lunedì 9 maggio 2016

Il Giro del Mondo in Ottanta Libri #9: Cile

Ciao a tutti! Ripeschiamo oggi quella che è stata la prima rubrica pubblicata sul blog: Il giro del mondo in 80 libri. Si tratta delle recensioni di romanzi ambientati un po' in giro per il mondo, e di genere diversi da quelli che recensisco di solito. Non volevo dimenticarmela nel 2016... dato che è stata una delle prime rubriche pubblicate qui sul blog!
Nella puntata di oggi andremo in Sudamerica, in Cile più precisamente,  con la recensione di un libro molto, molto conosciuto,...




TITOLO: La Casa degli Spiriti
AUTORE: Isabel Allende
COLLANA: Universale Economica Feltrinelli
PREZZO (CARTACEO): 9,50
TRAMA: Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell'ambito della narrativa sudamericana, soltanto "Cent'anni di solitudine" di García Márquez.



Mi capita spesso di avere qualche problema con i classici, siano essi moderni o meno. Tuttavia, tra i miei buoni propositi, cerco di inserire la lettura di qualche libro di spessore, e non solo per il numero di pagine, per leggere qualcosa di diverso dai soliti romanzi che recensisco sul blog.
Così, quando ho iniziato La Casa degli Spiriti di Isabel Allende, ero carica di buoni propositi ed aspettative, che sono venuti ben presto a cozzare con l'amara realtà del primo capitolo.
Infatti, almeno per i primi due capitoli, La Casa degli Spiriti non è stata proprio quel si dice una lettura leggera: colpa, più che della trama, dello stile dell'autrice. 
Tuttavia, stringendo i denti per non mollare, mi sono accorta che più entravo nella storia e più difficilmente ne uscivo: la vicenda si era fatta appassionante, mi ero affezionata ai protagonisti e, pian piano, al ritmo di una manciata di pagine alla volta, sono riuscita a terminare questo mattoncino (cosa che la precedente proprietaria, dato che ho comprato all'usato, non è riuscita a fare, a giudicare dal disperato messaggio "Non riuscirò mai a finire sto mattone!" lasciato a pagina 195).
La trama e i personaggi, infatti, sono gestiti in maniera magistrale.
La casa degli Spiriti narra di tre generazioni della famiglia Trueba-Del Valle, dove i capisaldi  sono rappresentati dal protagonista maschile, Esteban, che all'inizio della storia conosciamo come un giovane spiantato ma con tanta voglia di lavorare, con un brutto carattere, fidanzato con la bellissima Rosa Del Valle, e Clara, una bambina, poi donna, con poteri paranormali e bizzarre attitudini.
È impossibile non amare Clara, uno dei miei personaggi preferiti di sempre: la conosciamo come una bambina dai bizzarri poteri paranormali, e la seguiamo lungo tutta la sua vita, assistendo al suo matrimonio e alla nascita dei suoi figli. Nonostante il suo percorso di crescita, Clara non perde mai la freschezza, la bizzarria e la simpatia che la contraddistinguono, ed è sono proprio queste caratteristiche a farmela adorare.

Nel film, tra l'altro, Clara è interpretata dalla grande Meryl Streep!
Con Esteban Trueba non posso dire lo stesso: il suo carattere difficile e certi comportamenti me lo hanno fatto odiare, ma non posso non ammettere che si tratti di un personaggio complesso e ben realizzato, vivido e con molte sfaccettature. Anche il resto dei protagonisti è a tutto tondo: nonostante siano davvero tanti, l'autrice è riuscita a rendere memorabile ciascuno dei personaggi apparsi nel romanzo!
Il mio unico problema, tuttavia è stato con lo stile della Allende. Abituata come sono a romanzi moderni, tradotti dall'inglese, dove dominano periodi brevi e dialoghi, è stato difficile confrontarmi con lunghi e complessi periodi, ricchi in narrazione e descrizioni e poveri in dialoghi. Il primo capitolo è stato lo scoglio più duro di tutti: trovarsi così tanti personaggi e cognomi da ricordare è sempre un po' difficile, per quanto ami le storie con un gran numero di protagonisti, e i capitoli veramente lunghi non fornivano un attimo di tregua. Tuttavia, con l'avanzare della storia, ho metabolizzato il modo di scrivere della Allende e allora tutto ha filato liscio.
Un'altra cosa che non mi è piaciuta molto è l'alternarsi della prima e della terza persona: solitamente non mi dispiace il cambiamento di narratore, ma in questo romanzo, a differenza di altri, spesso il salto non viene segnalato nemmeno con un doppio spazio, e il lettore deve riconoscere da solo chi parla, cosa che in molti casi risulta immediata, ma in altri è un po' ambigua.
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline, una media tra le cinque stelline con lode rivolte a trama e personaggi, e le tre per lo stile (ma, soprattutto per quanto riguarda la scrittura, si tratta dei miei gusti personali, ed io sono un'amante dei dialoghi e delle frasi di media lunghezza). Dunque, per me, è una lettura consigliatissima! 


3 commenti:

  1. questa rubrica è proprio carina! e questo libro lo voglio leggere..ovviamente è in coda XD

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  2. Che carina l'idea di questa rubrica. Il libro da te proposto non l'ho ancora letto ma è in WL da un'eternità XD

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