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sabato 27 giugno 2015

Recensione: Condominio R39 - Fabio Deotto

Eccoci qui con la recensione estesa del libro letto per la lega dei Lettori, iniziativa di Alessia del blog Il profumo dei libri, che si avvia verso l'ultimo mese. Per giugno abbiamo letto Condominio R39 di Fabio Deotto e nel mio caso si è rivelato una piacevole sorpresa. Tra l'altro ho avuto anche la fortuna di trovarlo in biblioteca - non capita spesso- e terrorizzata dal prestito (con gli esami non avevo la più pallida idea di quanto ci avrei messo) l'ho iniziato subito. L'ho finito in due giorni. Due.
Ma bando alle ciance. Vi lascio la recensione.

TITOLO: Condominio R39
AUTORE: Fabio Deotto
COLLANA: Einaudi Stile Libero
PREZZO (CARTACEO): 19,50
PREZZO (EBOOK): 8,99

TRAMA: C'è qualcosa di vischioso nel Condominio R39. Un'aria viziata che toglie il respiro. Varcarne la soglia è come entrare in una gabbia di cui solo i bambini possiedono le chiavi. Un vecchio biologo infermo ossessionato dalla decomposizione. Una giovane che lavora in un night club e il suo fidanzato, dediti a pratiche erotico-esoteriche. Un'ex attrice di grandi speranze la cui mente è ora preda di fantasmi. Un ragazzino di dieci anni oppresso dall'affetto morboso della madre. Sono gli inquilini di una palazzina di Milano dove si consuma un atto violento e all'apparenza inspiegabile. Delle indagini è incaricato un commissario dal passato oscuro e dal presente tormentato. La realtà prende forma un tassello alla volta, in un'atmosfera che si fa sempre più tesa, fino a comporre un mosaico gotico che costringe i protagonisti a fare i conti con ciò che davvero sono.


Sulle prime Condominio R39 non mi ispirava molto. La sua uscita in libreria per me era passata inosservata, tanto che mi sono sorpresa quando l'ho visto trionfare, e di molto, nel sondaggio mensile per la Lega dei Lettori del blog il Profumo dei Libri. Tuttavia, il thriller è un genere che apprezzo parecchio, dunque l'ho cercato in biblioteca e fortunatamente ne ho trovato una copia. Avevo paura di non terminarlo, causa esami, ma non ce n'è stato bisogno: Condominio R39 mi ha rapito dalla prima all'ultima riga, tanto che ci ho messo nemmeno tre giorni a terminarlo, alternandolo agli esercizi di meccanica razionale e alle funzioni di analisi (un trittico vincente).  
In effetti Condominio R39 è un ottimo romanzo d'evasione: adesca il lettore con una premessa accattivante (in una palazzina vengono ritrovate 5 persone ridotte in condizioni gravi e un ragazzo in stato confusionale) e lo conduce, tra segreti e mezze rivelazioni, tra personaggi misteriosi e poliziotti deviati, fino alla soluzione dal caso.
Il nucleo principale del romanzo infatti sono le indagini del commissario Pallino (nome alquanto originale), che si alternano alle vicende dei condomini nelle ore immediatamente precedenti alla tragedia.
All'inizio questo sistema dei salti temporali mi aveva confusa. Non avevo subito afferrato che l'azione si spostava avanti e indietro, tra passato e presente, ma alla fine, leggendo bene le indicazioni temporali, ho iniziato a mettere mentalmente ordine in una vicenda che, tuttavia, è oscura fino agli ultimi capitoli.
I personaggi sono... particolari. Credo che sia l'aggettivo più adatto per descriverli. Diciamo in maniera approssimativa che non ce n'è uno normale, tra un'attrice di teatro ormai decaduta e in preda a disturbi psichici, una coppia di fidanzati dalle abitudini bizzarre, un bambino oppresso dalla madre troppo protettiva e un vecchio professore in pensione ossessionato da esperimenti in barattoli. Su di loro indaga il commissario Pallino, individuo ben lontano da certe figure eroiche, un poliziotto tormentato dai sensi di colpa sia riguardo un evento del suo passato, sia riguardo il presente.
Ho trovato questi protagonisti più simili ad attori su un palcoscenico che a personaggi veri e propri, ma trovo che le loro stranezze siano funzionali alla narrazione e diano un tocco horror alla storia, che in questo caso non guasta, anzi dona al romanzo un'atmosfera ancor più agghiacciante.
Lo stile di Deotti è anch'esso diverso dal solito: anche se non si tratta di uno dei miei modi di scrivere preferiti, devo ammettere che l'ho trovato adatto alla situazione.
Infatti Deotti utilizza una terza persona esterna, che da un lato permette di osservare una scena dal punto di vista di più personaggi, ma dall'altro non consente, almeno nel mio caso, la completa partecipazione emotiva alla scena. Più volte, durante la lettura, mi è sembrato, più di avere a che fare con un romanzo, di assistere a una serie tv dai toni giallo-horror. Non a caso, infatti, le descrizioni di ambienti e personaggi sono precise, anche se non troppo invadenti, e soprattutto permettono al lettore di farsi una propria idea di come si svolgono le scene.
Tuttavia da questo romanzo, per quanto siano presenti momenti più riflessivi, non aspettatevi grandi emozioni e sentimenti: da questo punto di vista Condominio R39 mi è sembrato piuttosto freddo (come è di solito normale per questo genere). Ciononostante, dal punto di vista dell'intrattenimento, Condominio R39 è un ottimo libro, che tiene il lettore con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, con un caso che ho trovato ben architettato e avvincente.
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline tonde tonde, un buon giudizio penalizzato forse anche da un finale che, rispetto all'accuratezza dell'opera, mi è sembrato un po' incompleto (come al solito, voglio sempre sapere cosa accade dopo). 




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