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giovedì 31 luglio 2014

The great book tag #1

Ciao a tutti!
E' iniziato agosto... con un bel diluvio universale! Che tristezza! Io faccio parte del gruppo degli Amanti del mare, e quindi questa estate va un po' così e così. Tra l'altro dove abito io quando è nuvoloso nella metà dei casi è anche stra-afoso quindi non riesco proprio a liberarmi del tanto odiato caldo... 
Perciò passiamo a qualcosa di più allegro, va là. Parliamo di Book Tags.



Questa è una rubrica che intende (forse, se ce la farò mai) proporre tutte le tag che trovo sul web (ovviamente a cadenza mensile, bisettimanale... in conclusione assolutamente casuale!). Ce ne sono una marea! Oggi iniziamo da quella un po' più "classica", la meme book tag, trovata un po' dovunque, ma creata (correggetemi se sbaglio) da Cristina di Alla Scoperta di Libri. Adoro queste tag, quindi se volete lasciarmi i link per le vostre, io ne sarei molto felice! 



1. A quale libro stai pensando, con questa espressione? (è uscito finalmente un libro che aspettavi da tempo, cover reveal, ti sei impossessato del seguito di una serie che aspettavi....)

Magisterium, ti voglio. Cassandra Clare, Holly Black e una trama che potrebbe ricordare Harry Potter (anche se poi, conoscendo le autrici, in realtà non so proprio cosa aspettarmi): cosa posso volere di più? Solo stringere questo bel libricino in formato cartaceo tra le mie belle manine...

2. Not bad con tanto di Obama. Espressione della serie, pensavo peggio. Un libro che hai iniziato a leggere senza aspettative ma che poi ha saputo sorprenderti?


Firelight. La Ribelle di Sophie Jordan. Pensavo molto peggio, sinceramente. Poi saranno i miei gusti strani, sarà una lunga disintossicazione da paranormal romance, ma questo romanzo mi ha saputo sorprendere in positivo.

3. Non penso ci sia bisogno di spiegazioni. A che libro assocereste questo Meme piagnone? (Aka un libro che vi ha fatto piangere)


Posso associarci due libri:
-Mi ha fatto piangere Bianca come il latte, rossa come il sangue (e anche Colpa delle Stelle, ma credo di doverne scegliere solo uno, anche se, effettivamente, ne ho già scelti due...) per quell'evento che precede il finale. In quel momento ho odiato la prof per avercelo assegnato come lettura scolastica (in realtà questo libro l'ho amato... Leo ti voglio bene!)
-Mi ha fatto piangere... dal ridere, Come inciampare sul principe azzurro di Anna Premoli. Giuro, non ridevo così tanto durante la lettura da avere le lacrime agli occhi da... da molto tempo! 

 4. Why? Why? WHY? Perché? Un fatto, un avvenimento o una svolta di un libro che vi ha fatto rimanere di stucco.

George R puntato R puntato Martin. Fosse solo una volta... Te la passerei anche. Ma sei redivivo... Perché in ogni libro tuo che leggo devo fare quella faccia anche più si una volta? Perché? PERCHÉ??? (Scusate lo sfogo... Probabilmente è dal Trono di Spade che leggendo Martin non smetto di fare quella faccia)

5. I'm watching you. Guarda che ti tengo d'occhio!


La piccola antologia Orologi senza tempo. Mi ispira per diverse ragioni: 1) Racconti (mi piacciono i racconti brevi), 2) Autori italiani di cui ho letto qualcosa (e quindi non nomi sconosciuti), 3) Fine benefico (la ricostruzione della Città della Scienza).
Sì, se mi capiti sotto tiro, Orologi senza tempo, verrai subito rapito da me. Preparati a conoscere casa mia!

6. Un libro che sia un mattone, un classico o qualcosa che vi rifiutate di leggere ma che vi incuriosisce perché tutti ne parlano e prima o poi vi ripromettete di leggere.


Signor Tolkien accetto la sua sfida. Chiunque legga fantasy dovrebbe leggere almeno una volta nella vita Il Signore degli Anelli, ma non ho ancora trovato la voglia di comprarlo (figurarsi di iniziarlo). Ma un giorno (spero non troppo lontano, ma non posso esserne sicura) lo farò, lo giuro!

7. Oh God Why. Eppure dicevano di te... che fossi imperdibile, un bestseller addirittura!


L'estate dei segreti perduti. Eppure io amo i thriller. Ma questo aveva un piccolo grande problema che mi ha impedito di apprezzarlo (anzi, a dirla tutta, di leggerlo): Cadence Sinclair Eastman, la protagonista. Odio lei e la sua avversione verso i connettivi. 

