Ma bando alle ciance. Vi lascio la recensione.
AUTORE: Fabio Deotto
COLLANA: Einaudi Stile Libero
PREZZO (CARTACEO): 19,50 €
PREZZO
(EBOOK): 8,99€
TRAMA: C'è
qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un'aria viziata che toglie il
respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini
possiedono le chiavi. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla
decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato,
dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un'ex attrice di grandi speranze la cui
mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall'affetto
morboso della madre. Sono gli inquilini di una palazzina di Milano dove si
consuma un atto violento e all'apparenza inspiegabile. Delle indagini è
incaricato un commissario dal passato oscuro e dal presente tormentato. La
realtà prende forma un tassello alla volta, in un'atmosfera che si fa sempre
più tesa, fino a comporre un mosaico gotico che costringe i protagonisti a fare
i conti con ciò che davvero sono.
Sulle prime
Condominio R39 non mi ispirava molto. La sua uscita in libreria per me era
passata inosservata, tanto che mi sono sorpresa quando l'ho visto trionfare, e
di molto, nel sondaggio mensile per la Lega dei Lettori del blog il Profumo dei
Libri. Tuttavia, il thriller è un genere che apprezzo parecchio, dunque l'ho
cercato in biblioteca e fortunatamente ne ho trovato una copia. Avevo paura di
non terminarlo, causa esami, ma non ce n'è stato bisogno: Condominio R39 mi ha
rapito dalla prima all'ultima riga, tanto che ci ho messo nemmeno tre giorni a
terminarlo, alternandolo agli esercizi di meccanica razionale e alle funzioni
di analisi (un trittico vincente).
In effetti
Condominio R39 è un ottimo romanzo d'evasione: adesca il lettore con una
premessa accattivante (in una palazzina vengono ritrovate 5 persone ridotte in
condizioni gravi e un ragazzo in stato confusionale) e lo conduce, tra segreti
e mezze rivelazioni, tra personaggi misteriosi e poliziotti deviati, fino alla
soluzione dal caso.
Il nucleo
principale del romanzo infatti sono le indagini del commissario Pallino (nome
alquanto originale), che si alternano alle vicende dei condomini nelle ore
immediatamente precedenti alla tragedia.
All'inizio questo
sistema dei salti temporali mi aveva confusa. Non avevo subito afferrato che
l'azione si spostava avanti e indietro, tra passato e presente, ma alla fine,
leggendo bene le indicazioni temporali, ho iniziato a mettere mentalmente
ordine in una vicenda che, tuttavia, è oscura fino agli ultimi capitoli.
I personaggi sono...
particolari. Credo che sia l'aggettivo più adatto per descriverli. Diciamo in
maniera approssimativa che non ce n'è uno normale, tra un'attrice di teatro
ormai decaduta e in preda a disturbi psichici, una coppia di fidanzati dalle
abitudini bizzarre, un bambino oppresso dalla madre troppo protettiva e un
vecchio professore in pensione ossessionato da esperimenti in barattoli. Su di
loro indaga il commissario Pallino, individuo ben lontano da certe figure
eroiche, un poliziotto tormentato dai sensi di colpa sia riguardo un evento del
suo passato, sia riguardo il presente.
Ho trovato questi
protagonisti più simili ad attori su un palcoscenico che a personaggi veri e
propri, ma trovo che le loro stranezze siano funzionali alla narrazione e diano
un tocco horror alla storia, che in questo caso non guasta, anzi dona al
romanzo un'atmosfera ancor più agghiacciante.
Lo stile di Deotti
è anch'esso diverso dal solito: anche se non si tratta di uno dei miei modi di
scrivere preferiti, devo ammettere che l'ho trovato adatto alla situazione.
Infatti Deotti
utilizza una terza persona esterna, che da un lato permette di osservare una
scena dal punto di vista di più personaggi, ma dall'altro non consente, almeno
nel mio caso, la completa partecipazione emotiva alla scena. Più volte, durante
la lettura, mi è sembrato, più di avere a che fare con un romanzo, di assistere
a una serie tv dai toni giallo-horror. Non a caso, infatti, le descrizioni di
ambienti e personaggi sono precise, anche se non troppo invadenti, e soprattutto
permettono al lettore di farsi una propria idea di come si svolgono le scene.
Tuttavia da questo
romanzo, per quanto siano presenti momenti più riflessivi, non aspettatevi
grandi emozioni e sentimenti: da questo punto di vista Condominio R39 mi è sembrato
piuttosto freddo (come è di solito normale per questo genere). Ciononostante,
dal punto di vista dell'intrattenimento, Condominio R39 è un ottimo libro, che
tiene il lettore con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, con un
caso che ho trovato ben architettato e avvincente.
Dunque la mia
valutazione è di quattro stelline tonde tonde, un buon giudizio penalizzato
forse anche da un finale che, rispetto all'accuratezza dell'opera, mi è
sembrato un po' incompleto (come al solito, voglio sempre sapere cosa accade dopo).
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