giovedì 31 agosto 2017

Review Party: Wonder Woman. Warbringer - Leigh Bardugo

Ciao. Oggi ci sono ben due Review Party sul blog: colpa mia che con questo trasloco non riesco più a tenere conto dei giorni. Fortunatamente si tratta di libri che ho letto prima che iniziasse questa lunga tortura! Stamattina si parte da Wonder Woman, uno dei pochi romanzi a strapparmi le cinque stelline!




TITOLO: Wonder Woman. Warbringer
AUTORE: Leigh Bardugo
COLLANA: Fabbri Editori
PREZZO (CARTACEO): 17,00€
PREZZO (EBOOK):  
TRAMA: Diana, la futura Wonder Woman, è una giovane principessa amazzone che vive su un’isola completamente ignara di ciò che accade nel mondo. La sua vita però cambia completamente quando un giorno salva dalle onde una ragazza di nome Alia: tempeste e terremoti iniziano a scatenarsi sull’isola e una strana febbre si diffonde tra le sue abitanti, spingendo Diana a consultare l’Oracolo, che gli rivela che Alia è una Warbringer, ovvero una portatrice di guerra e odio. Ucciderla o purificarla: queste sono le uniche alternative per salvare il pianeta. E siccome tra le due ragazze è ormai nata un’amicizia, partiranno insieme per un lungo viaggio da New York alla Grecia, affrontando sfide difficili, nemici potenti e persino divinità antiche, nel tentativo di liberare Alia da questo terribile destino. E con lei il mondo intero.




In genere non leggo i romanzi ispirati a film e fumetti, mentre, chissà per quale ragione, faccio sempre il contrario. Questa volta però è diverso: fin dal suo annuncio, non vedevo l'ora di mettere le mani su questa serie dedicata ai supereroi DC più famosi, da Wonder Woman a Superman, da Batman a Catwoman. La colpa? Il fatto che ogni romanzo viene scritto dal fior fiore degli autori young adult americani, da Marie Lu a Sarah J. Maas, di cui ho letto e adorato molte serie, a Matt de la Peña e Leigh Bardugo, di cui invece ho sentito parlare sempre bene.
Inoltre quest'anno è l'anno di Wonder Woman: la supereroina è tornata prepotentemente di moda, dal film a lei completamente dedicato uscito a giugno, nonché grande successo al botteghino, alla sua partecipazione all'altra pellicola molto attesa dagli appassionati, Justice League, in uscita a fine anno.
Intanto esce nelle librerie questo romanzo, che rinnova la figura di Wonder Woman: partendo dalle basi del personaggio, ovvero il suo essere figlia della regina delle Amazzoni e la sua forza leggendaria, Leigh Bardugo rielabora la figura di Diana, rendendola poco più di una ragazza adolescente, non troppo a suo agio nella remota isola di Themyscira dove vive.
Non avendo letto i fumetti, e non conoscendo la storia canonica di Wonder Woman, non ho avuto particolari problemi ad apprezzare questo lavoro dell'autrice che dipinge un'eroina molto "umana", nonostante le capacità fuori dal comune. Diana infatti ha una caratterizzazione ben fatta: dal senso dell'onore e del valore, retaggio della sua educazione classica, all'affetto sincero per famiglia e amici che la rende, in fondo, una di tutti noi.
Accanto a Diana si muovono personaggi già citati in altre opere del mondo di Wonder Woman, come Ippolita, regina delle Amazzoni e madre della protagonista, e altri creati ex novo, come Alia, la Warbringer citata nel titolo. Alia e i suoi amici sembrano usciti dritti dritti da un romanzo young adult: c'è la ragazza con una sorta di superpotere, per quanto funesto possa essere, la migliore amica estroversa, il fratello maggiore protettivo, il tizio simpatico... Questo almeno a prima vista.
In realtà, mi sono affezionata presto a questo gruppo, che risulta molto più originale di quanto non sembri: la penna di Leigh Bardugo infatti dimostra che anche dalle premesse più classiche possono nascere personaggi dalla caratterizzazione peculiare che conquistano il lettore.
La trama è più complessa di quanto pensassi: a dire il vero non sapevo esattamente come aspettarmi, la sinossi, almeno quella in lingua originale, è lasciata giustamente sul vago e, secondo me, è meglio così. Questa è una lettura che va affrontata "allo sbaraglio", senza spoiler o anticipazioni: solo così è possibile apprezzare al meglio la tensione che domina i capitoli della seconda parte e i colpi di scena inaspettati, che lasciano con la mandibola spalancata.
Lo stile di Leigh Bardugo è... variopinto. Non saprei come altrimenti definirlo. Avevo letto recensioni di altri suoi romanzi in lingua, che esprimevano sempre lo stesso giudizio: "scrive benissimo, ma non è facile da comprendere per chi è alle prime armi". Ora, ho letto Wonder Woman tradotto e sinceramente capisco questo pensiero. Non si tratta infatti di un romanzo scritto con quello stile tipico di molti young adult, fatto di frasi telegrafiche e lessico semplice. I periodi di questo romanzo, infatti, sono lunghi e complessi, i toni ora leggeri e comici, ora drammatici, a tratti addirittura epici. Se c'è una cosa infatti che ho adorato è il fatto che questo libro non possa essere classificato in maniera univoca: sarebbe riduttivo infatti definirlo "una semplice storia di supereroi". Durante la lettura ho riso e ho pianto, ho apprezzato l'alternarsi di scene epiche degne di un poema greco, altre uscite dal più tipico dei romanzi adolescenziali, e alla fine ho terminato la mia lettura con grande soddisfazione.

La mia valutazione è di cinque stelline. Ho adorato in tutti i sensi questo libro: dai personaggi, alla storia inedita certo, ma avvincente, alla scrittura della Bardugo. Non serve conoscere i fumetti per apprezzare questo romanzo, e ve lo dice una che non ha mai letto una vignetta originale di Wonder Woman in vita sua. Sono contenta che sia stato tradotto in contemporanea con l'uscita americana e spero che la Fabbri porti in Italia anche i prossimi romanzi: dopotutto, se il buongiorno si vede dal mattino, questa serie sarà sicuramente da ricordare... 




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