8. Questa è la mia faccia da "sono andata a letto tardi per finire quel libro". Quale libro?

È raro che faccia tardi per finire un libro. Però questo è un caso ancora più bizzarro: con I regni di Nashira - Le spade dei ribelli ho fatto quella faccia... Perché mi sono alzata alle sei! Nel senso: mi ero alzata troppo presto, ho iniziato a leggerlo... E cavoli, sono stata tre ore incollata alle pagine! Quindi alla fine la mia faccia era più o meno quella del meme... Solo al contrario!

9. Mother of God. Toglietevi gli occhiali, affinate la vista. E' comparso QUEL protagonista. IL protagonista!
C'è la storia infinita e c'è la lista infinita... Diciamo che, per scegliere un solo libro, punto sul Trono di Ghiaccio. Però non chiedetemi di scegliere tra Chaol e Dorian, vi prego...

Al prossimo tag,
Silbi















Uno splendido disastro - Jamie McGuire

Buongiorno! Oggi vi presento un libro del quale avevo sentito parlare in tutti i modi: c'era chi lo adorava, chi lo odiava e chi non gli faceva né caldo né freddo. A che categoria apparterrò io? Per scoprirlo bisogna leggere la recensione... 


TITOLO: Uno splendido disastro
AUTORE: Jamie McGuire
COLLANA: Garzanti – Narratori Moderni
PREZZO (RILEGATO): 16,40 €
PREZZO (EBOOK): 4,99€

TRAMA: Camicetta immacolata e coda di cavallo. Abby Abernathy sembra la classica ragazza timida e studiosa. Ma in realtà è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University per il primo anno di università, ha tutta l’intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una compagna diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio. C’è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Ma lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un’inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all’anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto….


Si possono dire molte cose di questo romanzo, ma certamente non che si tratti di un disastro. Difatti, prima di leggerlo, mi ero imbattuta in recensioni contrastanti: c'era chi lo amava, chi lo odiava, e chi semplicemente lo trovava datato nei confronti dell'evoluzione del genere new adult.
Cosa aspettarsi quindi?
Lo dirò subito: non si tratta di un capolavoro, ma è stata una lettura molto piacevole. Dunque consigliata.

Infatti la storia mi è piaciuta, nonostante per buona parte del romanzo segua i canoni tradizionali delle più classiche storie d'amore (non mi inoltro nei dettagli per paura di spoiler, ma questa è stata la mia personalissima impressione) e dunque possa risultare talvolta prevedibile. Tuttavia (e c'è un tuttavia, e anche bello grosso!) l'autrice riesce a sorprendere con certi colpi di scena che proprio non mi aspettavo: uno in particolare ha catturato a tal punto la mia attenzione da impedirmi di smettere di leggere fino alla fine, ed oltre, del capitolo. Inutile dirlo: non me lo aspettavo proprio! Ero incollata alle pagine, con il cuore che faceva tum tum. Pollice in alto per Jamie McGuire!

Sui personaggi c'è molto da dire partendo dai protagonisti: l'adorabile (tranne in certi momenti in cui lo avrei strozzato) Travis Maddox e la praticamente insopportabile (tranne... c'è un tranne?) Abby Abernathy.
In realtà sto esemplificando in maniera eccessiva: la caratterizzazione dei protagonisti è complessa (ma non troppo) e mi sono trovata istintivamente a condividere alcune loro decisioni e a trovarmi in completo disaccordo con altre.


Prendiamo Abby: alcune delle sue scelte sono coerenti, lo devo ammettere (mentre leggevo annuivo con la testa... Ah, la partecipazione emotiva!) mentre in altri capitoli... tutto il contrario! È stato duro trattenere l'irritazione. Molte decisioni di Abby, infatti, che per lei sono sempre "sofferte ma necessarie" in realtà sembrano avere come unico scopo giocare a ping pong con i sentimenti di Travis. E il nostro Pigeon (il soprannome che Travis ha dato ad Abby) più che Piccione finisce per essere una vera e propria Picciona (ovvero come nella mia famiglia vengono definite le persone ingenue e irresponsabili. Si, anch'io sono stata talvolta definita una picciona). Tuttavia, nel complesso, Abby è risultata una discreta protagonista e quindi... 
Quindi chi se ne frega, passiamo alla vera star del romanzo.

