Questo romanzo l'ho amato e non sono la sola... se cercate un thriller, o volete approcciarvi al genere, 9 Giorni fa di sicuro per voi!
AUTORE: Gilly Macmillan
COLLANA: Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 9,99 €
PREZZO (EBOOK): 2,99€
TRAMA: Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio
Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa
tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della
stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno
con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un
attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una
madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel
tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre
più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve
affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi
cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua
famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo
Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu,
da che parte starai?
È raro trovare
diversi blogger d'accordo su uno stesso libro. Ed è ancora più raro leggere
diverse recensioni che concordano su una stessa valutazione di 5 stelline!
Il libro di cui si
parla in questi termini è 9 Giorni, di Gilly Macmillan, e mi è bastato trovare
un thriller con così tanti responsi positivi per farmi venire subito voglia di
leggerlo.
Prima di iniziare,
tuttavia, dovete sapere che 9 Giorni non è un romanzo facile. Il tema trattato,
infatti, è piuttosto duro e il modo in cui l'autrice ne parla, lo rende ancora
più realistico. Questo romanzo, infatti, si sviluppa attorno alla sparizione di
un bambino di otto anni, Ben Finch, che svanisce nel nulla durante una
passeggiata nel bosco con la madre.
La storia viene
raccontata attraverso due punti di visti principali, quello di Rachel, madre di
Ben, e quello di Jim, il detective che si occupa del caso.
A mio avviso, questa
si è rivelata una scelta assolutamente vincente.
Attraverso gli
occhi della madre, infatti, viviamo un'esperienza distruttiva: Rachel Jenner è
un personaggio delineato alla perfezione, in ogni sua singola emozione, dalla
paura per la sorte del figlio, ai sensi di colpa, alla disperazione più pura,
ed è stato impossibile, almeno per me, non entrare in empatia con lei.
Al
contrario, nei capitoli dedicati a Jim, possiamo assistere in diretta
all'indagine, partecipando ad interrogatori, percorrendo piste vere e presunte,
ed assistendo a numerosi colpi di scena.
Tutti i personaggi,
anche quelli secondari, sono delineati minuziosamente: in questo modo il
romanzo sembra sempre più verosimile... e questo mi ha messo addosso una grande
ansia.
Perché in fondo è
questa la parola chiave del romanzo: ansia. Perché nessuno sa se il bambino è
vivo o morto, e per trecento pagine ho potuto respirare l'ansia della sua
famiglia e della polizia nei suoi confronti, e ansia anche perché ciò che è
capitato a Ben può capitare dovunque e a chiunque.
Un'altra
caratteristica peculiare del romanzo, che mi ha convinto parecchio, è il
"lato social" dell'inchiesta. Come in qualsiasi caso mediatico del
XXI secolo, anche il rapimento di Ben Finch ha attirato l'attenzione della rete
e l'autrice ha ricostruito in maniera perfetta come il mondo del web si intromette
in maniera quasi morbosa in questo tipo di casi.
Tra i capitoli
infatti fanno capolino articoli internet fittizi con commenti inclusi e anche
pagine di un blog, "Troviamo Ben Finch", che ricopre un ruolo
fondamentale all'interno del romanzo. Ma non è tutto: l'autrice mostra anche,
senza troppi fronzoli, il modo in cui la rete può rovinare la reputazione di
una persona, senza avere prove di quello che viene detto e ciò, al di là del
ruolo all'interno della narrazione, è un'importante lezione sui nostri tempi.
Inoltre, ogni
giorno in cui è diviso il romanzo (facendo riferimento ai 9 Giorni del titolo)
si apre con una citazione di articoli o saggi sul tema dei rapimenti di minori:
questo tocco dà ancora più serietà a un libro che, fin dalle prime pagine, si
dimostra assolutamente verosimile.
Lo stile della
Macmillan è scorrevole, non troppo semplice ma nemmeno complesso, e,
soprattutto, non risulta freddo e distaccato come quello della maggior parte
dei giallisti. In 9 Giorni infatti, mi sono sentita emotivamente coinvolta
nella storia, e sono riuscita ad immedesimarmi nei due protagonisti, vivendo
con loro il dramma del rapimento di Ben, emozionandomi, provando paura, e anche
speranza, per la sorte del bambino, che viene chiarita solamente negli ultimi
capitoli.
Il finale poi è
perfetto per questo romanzo, e, per una volta, mi sento totalmente d'accordo
con le scelte dell'autrice, oltre che con l'interessante riflessione finale
della protagonista sul,a fiducia, tema portante del romanzo. In conclusione,
anche io mi sento di dare a questo romanzo il massimo, cioè cinque stelline. 9
Giorni non è solo un thriller, un romanzo d'evasione, ma è anche un libro che
ha qualcosa da insegnare ai propri lettori, e io, d'ora in poi, non riuscirò
mai più ad aspettare da sola un autobus in luoghi isolati senza che mi venga in
mente la storia di Ben...
Che ansia!
Più recensioni leggo di questo romanzo, più ne trovo di positive.
RispondiEliminaDevo decidermi a legegrlo anche io.
Te lo consiglio vivamente -soprattutto per quando avrai voglia di provare un thriller.
EliminaHo sentito parlare così bene di questo libro che ormai sono curiosissima di leggerlo =)
RispondiEliminaIo non posso fare altro che consigliarlo, perché sicuramente è uno dei thriller migliori dell'anno.
EliminaA me purtroppo non è piaciuto molto :/ L'ho letto volentieri, ma non mi ha preso :/
RispondiEliminaMi dispiace... anche a me capita talvolta di non apprezzare romanzi che tutti gli altri adorano, ma si sa che dipende dai gusti :(
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