accelerare in maniera improvvisa il ritmo narrativo
Per quanto riguarda
lo stile devo dire che il romanzo in generale si legge bene. I primi capitoli
in particolare possono risultare lenti e un po' confusi, ma in una serie che si
prospetta complessa come questa mi sembra normale, viste le numerose
informazioni da introdurre con il rischio, qui sventato, di cadere in eccessi
di spiegazioni non richieste. Man mano che la storia va avanti, e che il
lettore ha preso confidenza con l'universo di Carve the Mark la lettura si fa
avvincente, e le parti più descrittive e riflessive lasciano posto all'azione
che domina gli ultimi capitoli del romanzo.
Ho trovato la
scrittura della Roth più matura rispetto a quella della serie di Divergent, meno
telegrafica, e forse per questo meno scattante e veloce, ma più dettagliata,
sia per quanto riguarda le descrizioni di ambienti e luoghi, sia le descrizioni
degli stati d'animo dei protagonisti. Mi ha lasciata parecchio perplessa la
scelta di alternare la terza persona per quanto riguarda il punto di vista di
Akos alla prima persona usata per i capitoli narrati da Cyra. Se ho trovato
quest'ultima volontà adeguata per la particolare situazione in cui si trova la
ragazza, per quanto riguarda Akos devo dire che una prima persona mi avrebbe
coinvolto di più, e lasciato meno straniata; anche se questa particolare scelta
della Roth nom influenza più di tanto il risultato finale.
La mia valutazione
è dunque di quattro stelle con un più. Sembra, dai pareri che leggo in giro,
che questo romanzo o lo si ami o lo si odi. Io sono del primo partito: la
storia di Cyra e Akos si è rivelata una lettura avvincente, una di quelle che
inizi e finisci dopo pochi giorni tanto vuoi sapere come si conclude la
vicenda. Detto questo, come farò a resistere un anno in attesa del seguito?
Ciao! Bellissima recensione, anche se è la prima positiva che sento XD
RispondiEliminaIo non penso che prenderò mai il libro - anche se la bellissima copertina mi ha tentata in più occasioni - ma mi hai comunque intrigata!
A presto ^^
-G
Io invece ne ho lette parecchie di positive, ma anche qualcuna negativa... comunque c'è da dire che è di fantascienza, non è un genere che piace a tutti. Poi quasi sicuramente uscirà anche l'edizione Oscar di Carve the Mark, magari puoi farci un pensierino, in ogni caso come edizione questa è stupenda (la copertina brilla!) e non troppo costosa
RispondiEliminaSarà una delle prossime letture, non vedo l'ora! Ho il libro qui che aspetta di essere aperto!
RispondiEliminaxoxo Connor
Spero ti piaccia! Non vedo l'ora di leggere la tua opinione
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