Travis "Mad Dog" Maddox.
Imprevedibile, lunatico, prepotente, ma in fondo romantico e sensibile. Non so che pensare di questo ragazzo: prima appare violento, geloso e la pagina dopo diventa più dolce di un orsacchiotto. Prima viene dipinto come uno sciupafemmine convinto, poi incontra Abby e cambia completamente, mantenendo anche nei momenti difficili, una certa gelosia eccessiva verso di lei che mi ha fatto scuotere il capo.
Tuttavia mentre leggevo, più mi interrogavo sul suo comportamento, più mi innamoravo del suo personaggio (magie dell'immedesimazione). Difatti, nonostante il libro sia narrato in prima persona dalla voce della protagonista (talvolta può anche risultare una sofferenza, tanto da pensare: "Fate tacere Abby, vi prego!") , la sofferenza di Travis è sottolineata, anche troppo evidente e noi, poveri lettori, non possiamo far altro che assistere ad Abby che calpesta i suoi sentimenti come se fossero margherite in un parco (seriamente, non so da dove sia uscita questa similitudine).  

Fate lo stesso con i
sentimenti di Travis!
Per fortuna che esistono i migliori amici. America e Shepley: averceli di amici così! In particolare ho amato America: è veramente un'ottima amica per Abby, divertente e simpatica, anche se ogni tanto sembra soffrire della sindrome dell'amica, ovvero "prendo le decisioni sbagliate e me ne frego di ciò che tu provi". Per fortuna, a lei questo periodo passa prima che a Abby. Non lo nascondo: mi sarebbe piaciuto leggere anche il punto di vista di America, mi sono letteralmente innamorata di questo personaggio, che, in quanto ad affetto, compete anche con Travis. Anche il suo ragazzo, Shepley, cugino di Travis, è decisamente accettabile, nonostante a volte venga rilegato a semplice spalla del protagonista maschile. Piacevole anche la numerosa e caotica famiglia, completamente al maschile, di Travis. Compaiono troppo poco nel romanzo, evidenzio troppo poco! Li ho particolarmente apprezzati, sì, in particolare il padre di Travis che è semplicemente adorabile (come il figlio... Quando è girato bene!)

Per questo sono curiosa di leggere l'altro libro della serie, il mio disastro sei tu, narrato completamente dalla voce di Travis. Difatti, nonostante non mi ispiri un massimo comprare un altro libro per rileggere una storia già letta, la prospettiva di conoscere nuovi dettagli, di ascoltare una voce decisamente più sopportabile di quella di Pigeon (che poi alla fine non era neanche malaccio) e di conoscere in maniera più approfondita la famiglia Maddox possono valere anche questa spesa. Forse.

In ogni caso Uno splendido disastro si merita le sue belle quattro stelline. Perché ero convinta che non mi sarebbe piaciuto un granché e ha smentito completamente i miei pregiudizi, perché, anche nel boom dei libri young adult romantici Abby e (soprattutto) Travis sono dei bei personaggi e poi... perché sì. Perché quando un libro ti piace a pelle non c'è bisogno i spiegare più di tanto!
Ps: però le cinque stelline non ce la faccio proprio a dargliele. Maledetta Abby: è solo colpa tua!

 

domenica 27 luglio 2014

Il giro del mondo in 80 libri: #1 Finlandia

Buongiorno! Volevo presentarvi una sorta di rubrica di mia invenzione! In realtà è un miscuglio tra semplice recensione, rubrica e reading challenge... il nome è semplice: Il giro del mondo in 80 libri. L'obiettivo: in teoria recensire 80 libri ambientati in 80 stati diversi. In pratica.. recensire quanti più libri ambientati in quanti più stati diversi (non so se mai riuscirò ad arrivare ad ottanta). 
Per cominciare partiamo da un bellissimo stato dell'Europa del Nord, la... FINLANDIA. Inizieremo con un'uscita di quest'anno, un interessante thriller per ragazzi, firmato dall'autrice finlandese Salla Simukka.
Il titolo è tutto un programma... ROSSO IL SANGUE




TITOLO: ROSSO IL SANGUE
AUTORE: Salla Simukka
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (RILEGATO): 17,00 €
PREZZO (EBOOK): 9,99 €

