AUTORE: Felicia Kingsley
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 10,00€
PREZZO (EBOOK): 2,99€
TRAMA: “Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.
Mi
sono innamorata a prima vista della copertina di Una Cenerentola a Manhattan
(in molti casi la semplicità paga) e, considerato anche che l'autrice
parteciperà al RARE 2019 a Roma, non ho voluto sentire altre ragioni: io quel
libro dovevo averlo nella mia libreria.
Una
Cenerentola a Manhattan è un retelling della classica fiaba che riesce a
fondere un'atmosfera da favola insieme a un'ambientazione sfavillante e a una
protagonista moderna, dando vita a una storia nuova ed avvincente.
Le
premesse sono sempre quelle: una ragazzina rimasta orfana di entrambi i
genitori è costretta a crescere con la matrigna e le due sorellastre che la
sfruttano senza troppa pietà fino al momento in cui, complice una scarpina di
cristallo, Cenerentola si prende la sua rivincita. In questo caso la matrigna e
le sorellastre ci sono, ma il principe diventa un rampante (e simpatico)
milionario e la scarpetta non è altro che una Louboutin tempestata di diamanti
e zaffiri.
E
lei, la Cenerentola di Manhattan, non è altro che Riley Moore, ventisette anni,
una laurea alla Columbia e quattro lavori, molto più pratica e coi piedi per
terra rispetto alla corrispettiva della fiaba e decisamente più simpatica.
Certo, come dice uno dei personaggi "per essere la più sfigata di New
York, ha tutte le fortune" , ed è fin troppo vero, ma a me, dopotutto, è
piaciuta anche così.
Se
c'è una cosa che invece ho adorato senza se e senza ma sono i personaggi secondari:
altro che fata madrina! L'irresistibile stylist Romeo, la coppia di anziani
coniugi Deva e Karl, l'esuberante amico di Jesse, Don e tutto il curioso cast
del night Club Transilvanian: non importa che siano in scena per poche righe o
in ogni capitolo, i personaggi secondari sono una delle chicche del romanzo e,
spesso e volentieri, finiscono per oscurare i protagonisti.
Tutto
perfetto quindi? Non proprio...
Il
problema principale con questo romanzo, che mi impedisce di dare una
valutazione piena, è la somma di tanti piccoli difetti che, presi
singolarmente, risultano quasi impercettibili, ma che, sommati fra loro, si
sono fatti notare.
Il
primo è legato principalmente a un cambio repentino di rotta che avviene a metà
romanzo: se infatti nei primi capitoli regna un'atmosfera da fiaba, più avanti
la storia diventa molto più moderna e... piccante. Purtroppo, non ho gradito
particolarmente il cambiamento: non che non disdegni i romance dove il sesso ha
un ruolo fondamentale nella relazione tra i protagonisti, però la svolta così
improvvisa e drastica da "Cercasi Cenerentola Disperatamente" a
"Spogliasi Riley Disperatamente" mi ha lasciata piuttosto perplessa.
Il
secondo, invece, riguarda alcuni dettagli un po' inverosimili: possibile che
per quanto mascherati e con capelli diversi due che passano una serata
romantica insieme non sappiano minimamente riconoscersi? Occhi, movenze,
voce... Possibile che a Riley e Jesse non passi nemmeno per l'anticamera del
cervello che quella notte al GMG l'avevano trascorsa insieme?
E
possibile che Riley, che viene descritta da tutti come una ragazza sveglia,
pratica e intelligente, non si faccia due domande sul patrimonio della propria
famiglia? Capisco che l'idea alla base della storia sia Cenerentola, però in
certi casi i comportamenti della protagonista mi sono sembrati in perfetta
contrapposizione con il suo carattere.
Fortunatamente
lo stile di Felicia Kingsley è da annoverare tra i punti di forza del romanzo.
Era la prima volta che leggevo un romanzo di questa autrice, e devo dire che
non sarà l'ultima: la penna di Felicia mi ha incantato e divertito al tempo
stesso. Non mi sono mai particolarmente annoiata, forse mi sarei aspettata solo
un po' più di fiaba anche a metà romanzo e non solo nei primi e negli ultimi capitoli,
ma alla fine sono rimasta soddisfatta e propensa anche a recuperare gli altri
libri della stessa autrice.
In
conclusione la mia valutazione, tra pregi e difetti, è di quattro stelline.
Alla fine mi è piaciuto ma devo sottolineare le prime cento pagine, e sì, anche
il finale, sono stati davvero qualcosa di spettacolare!
Non
vedo l'ora che arrivi settembre per incontrare l'autrice e farmelo autografare!
Ne ho già sentito parlare positivamente, e mi ispira molto :)
RispondiEliminaÈ molto carino. Non perfetto, ma carino
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