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lunedì 29 agosto 2016

Recensione: Ps. Ti amo ancora - Jenny Han

Ciao a tutti. Ecco una delle molteplici recensioni delle mie letture di agosto... Cosa strana: ho riletto la recensione del primo e mi sono resa conto, col senno di poi, di aver cambiato idea sul finale. Nella recensione avevo scritto che era un po' troppo aperto, ma era comunque una recensione a caldo, a freddo invece mi sono resa conto che andava benissimo così. Ciononostante ho letto lo stesso il seguito... e questo è il mio pensiero. 


TITOLO: Ps: ti amo ancora
AUTORE: Jenny Han
COLLANA: Piemme 
PREZZO (CARTACEO): 16,00
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: Lara Jean non si aspettava di innamorarsi davvero di Peter. All'inizio era solo una recita per far ingelosire qualcun altro.
E invece, alla fine, quello che fingevano di provare si è trasformato in una storia d'amore. Una storia vera, di quelle che possono spezzare il cuore. Naturalmente Lara Jean pensa che sarà lei a farsi male, che un giorno Peter tornerà con la sua ex. Poi però un ragazzo proveniente dal passato arriva a scombussolare le sue certezze. Una ragazza può amare due ragazzi? A volte innamorarsi è la parte più semplice dell'amore.



Ultimamente vanno di moda le serie, sia televisive che letterarie. Per quanto riguarda queste ultime, molte volte spezzare un libro risulta una scelta obbligata, specialmente se l'autore vuole raccontare una storia molto lunga e completa: chi mai si porterebbe in giro un tomo di tremila pagine?
In altri casi, invece, scrivere un seguito è quasi una questione di puro marketing: si aggiunge un "dopo", spesso non indispensabile, ad una storia che sarebbe potuta tranquillamente finire con un unico volume, e, molte volte, questi romanzi successivi non sono nemmeno all'altezza del primo. È questo, secondo me, il caso di Ps: ti amo ancora, seguito di Tutte le volte che ho scritto ti amo di Jenny Han: avevo amato il primo volume, il suo mix di tenerezza, romanticismo e buonumore mi aveva conquistata, facendomi superare anche una cocente delusione universitaria, mentre il sequel mi ha lasciato più freddina. La colpa, se si può chiamare così, è che il primo volume raccontava una storia già completa di suo: certo, il finale era abbastanza aperto, ma l'avevo trovato una conclusione adatta alla storia. Di conseguenza ero curiosa di fronte al seguito: cosa si sarebbe inventata l'autrice per proseguire una storia che, a mio avviso, poteva essere tranquillamente conclusa?
Nel complesso Ps: ti amo ancora non è poi così male: vi ho rivisto infatti le stesse caratteristiche che avevo apprezzato del primo, dai personaggi alla giusta dose di romanticismo adolescenziale e dolcezza. Ritroviamo la protagonista, Lara Jean, e Peter K., il ragazzo che inaspettatamente le aveva fatto battere il cuore, e poi le sorelle di Lara, la saggia Margot e la piccola, ed esasperante, Kitty, e tutti i ragazzi del quartiere, compresa l'amica Chris e la terribile Genevieve, in questo libro particolarmente odiosa. Ai personaggi di questo volume si aggiunge John Ambrose, uno dei ragazzi a cui era diretta una delle lettere di Lara Jean, che si è rivelato una bella sorpresa: gentile, carino e romantico quanto basta... peccato che l'autrice scelga di impiegarlo per introdurre un triangolo amoroso che, sebbene aggiunga qualche imprevisto in più alla storia, secondo me non era strettamente necessario.
In effetti il grande difetto del romanzo, secondo me, è proprio questo: non era necessario. Non ho notato niente, nel libro, che mi abbia fatto pensare che, rispetto alla storia in generale, questo libro fosse imprescindibile: non c'è una grandissima crescita dei personaggi, e nemmeno grossi sconvolgimenti di trama. Tutto si fonda sui malintesi tra Lara Jean e Peter K., dovuti in gran parte a un video relativo a loro due, che riprende il finale del primo romanzo. Questa era forse l'unica maniera in cui l'autrice poteva sconvolgere una storia che altrimenti sarebbe proceduta dritta sui binari, in maniera regolare, tanto i protagonisti sono giusti l'uno per l'altra. Tuttavia, alla lunga, questi malintesi studiati un po' a tavolino stufano, e anche la conclusione, seppure carina ed appropriata, non mi ha completamente soddisfatto.
Per fortuna lo stile della Han non è cambiato: sempre leggero e scorrevole, permetterebbe di leggere senza affaticarsi anche un pesantissimo trattato! Grazie alla sua scrittura ho apprezzato lo scorrere delle situazioni senza mai annoiarmi, nonostante alcune di esse suonassero un po' ripetitive.
In conclusione la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Il romanzo in sé è promosso, però non si tratta di un seguito necessario: la storia di Lara Jean e Peter K. si sarebbe potuta concludere tranquillamente con Tutte le volte che ti ho scritto ti amo. Per questo sono rimasta alquanto perplessa della scelta della Han di trasformare questa serie in una trilogia. Che cosa abbia da dire ancora... lo scopriremo nel terzo volume! 


2 commenti:

  1. Eh guarda, tra serie letterarie con seguiti che non servono e serie letterarie di autoconclusivi ma con personaggi collegati non so cos'è peggio. Però, nonostante tutto, questa serie è nel Kobo in attesa di essere letta.

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    1. Per me è peggio la prima XD talvolta capita che i personaggi collegati abbiano una storia migliore dei veri protagonisti, mentre se un seguito non serve... non serve e basta! Comunque almeno il primo vale la pena di leggerlo, è molto carino!

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