TRAMA: Lumikki Andersson non somiglia affatto a Biancaneve, la principessa delle fiabe di cui porta il nome: studia arte e ama rifugiarsi nei musei, è schiva e solitaria, e ha dovuto imparare troppo presto a difendersi dagli altri e dalla paura. E dai suoi ricordi. Una mattina, nella camera oscura della scuola, Lumikki trova decine di banconote insanguinate appese ad asciugare. L'aria è impregnata dell'odore di sangue rappreso, ma è inutile chiudersi la porta alle spalle. Il vortice di eventi che si susseguono nello spazio di sei giorni catapulta Lumikki in un gioco troppo pericoloso fatto di inseguimenti, omicidi, scambi di persona e rese dei conti fra trafficanti di droga. E, infine, la prova più dura: la misteriosa e leggendaria festa dell'Orso Polare. Qui tutti, colpevoli e innocenti, si nascondono dietro una maschera, fragile come cristalli di neve. La stessa neve che copre ogni traccia sulle strade di Tampere, morsa dall'inverno più gelido degli ultimi decenni.


Finlandia. Non ci sono mai stata ma mi ispira: città nordiche, neve, foreste e laghi...



Non so perché sono sempre stata attirata dai paesi del Nord Europa, nonostante come località di vacanza preferisca quelle al caldo e con un bel mare (qualcuno ha detto Egitto?)
È proprio in Finlandia che è ambientato questo "thriller young adult" (diciamo che il genere è questo) di Salla Simukka. È stata una storia sorprendente, probabilmente non una delle migliori degli ultimi mesi, ma sicuramente una delle più insolite e particolari.

Già dal primo capitolo sono entrata in maniera diretta in questa storia di criminalità e soldi sporchi, che, tuttavia, viene trattata dall'autrice in maniera abbastanza leggera (anche se leggero non è per forza sinonimo di superficiale). Sono stata catturata dal vortice frenetico degli eventi, che si susseguono velocemente nei vari capitoli, fino a un finale scoppiettante, che, però, mi ha lasciato un po' confusa. Nella frenesia delle pagine che voltavo convulsamente, avevo forse scordato qualcosa? Ho riletto, ma l'impressione che il finale fosse stato trattato in maniera un po' troppo sbrigativa ancora pervade e questo un po' mi dispiace, perché avrei preferito un po' più di chiarezza. Dopo tutto era la parte della risoluzione finale.

Tuttavia... Ebbene sì, anche questa storia è una trilogia. Ahimè. Non è che sia contraria alle saghe, ed ero ben conscia che Rosso il sangue faceva parte di una serie, però alla fine desideravo spiegazioni un po' più esaustive.
Quindi per ottenere diverse risposte che restano in sospeso alla fine bisognerà aspettare il seguito. Se mai la casa editrice lo pubblicherà. Difatti questa è una delle serie che più di tutte vorrei vedere conclusa, non solo per il finale che mi ha lasciato con i punti interrogativi sulla testa. Altrimenti... C'è qualcuno che conosce il finlandese?


Tampere... splendida città
dove è ambientato il romanzo

Rosso il Sangue inizia subito alla grande. Primo capitolo e primo morto. La descrizione della neve e del sangue, bianco e rosso, è inquietante e incantevole allo stesso tempo. Mi sono trovata spaesata, quasi intimorita da un esordio così diretto, ma per scoprire chi è la vittima e chi sono gli assassini è necessario andare avanti con le pagine.

Solo così faremo conoscenza della protagonista del romanzo, Lumikki Andersson. Lumikki in finlandese significa Biancaneve (e mi sono presa la briga di controllarlo su wikipedia perché non mi fidavo. E invece è proprio così... povera ragazza!) e, nonostante tutto, nessuno sembra prenderla in giro per il suo nome (sul serio, è stata una delle prime cose di cui mi sono preoccupata leggendo il libro. Meravigliosa Finlandia!)
Lumikki è un personaggio molto particolare, se non addirittura strano: alla sua età vive da sola, sebbene i suoi genitori siano vivi e vegeti (i miei non lo permetterebbero mai!), non si preoccupa né di chi veste, né di quello che pensano gli altri di lei, e non è un tipo particolarmente introverso. Per questo non è stato facile famigliarizzare con lei: mi sentivo, mentre leggevo, uno spettatore che assisteva, e non viveva, la vita di Lumikki. Ciononostante, questo film che la mia mente visualizzava man mano che procedevo con la lettura è stato assai appassionante e la sensazione di estraneità alla vicenda non sfocia mai nell'eccessivamente freddo o fastidioso. Ma anche Lumikki non fa molto per confessarsi al lettore: tutto quello che sappiamo di lei sono i pochi, e misteriosi flashback riguardo al suo passato, la sua straordinaria abilità di diventare invisibile (no, nessun super potere!) e il suo amore per una ragazza, della quale non rivela nemmeno il nome.


