lunedì 5 dicembre 2016

Recensione: Non dirgli che ti manca - Alessandra Angelini

Ciao a tutti! La recensione di oggi è di un romanzo di cui ho sentito parlare tantissimo sin dal periodo in cui è stato autopubblicato e che ho apprezzato con qualche riserva.

TITOLO: Non dirgli che ti manca
AUTORE: Alessandra Angelini
COLLANA: Anagramma Newton Compton
PREZZO (CARTACEO): 9,90
PREZZO (EBOOK): 4,99
TRAMA: Isabella è a pezzi. Deve vedersela con un padre di successo, per il quale non c’è un altro futuro possibile se non quello che lui stesso ha immaginato per la figlia. E come se non bastasse, il suo fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto, la tradisce spezzandole il cuore. Così decide che è arrivato il momento di cercare la propria strada e trasferirsi da Roma a Bologna per studiare. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l’imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. In una notte che cambia tutto, Isabella infrange ogni regola. I due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall’insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze della ragazza. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l’uno per l’altra è un sentimento insopprimibile, forte e delicato, violento e dolce allo stesso tempo, qualcosa che va oltre le regole, ma che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più…


Ero molto incuriosita dall'uscita di Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini: innanzitutto perché si tratta di un romanzo che fonde due elementi che adoro, le storie romantiche e, soprattutto, la musica. Poi per buona parte dei blog che leggo abitualmente si è fatto un gran parlare di questo libro, le opinioni, neanche a dirlo, tutte positive. Chi, con queste premesse, non avrebbe dato una possibilità a questo romanzo?
La prima sorpresa, a dire il vero, arriva dopo venti e poco più pagine: niente sospiri d'amore, niente corteggiamenti lunghi capitoli e capitoli, i protagonisti accorciano i tempi narrativi bruciando ogni tappa. Isabella incontra Denis una sera a un concerto, ne rimane folgorata e quando, a distanza di mesi, lo rivede, non perde la seconda occasione che le è stata data.
Badate: non si tratta di insta-love, quell'odiosa forma di amore istantaneo che rovina la nascita del più bello tra i sentimenti, ma di un amore sbocciato in fretta  frutto delle circostanze e del carattere dei protagonisti, due anime nate per stare insieme. Ho apprezzato questa scelta perché, anche se a mio avviso un po' rischiosa, in quanto il pericolo di ricadere in un amore a prima vista artificioso e improbabile è sempre dietro l'angolo, ha messo in discussione tutto ciò che mi aspettavo da questo romanzo. La maggior parte delle storie che leggo, infatti, verte su un lungo periodo in cui lui nota lei, lei non sa come prendere lui, nascono dei problemi, un po' di maretta e infine lieto finale con i protagonisti che riescono a mettersi insieme. La riduzione di tutto ciò in neanche cento pagine, in un libro che ne conta oltre quattrocento, mi ha disorientata, con il risultato positivo di farmi immergere ancora più nella storia poiché non sapevo minimamente cosa avrei trovato girando pagina.
Il secondo motivo sono loro, i Bad Attitude. Nella vita sono tutt'altro che una fan delle boy band: mai andata a un concerto, mai partecipato a un fan club, ma devo ammettere che anche io, nonostante la scarsa attitudine, mi sono sentita coinvolta nell'atmosfera di palchi e studi discografici che caratterizza buona parte del romanzo. Non a caso i ragazzi della band sono, a mio avviso i personaggi meglio tratteggiati: c'è Julian, il cantante, dalla personalità lunatica e tormentata, che nasconde un pesante segreto c'è P.E. soprannominato Pessimo Elemento anche se forse in realtà non lo è, c'è Nico, il perenne "nuovo arrivato" e infine Denis, il batterista, vero protagonista maschile del romanzo.
Che dire su Denis se non "magari ce ne fosse uno così"!
Nonostante le apparenze da duro e latin lover, infatti, si dimostra sensibile e pronto a tutto per supportare Isabella, anche nei momenti più difficili, risultando qualche volta eccessivamente protettivo, ma nel contesto, sempre molto credibile. Con Isabella, invece  ho avuto qualche problema, ma solo perché ho trovato il suo carattere un po' scostante e certi comportamenti un po' campati per aria, ma in questo caso si tratta di gusto mio personale verso certi tipi di personaggi, piuttosto che una caratterizzazione malfatta.
Lo stile dell'autrice l'ho trovato in generale adatto al romanzo. La scorrevolezza è ottima, e la penna di Alessandra Angelini è in grado di descrivere in maniera vivida sia le emozioni legate alla musica, che quelle regalateci dalla storia di Denis e Isabella. Solo qualche parte legata alle vicende personali di Isabella l'ho trovata un po' pesante da leggere, ma si tratta di un giudizio non proprio oggettivo, vista la mia scarsa simpatia nei confronti del personaggio.
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline, con un piccolo meno. Sicuramente leggerò altro dell'autrice, perché la storia mi ha colpito... (E chissà che non torni a parlare dei Bad Attitude, visto che la coppia formata da P.E e Cate mi ha conquistato quanto e forse più di Denis e Isabella!) 


7 commenti:

  1. Lo leggerò al più presto, sono curiosissima *_*

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    1. Spero di piaccia *_* sono curiosa di leggere la tua opinione

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  2. Io l'ho letto e come te nella prime pagine sono rimasto colpito e sorpreso positivamente, e devo dire che ho avuto l'attenzione costante per quasi metà libro, attenzione che però è andata via via scemando.
    Per questo forse alla fine non l'ho trovato piacevole, l'ho visto come un potenziale sprecato, mi sarei aspettato una crescita che non c'è stata...non so se mi sono spiegato.

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    1. Si, penso di aver capito. Non sono completamente d'accordo: credo che il calo di metà romanzo ci sia stato -più che altro per certe scelte di Isabella che ancora dopo la lettura devo capire- ma credo che sul finale si riprenda eccome.

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    2. Bello avere opinioni diverse sullo stesso libro, mi piace confrontarmi con chi la pensa diversamente

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