lunedì 15 maggio 2017

Recensione: La Gabbia del Re - Victoria Aveyard

Ciao a tutti! Vi capita di cambiare giudizio nel tempo di una serie? A me sì, e questo è uno dei pochi casi in cui è successo in positivo: Regina Rossa mi aveva intrigata con le sue buone potenzialità, ma non convinta appieno, ma, alla fine, la Aveyard ha saputo dimostrare come la sua storia, un po' già vista, potesse svilupparsi su binari se non del tutto inediti, quanto meno appassionanti.


TITOLO: La gabbia del re 
AUTORE: Victoria Aveyard
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 19,90€
PREZZO (EBOOK): 7,99€
TRAMA: Privata del suo potere e perseguitata dai tremendi errori commessi, Mare Barrow si ritrova prigioniera e in balia di Maven Calore, di cui un tempo era innamorata e che altro non ha fatto se non mentirle e tradirla. Diventato re, il ragazzo continua a tessere la tela ordita dalla madre morta per mantenere il controllo sul suo regno e sulla sua prigioniera. Mentre, a Palazzo, Mare cerca di resistere all'effetto della pietra silente, il suo improvvisato esercito di novisangue e rossi continua imperterrito a organizzarsi, a esercitarsi e a espandersi. Impaziente di uscire dall'ombra, infatti, si sta preparando a combattere. Dal canto suo, Cal, il principe esiliato che reclama il cuore di Mare, è pronto a tutto pur di riaverla con sé. In questo terzo e straordinario capitolo della serie "Regina rossa", le alleanze di un tempo sono messe in discussione e - Mare lo sa bene - quando il sangue si rivolta contro il sangue potrebbe non rimanere nessuno a spegnere il fuoco che minaccia di distruggere completamente Norda.


Può capitare nel tempo di rivalutare una serie: a me succede spesso, molte volte in peggio, pensando "ma come mai ho dato un voto così alto a un romanzo che non mi ha lasciato, col senno di poi, niente" oppure "come ha fatto a piacermi quella roba?", ma talvolta accade che una serie che all'inizio non colpisce col tempo riesca a radicarsi nella memoria del lettore.
È quello che è successo con la serie Regina Rossa di Victoria Aveyard. I singoli volumi mi sono piaciuti, ma non mi hanno conquistato in pieno; il primo era altamente godibile,una sorta di mescolone di elementi presi un po' in qua e un po' in là per formare una nuova storia, il secondo l'ho visto come un volume di passaggio, carino sì, ma né carne né pesce, le novelle, lette in lingua, invece mi hanno lasciato un po' perplessa. Tuttavia l'insieme delle storie, col passare dei mesi, mi è rimasto dentro anche più di tanti altri romanzi a cui magari ho dato il massimo di cinque stelline, ma che, forse perché autoconclusivi, forse perché sin troppo tranquilli, non mi hanno lasciato lo stesso pathos.
Così fremevo all'uscita italiana di Gabbia del Re, più volte rinviata, e non vedevo l'ora di iniziarlo, stranamente, per un unico grande motivo: il triangolo amoroso. Credetemi quando vi dico che non sono un'amante dei triangoli, che molto spesso li trovo inutili e abusati, buttati lì solo per riscaldare una minestra già fredda, ma che questo non solo è un triangolo sensato,ma che è anche appassionante.
Gabbia del Re mi ha dato questo, e molto più. Certo, non tutto è rose e fiori: alcune parti le ho trovate tirate un po' troppo per le lunghe, e gli spiegoni, essendo questo, ad oggi, il libro più politico della quadrilogia, non mancano, ma alla fine non posso non ritenermi soddisfatta. Se solo avessi già tra le mani il quarto e non dovessi sopportare un intero anno..
Tra gli elementi che ho più rivalutato, ci sono sicuramente i personaggi. Sebbene non possa affermare che, Mare, con il suo carattere pieno di spigoli e i suoi comportamenti talvolta incomprensibili, sia la mia preferita tra i protagonisti, devo dire che, rispetto al primo volume, è cresciuta, tra alti, e numerosi bassi, passandone di tutti i colori, e diventando una persona diversa, spezzata certo, ma al tempo stesso più forte.


Come ho già detto prima, la saga di Regina Rossa ospita uno dei pochi triangoli amorosi che mi piace e mi appassiona come non mai: Cal e Maven, principi, argentei, fratellastri, sono due personaggi maschili degni di nota, entrambi con pregi e difetti. Cal è una sorta di principe azzurro 2.0, che attira subito le simpatie dei lettori, ma che, con la sua bontà e ingenuità, in un mondo dilaniato dalle guerre, si rivela un ragazzo ben lontano dall'apparente perfezione; Maven invece è un personaggio complicato, che cambia personalità ad ogni capitolo, mostro in una pagina, ragazzo tormentato in quella dopo, e per il quale dopo millecinquecento pagine di libri, ancora non so che pensare.
[Una mia opinione non richiesta: personalmente preferisco il personaggio di Cal, ma quando si parla di coppie, allora non c'è storia e tifo, sin dal primo volume, Mare e Maven]
Lo stile della Aveyard è sempre gradevole: mai troppo telegrafico, mai troppo lento, nemmeno nelle parti che potrebbero apparire più pesanti. A differenza degli altri volumi, qui la storia è raccontata dal solo punto di vista della protagonista: sono presenti anche capitoli narrati da Cameron, la novisangue che Mare arruola in Spada di Vetro e da un personaggio a sorpresa che si è rivelato una vera e propria sorpresa in positivo.
Il finale è scoppiettante, anche troppo rispetto alla staticità complessiva del romanzo, ma prepara benissimo ad un ultimo volume che, sulla carta ha tutte le potenzialità per dare una conclusione indimenticabile alla serie.
Quindi? La mia valutazione è di quattro stelline, con un più. Regina Rossa è una serie che, partita un po' in sordina, ha saputo ritagliarsi uno spazio nel mio cuoricino di lettrice, nonostante i primi volumi presentino comunque qualche difetto e che, ora come ora, è una delle saghe young adult che ogni anno attendo con più ansia.n

Ps: si tratta di una serie i cui bellissimi rilegati non sono proprio venduti a buon mercato. Fortunatamente... Sono uscite le brossure dei primi due romanzi in edizione Oscar Fantastica, che mantengono praticamente invariata la copertina originale e che trovo davvero carine, nonostante i dorsi tanto criticati (che a me, poi, non dispiacciono nemmeno). Se cercavate una scusa per iniziare questa serie... Questo è il momento adatto!

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