Lumikki... alias Biancaneve
(ma la protagonista non è affatto così!)

Nel mistero della protagonista viviamo una storia ancora più misteriosa, che coinvolge direttamente tre ragazzi, compagni di scuola della protagonista. Tuuka, Kasper e Elisa nascondono qualcosa, è evidente, e quando Lumikki trova delle banconote insanguinate nella camera oscura della scuola (sì, in Italia le scuole non hanno classi a sufficienza, in Finlandia hanno addirittura la camera oscura!) capisce subito che c'è qualcosa che non quadra. Nonostante i suoi iniziali tentativi di rimanere in disparse, senza essere coinvolta, alla fine dovrà collaborare con quei tre ragazzi per trovare una soluzione all'enigma.

Rosso il sangue è una storia veloce, rapida. Si legge tutta d'un fiato, non si tratta di quei romanzi in cui il protagonista si perde in riflessioni filosofiche e discorsi esistenziali, ma di una storia asciutta e intrigante. Lumikki non si concede al lettore, ma questo non implica l'allontanamento di quest'ultimo dalla narrazione.
Rosso il sangue non è un romanzo perfetto, uno di quelli che ti strappa il cuore e te lo riduce in pezzettini minuscoli (capite di cosa sto parlando?) ma, nonostante tutto, leggendo questo libro mi sono completamente dimenticata di una certa parolina di quattro lettere, molto fastidiosa: la noia. 

Insomma, non è una storia noiosa: al contrario si tratta di una lettura semplice e divertente, adatta per un pomeriggio libero o per i momenti morti. Per questo motivo assegno 3 stelline e mezzo: Rosso il sangue è un romanzo più che discreto, ma non per questo sconsigliato!


  

giovedì 24 luglio 2014

Il Trono di Ghiaccio - Sarah J. Maas (Trono di Ghiaccio #1)

Ciao lettori! Oggi è una giornata piovosa e grigia il che, quando abiti al mare, non è proprio il massimo... (luglio, dove sei? Lo sto cercando con il lanternino...)Sto cercando di pubblicare un post dal cellulare, ma sembra una mission impossible! 
In ogni caso vi presento la recensione di uno dei migliori fantasy di ultima pubblicazione,  il mio adorato "Trono di Ghiaccio" di Sarah J Maas, vivamente consigliato,  anche per l'alta dose di protagonisti maschili! 

                  

TITOLO: Il Trono di Ghiaccio
AUTORE: Sarah J. Maas
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (RILEGATO): 17,00 €
PREZZO (EBOOK): 9,99 €

TRAMANessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti.
Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera.
Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano.
Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.
Negli Stati Uniti Il Trono di ghiaccio è stato un vero e proprio fenomeno del self-publishing. Inizialmente pubblicato sul sito FictionPress, ha guadagnato un nutrito seguito di lettori fin dalla prima stesura e ora è venduto in undici paesi.

Innanzitutto non aspettatevi troni di ghiaccio. Il ghiaccio, con questo romanzo non c'entra niente. Il titolo originale infatti sarebbe Throne of Glass, meglio traducibile con Trono di Vetro o, come è reso, nel romanzo Trono di Cristallo. 
Ma, per fortuna, non si giudica un libro né dalla copertina, che poi, a dire il vero, non è poi così brutta come può sembrare (io, anche se credo di essere l'unica, la preferisco alle cover originale. Quel disegno di Celaena come "action girl" non rispecchia per niente l'idea che mi sono fatta di lei, che anzi, viene meglio rappresentata dalla prima edizione americana), né dalla fascetta promozionale che, in questo caso, propone paragoni decisamente azzardati (leggendo, a mio parere non troverete molto né di Hunger Games, né delle Cronache del Fuoco e del Ghiaccio. Non mi pronuncio, per mancanza di esperienza, su Assassin's Creed).

Difatti dire che questo romanzo mi è piaciuto è limitativo. L'ho semplicemente adorato. 


La prima copertina americana...
Quanto mi piaceva!


La storia è decisamente interessante e ricca di colpi di scena, ma questa è solo una definizione limitativa e decisamente incompleta. Essendo il primo libro di una saga composta (probabilmente) da sei e più volumi ho il costante timore che la Mondadori interrompa la serie a metà, ma almeno è scritto in inglese, quindi... Se avete almeno una minuscola, piccolissima base di lettura in inglese, iniziate questa saga. Subito. Ne vale assolutamente la pena.

