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martedì 24 novembre 2015

Recensione: 9 Giorni - Gilly Macmillan

Ciao a tutti! Sono un po' a corto di post in questo fine novembre... sto preparando qualcosa di carino per Natale, ma mi mancano le idee per i post attuali. Tuttavia, abbondo di recensioni, sono piena di recensioni, ne ho più di venti in saccoccia: dunque cosa fare, in un blog letterario, se non pubblicare recensioni?
Questo romanzo l'ho amato e non sono la sola... se cercate un thriller, o volete approcciarvi al genere, 9 Giorni fa di sicuro per voi!


TITOLO: 9 Giorni
AUTORE: Gilly Macmillan
COLLANA: Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 9,99
PREZZO (EBOOK): 2,99
TRAMA: Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?


È raro trovare diversi blogger d'accordo su uno stesso libro. Ed è ancora più raro leggere diverse recensioni che concordano su una stessa valutazione di 5 stelline!
Il libro di cui si parla in questi termini è 9 Giorni, di Gilly Macmillan, e mi è bastato trovare un thriller con così tanti responsi positivi per farmi venire subito voglia di leggerlo.
Prima di iniziare, tuttavia, dovete sapere che 9 Giorni non è un romanzo facile. Il tema trattato, infatti, è piuttosto duro e il modo in cui l'autrice ne parla, lo rende ancora più realistico. Questo romanzo, infatti, si sviluppa attorno alla sparizione di un bambino di otto anni, Ben Finch, che svanisce nel nulla durante una passeggiata nel bosco con la madre.
La storia viene raccontata attraverso due punti di visti principali, quello di Rachel, madre di Ben, e quello di Jim, il detective che si occupa del caso. 
A mio avviso, questa si è rivelata una scelta assolutamente vincente.
Attraverso gli occhi della madre, infatti, viviamo un'esperienza distruttiva: Rachel Jenner è un personaggio delineato alla perfezione, in ogni sua singola emozione, dalla paura per la sorte del figlio, ai sensi di colpa, alla disperazione più pura, ed è stato impossibile, almeno per me, non entrare in empatia con lei. 



Al contrario, nei capitoli dedicati a Jim, possiamo assistere in diretta all'indagine, partecipando ad interrogatori, percorrendo piste vere e presunte, ed assistendo a numerosi colpi di scena.
Tutti i personaggi, anche quelli secondari, sono delineati minuziosamente: in questo modo il romanzo sembra sempre più verosimile... e questo mi ha messo addosso una grande ansia.
Perché in fondo è questa la parola chiave del romanzo: ansia. Perché nessuno sa se il bambino è vivo o morto, e per trecento pagine ho potuto respirare l'ansia della sua famiglia e della polizia nei suoi confronti, e ansia anche perché ciò che è capitato a Ben può capitare dovunque e a chiunque.
Un'altra caratteristica peculiare del romanzo, che mi ha convinto parecchio, è il "lato social" dell'inchiesta. Come in qualsiasi caso mediatico del XXI secolo, anche il rapimento di Ben Finch ha attirato l'attenzione della rete e l'autrice ha ricostruito in maniera perfetta come il mondo del web si intromette in maniera quasi morbosa in questo tipo di casi.
Tra i capitoli infatti fanno capolino articoli internet fittizi con commenti inclusi e anche pagine di un blog, "Troviamo Ben Finch", che ricopre un ruolo fondamentale all'interno del romanzo. Ma non è tutto: l'autrice mostra anche, senza troppi fronzoli, il modo in cui la rete può rovinare la reputazione di una persona, senza avere prove di quello che viene detto e ciò, al di là del ruolo all'interno della narrazione, è un'importante lezione sui nostri tempi.
Inoltre, ogni giorno in cui è diviso il romanzo (facendo riferimento ai 9 Giorni del titolo) si apre con una citazione di articoli o saggi sul tema dei rapimenti di minori: questo tocco dà ancora più serietà a un libro che, fin dalle prime pagine, si dimostra assolutamente verosimile.
Lo stile della Macmillan è scorrevole, non troppo semplice ma nemmeno complesso, e, soprattutto, non risulta freddo e distaccato come quello della maggior parte dei giallisti. In 9 Giorni infatti, mi sono sentita emotivamente coinvolta nella storia, e sono riuscita ad immedesimarmi nei due protagonisti, vivendo con loro il dramma del rapimento di Ben, emozionandomi, provando paura, e anche speranza, per la sorte del bambino, che viene chiarita solamente negli ultimi capitoli.
Il finale poi è perfetto per questo romanzo, e, per una volta, mi sento totalmente d'accordo con le scelte dell'autrice, oltre che con l'interessante riflessione finale della protagonista sul,a fiducia, tema portante del romanzo. In conclusione, anche io mi sento di dare a questo romanzo il massimo, cioè cinque stelline. 9 Giorni non è solo un thriller, un romanzo d'evasione, ma è anche un libro che ha qualcosa da insegnare ai propri lettori, e io, d'ora in poi, non riuscirò mai più ad aspettare da sola un autobus in luoghi isolati senza che mi venga in mente la storia di Ben... 
Che ansia!  


6 commenti:

  1. Più recensioni leggo di questo romanzo, più ne trovo di positive.
    Devo decidermi a legegrlo anche io.

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    1. Te lo consiglio vivamente -soprattutto per quando avrai voglia di provare un thriller.

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  2. Ho sentito parlare così bene di questo libro che ormai sono curiosissima di leggerlo =)

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    1. Io non posso fare altro che consigliarlo, perché sicuramente è uno dei thriller migliori dell'anno.

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  3. A me purtroppo non è piaciuto molto :/ L'ho letto volentieri, ma non mi ha preso :/

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    1. Mi dispiace... anche a me capita talvolta di non apprezzare romanzi che tutti gli altri adorano, ma si sa che dipende dai gusti :(

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