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sabato 28 febbraio 2015

Recensione: Città di Vetro - Cassandra Clare

Ciao a tutti! Sarà meglio che mi decida a pubblicare questa recensione: il libro l'ho letto a settembre 2014, la recensione l'ho scritta più o meno subito dopo e poi ha iniziato a marcire nella mia cartella recensioni, non chiedetemi perché. Ora sto leggendo Il Principe della Clare (e seguo il suo ordine di lettura) ma Città di vetro è uno snodo cruciale della serie, e sono più che felice di pubblicare (finalmente) questa recensione "nascosta".

TITOLO: Città di Vetro
AUTORE: Cassandra Clare
COLLANA: Mondadori 
PREZZO (ECONOMICA): 5,00
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA: Clary era convinta di essere una ragazza come tante e invece non solo è una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni, ma ha anche l'eccezionale potere di creare rune magiche. Per salvare sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera del padre Valentine, Clary deve addentrarsi nella Città di Vetro, luogo d'origine degli Shadowhunters, insieme al fratello Jace e al suo migliore amico Simon. Con Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre: i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato mortale… e i segreti del passato rischiano di essere fatali.

In questo romanzo non manca nulla: c'è l'azione, ci sono i momenti introspettivi, ci sono i colpi di scena, ci sono personaggi ben delineati e ottimi cattivi, c'è un inizio scoppiettante e un finale coinvolgente.
Il precedente romanzo si era concluso con la comparsa di una certa Madeleine, che sembrava conoscere il modo con cui risvegliare Jocelyn, e subito, in una manciata di capitoli, ci ritroviamo ad Idris, la patria degli Shadowhunters.
Sono stupita da come Cassie abbia descritto Idris. Me la immaginavo completamente diversa, molto più... futuristica, in un certo senso, ma mi sono bastati pochi capitoli per apprezzare al pieno la scelta dell'autrice e amare questa città, così unica nel suo genere (chissà quanto dista Idris dall'Italia? Me lo sono sempre chiesta...)
In Città di Vetro vengono inoltre introdotti nuovi personaggi: sebbene all'inizio mi sia trovata un attimo confusa di fronte alle numerose famiglie Shadowhunters che vengono elencate, alla fine ho imparato a conoscerle e ad apprezzarle. Menzione a parte per Sebastian, uno dei migliori personaggi, a mio avviso, usciti dalla penna della Clare. Ambiguo, misterioso e protagonista di un colpo di scena che, se si riescono ad evitare gli spoiler (cose che, devo ammettere, non sono riuscita a fare) risulta veramente inaspettato!
Queste new entry affiancano i personaggi principali, che continuano il loro percorso di crescita ed evoluzione. Prendiamo Clary  per esempio. Nonostante continui ogni tanto a comportarsi da ragazzina (quale effettivamente è, ma in teoria i cacciatori non dovrebbero essere più maturi dei mondani?) ho apprezzato la sua reazione nei momenti più difficili e finalmente sono riuscita ad immedesimarmi con il personaggio, cosa che non era accaduta nei romanzi precedenti.
Anche Simon ha costituito per me una bella sorpresa positiva. All'inizio di Città di Ossa credevo che si trattasse del solito personaggio semi-stereotipato dell'amico innamorato della protagonista, invece Cassie ha saputo stupirmi. Già da Città di Cenere con la sua trasformazione a vampiro, mi sono resa conto che aveva intrapreso una strada completamente nuova ed aspettata, ma è in Città di Vetro che Simon è entrato tra i miei personaggi preferiti. E poi c'è Jace... Anche se non impazzisco per lui, e all'inizio del romanzo non lo sopportavo proprio, verso il finale si è riscattato, e devo dire che, nelle scene d'azione, fa proprio una bella figura!
Che dire poi dell'atmosfera generale del romanzo? Ci sono storie ambientate in tempi di guerra che mantengono un andamento lento e placido, e storie tranquille dal ritmo veloce: ho apprezzato l'abilità della Clare che, non solo in Città di Vetro, riesce a mantenere un equilibrio tra le parti in cui l'azione la fa da padrona e le scene (anche se in netta minoranza) più riflessive.
Certo, se in Città di Cenere la troppa azione era stato l'unico aspetto che mi aveva fatto storcere un po' il naso, in quanto mi aveva un po' distolta dalla storia, in Città di Vetro, nonostante le numerose scene adrenaliniche, non ho avvertito quella sensazione di eccesso, e posso dire che è stata una bellissima lettura, dal primo all'ultimo capitolo.
Ho amato la capacità della Clare di inserire colpi di scena praticamente in ogni capitolo: ho trattenuto il fiato, alcune volte ho pensato "ma questa proprio non me lo aspettavo" altre volte invece mi sono detta "questa si era capita" (altre volte invece non sono rimasta stupita perché ero già incappata negli spoiler e mi sono mentalmente rimproverata di aver ceduto perché mi sono rovinata forse una delle sorprese più inaspettate del romanzo).

Le cinque stelline sono più che meritate: i libri di questa serie sembrano migliorare più si va avanti, e ovviamente non è un aspetto scontato. Spero vivamente che la Clare continui su questi binari. Ora incomincerò la lettura della serie "The Infernal Devices" (ovvero Shadowhunters. Le Origini ma credo che ormai anche i muri lo sappiano)... ho ancora numerosi libri da recuperare!  


4 commenti:

  1. Io ho amato Città di Vetro e il finale mi era piaciuto tantissimo! Finalmente si scopre la verità su quei due e ero rimasta tipo a bocca aperta quando l'avevo letto! Ho amato inoltre quando hanno incontrato Ithuriel! *_*

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    1. Io sulla prima cosa ero già spoilerata ma sulla seconda no e mi è piaciuta moltissimo!

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  2. Ciao <3
    Bella recensione!
    Città di vetro è il libro della serie che preferisco.
    Jace **

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    1. Io ancora devo terminare la serie dunque non mi esprimo ancora

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