L'aspetto migliore di tutto il libro, secondo me,ed è stato anche difficile scegliere, sono i personaggi. I personaggi, se ben realizzati, danno qualcosa in più alla storia. In più, se riservano piacevoli sorprese, è anche meglio. Per esempio, dalla trama ero sicura che avrei odiato Celaena Sardothien, la protagonista. Già ho difficoltà ad entrare in sintonia con le protagoniste femminili: cosa avrei dovuto aspettarmi da un personaggio che viene da subito presentato come arrogante e vanitoso?
Sarah J. Maas ha smentito tutti i miei dubbi. È praticamente impossibile non parteggiare per un personaggio come Celaena, dalla personalità così complessa e, oserei dire, affascinante. È forte, provata da esperienza molto dure (consiglio di leggere prima del romanzo le novelle) e, nonostante la sua brillante carriera di assassina mantiene sempre la sua umanità. Insomma è perfetta... nonostante sia ben lungi dalla perfezione. 
Infatti l'autrice, molto spesso, evidenzia tutti i suoi difetti, creando scene molto reali e talvolta, battibecchi divertenti, che mi hanno strappato più di un sorriso.

Vogliamo spendere poi qualche parolina (ma anche più di qualche!) sui protagonisti maschili, tutti e due (ripeto, tutti e due ) capaci di scatenare in me l'istinto della fungirl assassina. In ordina di apparizione, abbiamo il magnifico Chaol, il capitano della Guardia Reale, e lo splendido Dorian, il principe ereditario. 
Chi amare? Per chi tifare? Sono in crisi mistica: sono entrambi adorabili!
Chaol è forte, ha la testa sulle spalle e, cosa più importante, sa tenere a bada quel peperino di Celaena! Dorian è il figlio del re di Adarlan ma ha veramente poco, e meno male, in comune con il padre: lui è decisamente meno ligio alle regole di Chaol, ed ha anche lui un bel caratterino, unito a due occhi azzurri da mozzare il fiato (almeno, secondo l'immaginazione della suddetta lettrice). Era da tempo che non avevo così tanti dubbi sulla coppia per cui tifare (manco parlassi di una partita di calcio)... Celaena con Chaol o Dorian? Datemi almeno il sequel per riflettere...
Menzione speciale a Nehemia, un altro riuscitissimo personaggio uscito dalla penna della Maas. Principessa di Ellywe (la mappa del regno di Adarlan non è presente nel libro, ma la si può trovare nel sito dell'autrice) è simpatica e misteriosa al punto giusto: ho apprezzato molto la sua relazione con Celaena, nonostante, almeno all'inizio, non sia del tutto sincera (no, niente spoiler!)

Con una protagonista così interessante, e due personaggi maschili adorabili la storia sarebbe potuta essere bellissima anche se si fosse limitata ad un semplice rifacimento di Cenerentola, idea che, secondo l'autrice, stava alla base della prima versione del Trono di Ghiaccio. Invece anche la linea narrativa risulta avvincente.
Al contrario, mi sarei aspettata qualcosa di più dai cattivi della situazione, anche se è vero che questo è solo il primo (e molto promettente) libro di una saga che si preannuncia corposa. In particolare avrei preferito qualcosa in più da Lady Kaltain, che imparerete a conoscere, ma che ancora mi sembra troppo simile allo stereotipo della lady interessata solo negli uomini e nei bei vestiti. Ma siamo solo all'inizio...
Invece il re di Adarlan mi pare un cattivo promettente... Mi sa che dovremo aspettarci grandi cose da lui!

La cover UK (che poi è diventata

il design della serie...)
Bah, preferivo la prima!
Prima di iniziare a leggere il romanzo, tuttavia, è vivamente (anzi assolutissimamente) consigliata la lettura delle quattro novelle rilasciate in ebook prima dell'uscita del Trono di Ghiaccio. Difatti, senza la lettura di quelle piccole novelle (la più lunga avrà si e no 100 pagine), la storia risulta talvolta frettolosa e con alcuni buchi. Invece, grazie a quei brevi racconti abbiamo non solo l'antefatto che da il via a tutta la storia (perché Celaena si trova ai lavori forzati alle miniere di Endovier? Leggete le novelle e lo saprete!) ma anche la protagonista viene meglio caratterizzata.
Quindi, seguite il mio saggio consiglio, scaricatele e poi leggete.  

