TITOLO: Celeste
AUTORE: Cristina Vichi
COLLANA: Selfpublishing
PREZZO (CARTACEO): 12,48 €
PREZZO
(EBOOK): 2,99€
TRAMA: Celeste è una
ragazza dal cuore selvaggio e impavido, con una forza emotiva talmente spiccata
da riuscire a ribellarsi alla corrente ideologica di tutta la nobiltà.
L’inaspettato
incontro con l’amore sconvolgerà non poco la sua vita, ma lei combattiva e
diffidente, cercherà di resistere con tutte le sue forze a quel turbine di
emozioni profonde e sconosciute penetrate nel suo cuore senza chiedere il
permesso.
Il passato, però,
con i suoi drammi e inganni, sta per esplodere e Celeste si trova proprio al
centro di tutto, perché ciò che lei è dipende anche da avvenimenti accaduti
quando ancora non era nata.
Questa è una
lettura su cui non so bene come esprimermi. Perché nel complesso, non mi è
dispiaciuta, ma... È questo "ma" che mi impedisce di esprimermi in
maniera completamente positiva. Intanto ringrazio tantissimo Cristina Vichi per
avermi dato la possibilità di recensire una copia del suo romanzo d'esordio.
Celeste mi ha attirata subito, e non solo per la splendida copertina. Il mio
secondo nome, infatti, è Celeste, e mi sono subito accorta del romanzo, mentre
ogni tanto seguivo il blogtour, attratta ovviamente dal titolo che mi
identificava.
Una volta iniziato
ho faticato ad entrare nella storia, tuttavia, capitolo dopo capitolo, mi sono
immersa nella vicenda e, alla fine, l'ho divorato in pochi giorni.
La storia infatti,
non è male: ambientata in una sorta di Medioevo, essa segue le vicende di
Celeste, in realtà la principessa Costanza, prima come bambina e poi come
giovane donna, prigioniera di una realtà che considera le relazioni, gli
affetti e le donne come pura merce di scambio.
La protagonista
infatti viene considerata dalla propria famiglia nient'altro che una cosa, un
modo per ripianare i debiti del suo regno, e viene coinvolta in una girandola
di intrighi di palazzo, tra assassini e tradimenti, mentre cerca di mantenere,
anche all'interno di un ambiente ostile, la propria indipendenza. Celeste
infatti è una protagonista ribelle, testarda, e in certi casi troppo
orgogliosa: ho apprezzato il fatto che questo carattere potesse essere
giustificato dalla sua educazione (scoprirete come), perché in un mondo
medioevale una personalità del genere è sicuramente inusuale. Tra i vari
personaggi nonne ho trovati di veramente ambigui: generalmente i buoni sono
buoni e i cattivi sono cattivi. Tuttavia, questa separazione così netta può
essere anche un po' un difetto, perché alcuni personaggi, come Re Umberto,
finiscono per appiattirsi.
Ciononostante,
molti personaggi mi sono piaciuti: tra i buoni citerei sicuramente Ivan, che ho
amato tantissimo per il suo carattere fermo ma dolce, e tra i cattivi merita
nota la perfida Suor Matilde. Mi sarebbe piaciuto anche Alessandro, se solo non
avessi trovato la sua attrazione per Celeste un po' troppo istantanea e
forzata(e il cosiddetto "instalove" è uno degli elementi che non vorrei
mai trovare in un libro) .
Lo stile invece è
il tasto dolente del romanzo. Lo so che si tratta comunque di un esordio, per
giunta autopubblicato (non che sia un difetto, volevo solo dire che viene meno
il processo di editing) ma alcune pecche mi sono saltate subito all'occhio. La
prima è la presenza di errori ripetuti di grammatica basica, che avrebbero
potuto essere evitati (quello che forse mi ha colpito di più e il pronome
"gli" riferito a Celeste). La seconda è un'eccessiva linearità e
ripetitività dei periodi: molte frasi sono eccessivamente brevi e semplici, ed
identiche nella struttura. Avrei forse preferito un po' di varietà, soprattutto
nell'alternanza tra nomi e pronomi: molto spesso infatti i periodi iniziano con
il nome di chi parla, ed è capitato di trovarmi tre volte di fila il nome
Celeste ad aprire una frase. Perdonatemi per essere così petulante, ma si
tratta comunque di una cosa che ho notato subito durante la lettura, e migliorabile con solo un po' più di attenzione.
Dunque cosa ne
penso? Che la storia mi è piaciuta molto, la valutazione sarebbe stata più
positiva con uno stile migliore ma le tre stelle non le cava nessuno. Visto che si tratta comunque di un esordio, credo che l'autrice potrà migliorare ancora parecchio. Dopotutto le potenzialità ci sono!
grazie per il consiglio
RispondiEliminaDi niente ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaSembra carino
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