giovedì 9 giugno 2016

Recensione: Spada di Vetro - Victoria Aveyard

Ciao a tutti! Come va? Come universitaria vi direi: il macello! Non so conoscete i CFU, ma vi sembra possibile che un esame da 4.5 CFU chieda tutta la teoria dei motori a pistoni (macchine e aeromobili), l'elica e i due tipi di motori turbo? Non so se vi sembra arabo o meno, ma sappiate solo che è tanta roba! A farne le spese in questo momento è il povero Nichi arriva con il buio di Sara Zelda Mazzini, di cui leggo qualche pagina solo quando il mal di testa non mi perseguita.
Vabbè... vi avevo già parlato della Summer Olympic Reading Challenge? Siete sempre in tempo a partecipare, basta recensire 10 libri letti tra il il 15 maggio e il 28 agosto. Ovviamente cercherò di partecipare anche io è questa è la mia prima recensione:

Summer Olympic Reading Challenge: Golf (un libro uscito nel 2016)

TITOLO: Spada di Vetro
AUTORE: Victoria Aveyard
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (CARTACEO): 19,90€
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?




Era da tempo che attendevo il seguito di Regina Rossa, romanzo d'esordio di Victoria Aveyard. Non ero certo tra le fan più entusiaste del libro, i suoi difetti ce li aveva, ma la storia mi aveva catturato ed ero curiosa di sapere in che direzione sarebbe proseguita.
Spada di Vetro nel complesso mi ha soddisfatto, nonostante, come il suo predecessore, non sia riuscito a catturarmi al 100%. Tuttavia, Spada di Vetro e Regina Rossa sono due romanzi profondamente diversi, e non è detto che chi abbia apprezzato il primo apprezzi anche il secondo. Le due trame sono infatti totalmente diversi: in questo secondo volume mancano totalmente la componente di corte, quegli intrighi e quei complotti tra le quattro mura di  un palazzo che tanto mi erano piaciuti, e ne ho sentito la mancanza. Ciò non significa che Spada di Vetro non sia appassionante, ma si svolge interamente on the road, con i protagonisti che letteralmente volano da una città all'altra in cerca di quelli come Mare, i diversi, i novisangue, da salvare e radunare. Si tratta quasi di un genere diverso rispetto al primo, e c'è anche da aggiungere che, essendo un secondo volume di una serie lunga quattro, sebbene succedano molte cose, sono ben pochi gli eventi importanti per la trama principale che si verificano in questo romanzo.
Con la protagonista, Mare, ho un rapporto complicato. Lei, come personaggio di carta e inchiostro, non mi piace particolarmente, ma, è quasi un ossimoro, mi piace il modo in cui l'autrice l'ha portata ad essere quella che è. Mare è una campagnola, abituata a rubacchiare per vivere, e senza nemmeno una gran testa, ma con un brutto carattere: datele grandi poteri e grandi responsabilità, e quello che otterrete è un grande tracollo. Mare vuole proseguire nei suoi intenti, aiutare i rossi nella eterna lotta con gli argentei che da secoli li sfruttano, ma non è preparata a gestire la pressione e ad essere circondata da gente che mette l'accento sui suoi sbagli senza però darle un minimo straccio di soluzione. E, per quanto mi costi ammetterlo, mi sono immedesimata con lei in questo contesto.
I personaggi comprimari non mi hanno convinto toppo, ad eccezione di Cal, che ho adorato dalla prima all'ultima pagina, un concentrato di qualità positive, che non appare mai troppo scontato, grazie anche alle indecisioni e ai dubbi che lo rendono umano. Fairley l'ho trovata troppo accantonata a favore del protagonismo di Mare, peccato perché ha grandi potenzialità, che forse non sono state adeguatamente sfruttate, Maven, che tanto mi aveva colpita nel primo volume, resta un'ombra oscura sullo sfondo, Kilorn era quasi meglio che restasse li dov'era, visto che l'unica cose che è riuscito a trasmettermi per tutto il romanzo è stata l'orticaria, e Shade poteva essere impiegato in maniera migliore. Per non parlare dei novisangue, che dovrebbero essere i veri protagonisti del romanzo, che spesso invece si limitano ad essere un nome su una lista e un'abilità in un elenco, e quei pochi che emergono dalla massa non si guadagnano l'affetto del lettore, come Cameron, che è riuscita ad esasperarmi con la sua voglia di ribellione, che sinceramente ho trovato esagerata per il contesto.
Lo stile della Aveyard come al solito mi è piaciuto. Non è niente di straordinario, però l'ho trovato funzionale alla storia: riesce a trasmettere adrenalina nelle scene d'azione ed emozioni in quelle più intense e, bene o male, leggendo Spada di Vetro non mi sono mai annoiata. Manca tuttavia quella scintilla che nel bene o nel male fa ricordare in modo indelebile la scrittura dell'autore, ma non è un vero e proprio difetto, soprattutto perché la storia scorre bene e viene data più importanza ai fatti che alle parole.
Il finale resta aperto, ma l'ho trovato davvero evocativo, con un'immagine che ti resta stampata in testa anche dopo la lettura, oltre che un ottimo punto di partenza per il romanzo successivo.

Quindi... La mia valutazione è di tre stelline e mezzo, più tendente alle quattro che alle tre. Questa saga, fino ad ora, mi sta piacendo ma ancora non ho visto quel qualcosa in più che ti passare dal leggere ed apprezzare una serie all'amarla con tutto il cuore. Aspetterò i prossimi due volumi, si tratta di una quadrilogia, per vedere come la Aveyard gestirà la situazione.


2 commenti:

  1. Regina rossa non mi aveva convinta del tutto, quindi non so se leggerò anche il seguito. Bella la copertina però! Ma ci sarà un post riepilogativo per la challenge?

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    1. Si, non so ancora se a luglio o uno unico direttamente al termine della sfida

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