Il resto è stato decisamente avvincente e appassionante. La gara tra i paladini non costituisce il perno della narrazione, come lo è, per esempio, in Hunger Games, ma resta comunque un pretesto ben utilizzato e coinvolgente, anche considerati gli altri concorrenti, dal perfido Caino, il cui nome è tutto un programma, al viscido Tomba, al piacevole Nox.
Attorno a questo torneo si sviluppano scene di vita di corte, le mie preferite, e si approfondiscono trame parallele, che riservano numerosi colpi di scena.

Il Trono di Ghiaccio è un ottimo libro, ricco di potenzialità, che apre una saga assai interessante. Quattro stelline e mezzo, solo perché non voglio sbilanciarmi subito con cinque stelline... Inoltre, essendo solo l'inizio di una storia più complessa, troppe questioni rimangono in sospeso in attesa di futuri approfondimenti. C'è ancora tempo, e molti libri, per assegnarle le cinque stelline e sono sicura (anzi spero... Meglio non farsi troppe aspettative) che l'autrice riuscirà a fare ancora meglio.
Il seguito, la Corona di Mezzanotte è già stato pubblicato a giugno da Mondadori, il terzo libro, Heir of Fire, uscirà a settembre in America.
Non vedo l'ora di leggerli entrambi!

lunedì 21 luglio 2014

Firelight - Sophie Jordan (Firelight Series #1)


Buongiorno! Come va? Questa è la mia prima recensione sul blog e... sono abbastanza eccitata! Non so perché abbia scelto questo libro per iniziare (visto che mi è piaciuto ma nelle ultime letture ho avuto a che fare con libri che erano anche meglio) ma ormai va così.
Quindi, come direbbe la mia professoressa, "oggi vi presento... Firelight di Sophie Jordan" primo volume dell'avvincente Firelight Series. 


TITOLO: Firelight. La ribelle
AUTORE: Sophie Jordan
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 9,90 €
PREZZO (EBOOK): 6.99 €
TRAMA: Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori.
Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci.
Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore.
È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?


Avete presente quei libri che un giorno comprate così, tanto per, magari dopo aver sentito qualche buona recensione o aver visto una copertina davvero carina?
Quei libri che nella wishlist vengono costantemente superati da altri romanzi, più belli, più brutti, più discussi o solamente più interessanti? E intanto il vostro libro, di cui ormai avete scordato anche il titolo, prende la polvere sullo scaffale più basso della biblioteca (o arriva alle ultime pagine dell'ebook reader nel caso siate lettori tecnologici) mentre voi, nel frattempo, leggete volumi su volumi e terminate saghe su saghe.



La mia wishlist... se comprassi
tutti i libri
che sono in elenco! 

Un giorno invece cosa succede di bello?
Capita che non abbiate voglia di proseguire una saga già iniziata, o che le nuove uscite non vi entusiasmino così tanto... E quindi, cosa fate?
Prendete in mano quel libro, togliete la polvere dalla copertina, vi mettete a leggerlo e...
La vostra reazione è più o meno questa: bocca aperta, sorriso, occhi sgranati.
Perché mai non l'ho iniziato prima?!

La mia reazione con Firelight. La ribelle di Sophie Jordan è stata più o meno questa.
Avevo sentito qualche recensione positiva ancora diversi anni fa, e, senza troppa convinzione, comprai il primo volume. Che poi abbandonai, senza neanche troppo sensi di colpa. Troppe letture nel frattempo, troppi libri che avevo priorità di leggere, alcuni belli, altri decisamente meno... Così quando sono tornata a prendere in mano questo volume le mie aspettative si erano ridotte a zero, a malapena ricordavo di cosa parlasse la storia (qualcuno ha parlato di draki? Cosa sarebbero?) e ogni spoiler che avevo potuto leggere era ormai stato definitivamente cancellato... Di certo le migliori condizioni per leggere un libro.
Infatti dopo aver voltato la prima pagina di Firelight senza la più pallida idea di cosa aspettarmi, sono rimasta completamente catturata dalla storia. E meno male che ero partita credendo di rimanere delusa dopo le prime pagine!

E invece, già dai primi capitoli, la situazione si è fatta interessante: basta un atto di ribellione apparentemente innocuo della protagonista per scatenare una sorta di reazione a catena che porta Jacinda, la protagonista, a dover lasciare il suo clan per stabilirsi con madre e sorella gemella nel solito paesino isolato del deserto americano.
Jacinda mi è piaciuta molto come protagonista. Già la compatisco perché ha come sorella Tamra (di cui parleremo dopo), inoltre vedendo come si comporta con lei il suo clan, che viene praticamente dipinto come una dittatura, capisco perché sia costantemente in crisi.  
Jacinda è speciale: è una draki, ovvero una sorta di drago umanoide, capace di volare, e  non è tutto... Jacinda infatti è anche, rullo di tamburi, una sputafuoco!
Difatti, se c'è una cosa che ho particolarmente apprezzato nel romanzo è l'accurata suddivisione del clan draki.
Ogni tipo di draki ha un proprio potere: esistono i draki onice, più grandi e forti degli altri, i verda, che curano attraverso le erbe, gli eclissatori, che sono capaci di evocare la nebbia e cancellare i ricordi degli umani, e i cosiddetti draki defunti, che non riescono a manifestarsi, come Tamra, la gemella della protagonista, lamentosa, musona e con la stessa personalità di un paravento: in una sola parola, insopportabile.

E poi c'è Jacinda... La prima sputafuoco da generazioni. È naturale che, vista la sua eccezionalità, il clan la consideri come un oggetto di sua proprietà: questo spinge la protagonista, che, merito a lei, riesce anche a non tirarsela per il suo super potere (cosa che in effetti, io avrei anche fatto) ad assumere atteggiamenti ribelli. In particolare un suo volo effettuato all'alba, quando le regole del clan lo proibiscano, la porta ad essere quasi intrappolata dai terribili cacciatori, che predano draki da generazioni.
Ed è qui che succede... il patatrac!

Jacinda, ancora in forma di drago, conosce Will, uno dei cacciatori, e... potete già immaginarvi come va a finire! Lui, in seguito al fantomatico colpo di fulmine, la salva da morte certa. Peccato che il salvataggio di Jacinda, ormai innamorata persa del suo cacciatore, porterà sua madre a decidere di trasferirsi con Jacinda e Tamra, di nascosto dal clan, in un paesello in mezzo al deserto, con giusto poche migliaia di abitanti e una scuola superiore.
Indovinate chi incontrano nella suddetta cittadina di poche migliaia di abitanti in mezzo al deserto dove non c'è proprio niente, ma niente?
Vi lascio uno, due, tre secondi per pensarci... Fatto?
Ebbene sì. Will.

Nonostante la coincidenza artificiosa, da lì in poi il romanzo si è fatto sempre più interessante, inoltre assume i tratti di quelle storie americane ambientate nelle high school, che a me piacciono tanto (occhi a cuoricino) Infatti molti dei personaggi che incontriamo di qui in avanti assumono tratti stereotipati: Catherine e i suoi amici appaiono come il gruppo degli isolati, Brooklyn è la classica cheerleader odiosa, Will e i suoi cugini i belli della scuola eccetera eccetera...
Non mi pare una generalizzazione eccessiva (a parte nel caso di Brooklyn, odiosa dalla prima all'ultima pagina come solo una cheerleader stereotipata può essere) nonostante qualcosa in più per originalità si poteva anche fare.

Bisogna menzionare anche il protagonista del solito triangolo amoroso (poteva mancare anche lui?) ovvero Cassian, esemplare mascolino e muscoloso di Draki, figlio del grande dittatore del clan e promesso compagno della protagonista. In questo libro la sua figura non emerge molto, tranne in alcune situazioni, ma in futuro mi aspetto grandi cose da lui... 


Si, ebbene sì, amo Cassian

Dato che, dal punto di vista di una fangirl, mi ispira anche più di Will! Difatti, talvolta, la storia tra Jacinda e Will prende una piega un po' già sentita, ma questo, alla fine, non ha influito troppo sul gradimento della storia, che mi è piaciuta molto.

Il sequel mi ha caricata di aspettative. Non si ripeterà più la piacevole situazione con cui ho iniziato Firelight. Peccato. ma nessuno toglie a questo libro le sue quattro stelline con un bel più alla fine. quattro stelline mi sembrano poco, ma quattro e mezzo troppe. lo so che è una valutazione soggettiva, ma spero di aver ben descritto quello che sento per questo romanzo, una storia più che buona migliorabile in alcuni punti. Il finale apertissimo e con un grande colpo di scena lascia aperti gli scenari per un seguito degno di nota. 
Vanish. La traditrice sarà all'altezza di Firelight?
Staremo a vedere... pardon, a leggere!